Aveva tutti gli elementi per poter funzionare e portare qualcosa di nuovo al genere romcom ma purtroppo ci tocca bocciare Love Again, il nuovo film diretto da Jim Strouse con protagonisti Priyanka Chopra Jonas e Sam Heughan e al cinema dall'11 maggio, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures. Come spiegheremo nella nostra recensione, il film è la palese dimostrazione che non basta un buon cast e un'idea di fondo potenzialmente vincente, se la scrittura e la messa in scena non sono solide e non sono capaci di rinverdire e sfruttare il genere di appartenenza.
Amare di nuovo
Il titolo del film, che è anche il titolo di una canzone di Céline Dion, tornata sulla breccia nella realtà come nella finzione cinematografica, si riferisce alla ritrosia dei due protagonisti ad amare nuovamente dopo aver avuto il cuore spezzato. Mira Ray (Priyanka Chopra Jonas), autrice di libri per bambini, è rimasta "vedova" dopo che il fidanzato è rimasto coinvolto in un incidente stradale prima di poterle fare la proposta, mentre Rob Burns (Sam Heughan), giornalista di spettacolo, è stato mollato quasi davanti all'altare dalla fidanzata storica. Le loro vite si incontrano in modo inaspettato e anomalo: passati due anni dalla perdita, Mira per provare a guarire prova a parlare col fidanzato defunto attraverso una serie di messaggi sul cellulare, il cui numero però è stato automaticamente riassegnato al nuovo telefono aziendale di Rob. A questo punto è bene sottolineare come il tutto avvenga durante un blackout, a testimonianza che quell'espediente narrativo venga inserito senza alcun effettivo fine, dato che la spiegazione è tecnologica e non soprannaturale. I due protagonisti dovranno quindi imparare ad aprire nuovamente il proprio cuore e a scommettere sull'altro e su ciò che non conoscono ancora dell'amore.
Comprimari e camei
Il castello di carte messo in piedi dalla pellicola inizia prestissimo a vacillare, quando l'espressione di Priyanka Chopra Jonas, già apprezzata in Quantico e ora tornata sulla cresta dell'onda con Citadel, di fronte alla tragedia che incombe non riesce a trasmettere tutto il mix di sensazioni provato attraverso il proprio sguardo, come avrebbe voluto il regista Jim Strouse che ha scelto un primo piano ma non ha saputo dirigerla al meglio. Anche l'espressione quasi monolitica di Sam Heughan, amatissimo dai fan di Outlander, non aiuta a creare quella chimica con la co-star e nemmeno le sedicenti scene divertenti e impacciate che i loro rispettivi personaggi dovrebbero rappresentare. La storia tragicomica di due giovani che hanno conosciuto il dolore troppo presto e quindi non sanno esattamente come si fa a tornare ad innamorarsi e buttarsi nella mischia, non risulta né tragica né comica, ma un intermezzo insapore, proprio come la loro incapacità a cucinare.
I comprimari canonici da commedia romantica in questo non aiutano, e dire che nel proprio arco il regista aveva frecce come Russell Tovey e Lydia West (entrambi da Years and Years oltre ad innumerevoli altri serial britannici) e soprattutto Céline Dion, che qui si ritrova nel ruolo di se stessa, ovviamente sopra le righe, a fare a metà strada tra la terapista e la match maker: un super cameo sfruttato malissimo, che parla per frasi fatte, e genera scarsa simpatia nello spettatore, quasi ad abbassare il livello delle sue stesse canzoni. Al contrario della comparsata di Nick Jonas, nella realtà marito di Priyanka, che invece partecipa al film con un ruolo divertente e divertito poiché fortemente auto-ironico.
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Idee buone, pessima resa
Tutto è troppo ammiccato nel film, dalla colonna sonora impregnata di brani della Dion alla fotografia di eccessivi colori caldi, invece di risultare delicato come l'argomento che vuole raccontare. Questa è solo una delle tante buone idee mal sfruttate dalla pellicola tanto nella sceneggiatura quanto nella messa in scena: il ragazzo che non crede più nell'amore e nelle canzoni di Céline Dion poteva generare molti siparietti simpatici, ma purtroppo non succede, come tanti altri spunti narrativi utilizzati poco o male nella resa scenica. Lo stesso dicasi per l'avventuroso mondo delle app per Myra attraverso la sorella più libertina e spigliata. Love Again inoltre è ambientato a New York ma non sfrutta minimamente la magia della città: è così che una serenata a Central Park perde tutto il proprio valore e appeal per la messa in scena anonima e quasi senza cuore, perché potrebbe aver avuto luogo ovunque. La pellicola avrebbe voluto rifarsi a Serendipity - Quando l'amore è magia, ma se lì vi è una maestria nella gestione delle coincidenze della vita, qui risulta tutto posticcio e poco realistico pur nella sospensione dell'incredulità, come l'intervista rimandata di Rob con la cantante, la pubblicazione di un pezzo senza supervisione e approvazione del suo direttore (!), o ancora il come Rob riconosca Mira in mezzo alla folla senza avere alcuna informazione. Uno spreco di romcom che avrebbe potuto essere molto di più.
Conclusioni
Di occasioni sprecate, non nella vita amorosa ma nella produzione cinematografica, abbiamo parlato nella recensione di Love Again. Un film che nasce con ottimi intenti ma purtroppo nessuno di questi arriva a destinazione, generando una storia malamente messa in scena ed interpretata, che non riesce a restituire la genuinità del racconto ed arrivare al cuore degli spettatori, se non per provocargli fastidio.
Perché ci piace
- Il cameo di Nick Jonas.
- L'idea alla base di due persone dal cuore spezzato che si incontrano in modo anomalo grazie alla tecnologia…
Cosa non va
- … malamente sviluppata e messa in scena.
- Priyanka Chopra Jonas e Sam Heughan non funzionano granché insieme.
- La partecipazione di Céline Dion, che fa fare una pessima figura alla cantante.
- La colonna sonora e la fotografia, eccessive e ammiccanti.