Con Loki, disponibile su Disney+, entriamo nel vivo della questione multiversale del Marvel Cinematic Universe, con il dio dell'inganno costretto ad aiutare la Time Variance Authority (TVA) a mantenere intatta la linea temporale dopo averla parzialmente danneggiata. Per ovvi motivi, tra realtà alternative e ricordi del passato, questo comporta un numero maggiore di rimandi ai vari aspetti dell'universo Marvel, che si tratti dei fumetti o dei film, e come da consuetudine abbiamo deciso di passarli in rassegna in questa sede, un episodio alla volta. N.B. L'articolo seguente sui rimandi di Loki al mondo Marvel contiene spoiler.
Episodio 1: Gloriosi propositi
Il primo episodio di Loki (con logo Marvel Studios tinto di verde come il costume classico del personaggio) parte esattamente da dove lo avevamo visto l'ultima volta, in Avengers: Endgame, con il Tesseract in mano. Questo genera una linea temporale alternativa provvisoria e porta all'introduzione della TVA, organizzazione che nei fumetti è incaricata di monitorare il Multiverso, ma con un compito diverso rispetto alla versione televisiva: nell'universo cartaceo, le linee temporali alternative sono ammesse a patto che non costituiscano un pericolo. L'agente Mobius, interpretato da Owen Wilson, è uguale alla sua controparte fumettistica, con fattezze che ricordano Mark Gruenwald, sceneggiatore Marvel celebre per la sua conoscenza dettagliata della continuity. Il personaggio animato Miss Minutes è notevole in quanto doppiato in originale da Tara Strong, già voce di svariati personaggi Marvel in ambito animato (tra le altre cose, è stata Mary Jane Watson in Ultimate Spider-Man). L'episodio contiene clip estese di gran parte del percorso di Loki nella linea temporale principale, incluso il suo decesso in Avengers: Infinity War, e viene tirata in ballo la morte di Phil Coulson in The Avengers, il che - stando ad alcuni fan - confermerebbe che Agents of S.H.I.E.L.D. non fa parte del canone del MCU (ma va ricordato che Coulson è morto una seconda volta, definitivamente, alla fine della quinta stagione dello show). Da notare che durante il suo processo alla TVA Loki è ancora noto come Laufeyson, alludendo alla sua vera origine, mentre nella linea temporale principale, dopo essersi ravveduto, sceglie il cognome Odinson per sottolineare la sua lealtà ad Asgard.
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Episodio 2: La variante
Il secondo episodio approfondisce parzialmente la figura di Ravonna Renslayer, che nell'adattamento è il giudice della TVA e direttamente in contatto con i Guardiani del Tempo. Nei fumetti è invece stata amante o avversaria, a seconda delle circostanze, di Kang il Conquistatore, villain specializzato nei viaggi del tempo - a un certo punto ha anche ucciso i Guardiani - e che vedremo prossimamente al cinema in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Senza mostrarci gli eventi del film, Loki riassume il finale di Thor: Ragnarok per spiegare la sua teoria su come l'altro Loki sia in grado di nascondersi nelle pieghe del tempo. La sequenza ambientata a Pompeii contiene invece un peculiare Easter Egg legato all'attore Tom Hiddleston, quando Loki parla latino: il suo interprete ha studiato la lingua all'università di Cambridge. Infine, il finale dell'episodio contiene il debutto ufficiale nel cast di Sophia Di Martino nei panni di Lady Loki, l'antagonista dello show che si basa liberamente sulla versione femminile del fratellastro di Thor, apparsa nei fumetti durante la gestione di J. Michael Straczynski (in tale sede, Loki si era reincarnato in una donna dopo gli eventi del Ragnarök).
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