Come già successo lo scorso anno, è un doppio finale a porre la parola fine alla stagione, ma con esiti diversi: Casa dolce casa rappresentava una conclusione debole per il quarto ciclo di episodi di Lost, mentre The Incident, pur con i suoi problemi ed i suoi momenti discutibili, sembra chiudere un ciclo per prepararci ad una stagione finale che può letteralmente reinventare la serie.
Sono due gli indizi che ci fanno capire fin da subito l'importanza di questo finale nel puzzle che è Lost: prima di tutto i suoi autori, Damon Lindelof e Carlton Cuse, ovvero i due produttori e sceneggiatori di punta negli ultimi anni, con la regia di Jack Bender, anch'egli tra i più prolifici per la serie con ben 31 episodi all'attivo; in secondo luogo l'incipit di The Incident che a sorpresa ci mostra per la prima volta un personaggio ormai storico della mitologia dello show, ma che non avevamo mai incontrato di persona: Jacob.
E' lui il protagonista di una delle tre parti che si intrecciano per comporre il quadro complessivo dell'episodio. Facciamo la sua conoscenza sull'Isola, in un momento imprecisato del passato, presumibilmente verso la metà del 1800, in cui la statua è ancora integra e non ridotta al solo, famigerato piede che abbiamo intravisto anni fa. Lo vediamo intento a fabbricare un tessuto con simboli egizi in una stanza scura e poi in spiaggia a cucinare un pesce appena pescato. L'uomo è vestito di bianco e viene raggiunto da un altro vestito di nero ed insieme osservano una nave in lontananza. L'uomo in nero lo accusa di averli portati lì per dimostrare che aveva torto e sottolinea che il ciclo è sempre lo stesso: arrivano, combattono e distruggono.
Una seconda storyline dell'episodio è quella che riguarda l'isola nel 2007, che vede come protagonista Locke, diretto ad uccidere Jacob come annunciato nel finale dell'episodio precedente a Ben. Ed è proprio Ben che nelle intenzioni di Locke dovrà mettere in pratica il suo piano, d'altra parte perchè non dovrebbe odiare Jacob dopo essere stato sfruttato e manipolato per tanti anni senza nemmeno avere l'onore di incontrarlo direttamente? Locke sa che può a sua volta manipolare Ben per convincerlo ad agire ed infatti, una volta faccia a faccia con quello che a tutti gli effetti è un dio dell'Isola, Ben agisce, pugnalando l'entità da cui ha ricevuto ordini per tanto tempo.
Lo scontro tra loro si verifica sotto la statua, o quello che resta della statua, ed è lì che capiamo la vera identità del Locke risorto: l'uomo in nero di inizio episodio.
Il vero Locke non è mai uscito vivo dalla cassa in cui viaggiava sul volo Ajira 316 e ne vediamo il cadavere quando Ilana ed i suoi uomini arrivano ai piedi della statua e lo mostrano a Richard, che lei chiama Ricardus. A lui Ilana rivolge la misteriosa domanda che abbiamo sentito più di una volta nel corso della stagione, "cosa giace all'ombra della statua?" e non ci sorprende che lui conosca la risposta, meritando che gli sia mostrato il cadavere dell'uomo che pensava di aver condotto dal suo capo.
Che farà ora Richard? Avrà un'idea di chi sia in realtà l'essere che ha condotto da Jacob?
Più moviventata e densa d'azione la storyline ambientata nel 1977, che vede Jack e compagni intenzionati a far detonare la carica nucleare per impedire l'incidente e tutto il corso di eventi che li avrebbe portati trenta anni dopo a schiantarsi sull'isola. Kate e Juliet sul sottomarino sono dell'idea che il piano di Jack non abbia senso e, diciamocelo, lo abbiamo pensato un po' tutti noi. Loro però hanno la possibilità di agire e lo fanno, costringendo Sawyer ad aiutarle.
La cosa positiva, che va citata perchè sappiamo che molti spettatori si ponevano domande al riguardo, è che Sawyer, Kate e Juliet, appena sbarcati in spiaggia, si imbattono in Rose e Bernard che nel corso dei tre anni dall'ultimo balzo nel tempo, si sono costruiti una vita tranquilla ed autonoma con Vincent.
Intanto Jack e Sayid hanno smontato, seguendo le istruzioni scritte nel diario di Faraday, la carica nucleare dalla bomba sepolta nel tempio e la trasportano con noncuranza in uno zainetto, diretti al luogo in cui si verificherà l'incidente. Come è consuetudine della serie, Sayid dimostra la sua abilità di organizzazione e di esecuzione di piani militari ed il suo passaggio per il villaggio Dharma accompagnato da Jack lo vede capitolare con un colpo di pistola al ventre. Per fortuna Hurley, Miles e Jin li traggono in salvo intervenendo con il furgoncino, ma il loro viaggio è interrotto da Sawyer, Kate e Juliet.
La maggioranza è ormai intenzionata a far detonare la bomba, così il gruppo si dirige al luogo dell'incidente ed il solo Miles suggerisce che la bomba potrebbe essere in realtà l'incidente e che la cosa migliore sarebbe di lasciare le cose come stanno. Un'idea non del tutto folle che sembra confermarsi quando Jack, dopo che il gruppo ha avuto la meglio in uno scontro a fuoco con gli uomini Dharma, lascia cadere la testata nucleare nella cavità scavata dalla trivella.
La scena che segue è drammatica: la carica magnetica nel sottosuolo sembra attivarsi proprio in quel momento ed inizia a risucchiare tutti gli oggetti metallici che circondano lo scavo ed è Juliet ad avere la peggio, perchè delle catene le si attorcigliano intorno alla vita trascinandola giù. Rendendo inutili gli sforzi di Sawyer e Kate per salvarla.
Un lampo bianco inonda lo schermo e sul bianco, la scritta Lost appare in nero, nella versione negativa del classico logo della serie che siamo abituati a vedere da cinque anni. Vuol dire che la serie è cambiata per sempre? Che per l'ultima stagione dobbiamo aspettarci qualcosa di completamente diverso?
Le domande a cui gli autori non hanno ancora dato risposta non sono poche, ma questo finale di stagione potrebbe servigli per spazzar via in un colpo solo una serie di incongruenze da cui sembravano non essere in grado di venir fuori e, discutibile o meno che sia il modo, potrebbe essere la scintilla da cui far nascere una sesta stagione che riporti la serie ai fasti delle origini.
Mancano molti mesi prima di poter sapere se questa ipotesi possa essere vera o meno, nel frattempo lasciateci sperare.