Luck, la recensione: basta un po’ di fortuna

La nostra recensione di Luck, il nuovo film d'animazione di Apple Tv+ dal 5 agosto sulla piattaforma, che mette al centro la diciottenne più sfortunata al mondo e un gatto nero di nome Bob, simbolo di storica sfortuna: cosa potrebbe mai andare storto?

Quante volte nella vita ci è capitato di pensare che i nostri successi fossero legati alla fortuna? È quindi con le dita incrociate che scriviamo la recensione di Luck, il nuovo film d'animazione di Apple Tv+ sulla piattaforma dal 5 agosto, prodotto da Skydance Animation. Questo non perché vogliamo essere scaramantici ma perché ci sembra il giusto spirito con cui affrontare la pellicola, che conferma la qualità e la bravura del servizio streaming di casa Apple anche nel comparto animazione, dopo l'ottimo Wolfwalkers.

Una ragazza sfortunata

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Luck: un'immagine

La storia è presto detta: Sam Greenfield, apparentemente la diciottenne più sfortunata del mondo, incontra per caso un gatto nero che la porta con sua grande sorpresa nella Terra della Fortuna, un luogo ignoto che a quanto pare distribuisce la buona sorte nel mondo umano. La ragazza compie questo viaggio per portare un po' di positive vibes alla sua piccola migliore amica, Hazel, ma scoprirà ben presto quanto questa missione sia quasi impossibile: basterebbe avere solo un po' di fortuna... Già da questi pochi elementi di trama potete dedurre come Luck sia un film squisitamente per tutta la famiglia, che riesce ad abbracciare l'ingenuità dei più piccini e le scaramanzie degli adulti.

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Luck: un'immagine del film

Mettere al centro della storia un gatto nero di nome Bob, storico simbolo di sfortuna, è la ciliegina sulla torta: il suo rapporto di incontro-scontro con Sam è adorabile, strizzando quasi l'occhio a Sabrina Spellman e al suo Salem. Ora avremo un nuovo felino scuro da adorare e che consigliamo di vedere in originale, per l'accento scozzese che Simon Pegg regala al ruolo, così come i Leprecauni irlandesi, e così via. Un cast di voci impreziosito in originale da Jane Fonda, Whoopi Goldberg, l'ex Capitan Uncino Colin O'Donoghue e la nuova scoperta Eva Noblezada nei panni di Sam. Ma le creature magiche che popolano la Terra della Fortuna sono piene di sorprese e ispirazioni precedenti nell'animazione: un sinuoso drago femmina che ricorda il Sisu di Raya e l'ultimo drago, o ancora l'unicorno in sovrappeso che tenta di rimettersi in forma dal forte accento tedesco.

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Fortuna o sfortuna?

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Luck: un'immagine del film animato

Quante volte nella nostra vita ci è sembrato di essere perseguitati dalla sfortuna? Quante volte abbiamo dato la colpa alla malasorte per gli incidenti o gli eventi negativi che ci capitavano? Quante volte ci è sembrato che in certi periodi la sfortuna si accanisse su di noi tanto da farcene lamentare con amici e familiari e da allargarla a tutta la nostra vita? Il film vuole far riflettere su quanto abbiamo un effettivo controllo sulla nostra esistenza e su quanto invece sia "indirizzata" da altri, da un Destino e un Fato di proverbiale e mitologica memoria. La sceneggiatura di Kiel Murray sciorina varie gag divertenti e tante trovate geniali, come i momenti di fortuna e sfortuna, ad esempio "posto giusto, momento giusto" o "calpestare la cacca di cane". Il messaggio finale di Luck sembra essere che bisogna accettare tanto ciò che la vita ci regala quanto gli ostacoli che ci mette di fronte, perché possono rivelarsi uno strumento per imparare e soprattutto per guardare alla vita come un bicchiere mezzo pieno e non necessariamente mezzo vuoto. Siamo il prodotto di tutto ciò che ci è successo, nel bene e nel male, nella fortuna e nella sfortuna, e che ci ha portato dove stiamo, e potrebbe essere molto più di una coincidenza, un disegno a noi destinato come persone. Senza momenti di mala sorte, forse apprezzeremmo molto meno quelli in cui tutto sembra girare per il verso giusto.

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Animazione fortunata

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Luck: una scena del film

Il lavoro fatto dagli animatori del film nel ricreare due mondi, quello della Fortuna così come quello della Sfortuna, sembra strizzare l'occhio a Monsters & Co. (d'altronde tra i produttori del film c'è quel John Lasseter della Pixar) e altri classici Pixar, ma porta anche molti elementi nuovi e originali. Atmosfere da office comedy mescolate alla fantasia di un universo magico extra-umano propongono location minimaliste ma colorate, di sfumature vivaci, e la regia di Peggy Holmes riesce a giocare benissimo con la slapstick comedy senza esagerare (una sequenza di inseguimento da parte di Sam verso Bob è già memorabile per come gioca con ombrelli, passanti e le strade intorno ai personaggi). Nonostante una parte centrale un po' farraginosa a livello narrativo, il film dimostra grande equilibrio nel mescolare elementi, generi e storyline dei personaggi. Il risultato? Una perfetta commedia per famiglie che intrattiene, fa riflettere e non manca di emozionare (grazie alla tematica dell'affido familiare), mettendoci ancora una volta di fronte alla domanda: quanto siamo artefici del nostro destino e quanto possiamo essere consapevoli nell'affrontarlo a testa alta e con un sorriso sulle labbra, anche e soprattutto quando ci sembra avverso?

Conclusioni

Ci sentiamo un po’ più fortunati e consapevoli alla fine della nostra recensione di Luck, felici di avere di fronte un perfetto film per famiglie fatto tanto per i piccoli quanto per i grandi spettatori, che gioca con le nostre credenze e scaramanzie cercando di ribaltarle e metterle in discussione, con un’animazione equilibrata e dinamica, per farci riflettere, ridere e divertire molto, senza dimenticare di emozionare soprattutto nella parte finale.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.1/5

Perché ci piace

  • L’idea alla base e il suo sviluppo, nelle ramificazioni narrative di fortuna e sfortuna.
  • Le gag e le trovate geniali e divertenti.
  • I rimandi alle credenze popolari scozzesi e irlandesi.

Cosa non va

  • Una parte centrale un po’ farraginosa.
  • Peccato non esca in sala, sarebbe stato il perfetto film estivo per famiglie.