A cavallo tra lo young adult e il teen drama Lockwood & Co. sembra aver catturato l'attenzione degli spettatori di Netflix, non solo dei più giovani ma di tutti quelli che cercano una serie estremamente scorrevole e veramente perfetta per il binge watching. Impossibile negare come la scrittura degli episodi sia stata studiata espressamente per spingerci a premer il tasto Prossimo episodio presi dall'irresistibile voglia di sapere come può evolvere l'intricata situazione in cui i protagonisti riescono a cacciarsi spesso negli ultimi minuti conclusivi. Dopotutto è proprio questo uno dei punti di forza di questa produzione che comunque vanta anche un'ambientazione estremamente suggestiva e particolare.
In un mondo dove i fantasmi sono diventati una seria minaccia per l'umanità, i più giovani vengono reclutati in squadre pronte a contenerli e sconfiggerli. Ad essere messi in pericolo sono quindi gli adolescenti, unici che possono vedere e percepire i fantasmi e il soprannaturale; questo dono infatti è temporaneo, una volta che si raggiunge l'età adulta scompare rendendo impossibile percepire di conseguenza il pericolo. Le vicende si svolgono in particolare in una Londra quasi ferma agli anni novanta in cui Lucy Carlyle arriva per cercare lavoro dopo essere scappata dalla sua famiglia. Sarà qui che grazie ad un annuncio incontrerà Anthony Lockwood e George Karim, unici due membri della Lockwood & Co. che però riescono subito a comprendere il suo talento permettendole di far parte della loro neonata agenzia dandogli anche un posto dove stare. Da qui in poi i tre saranno coinvolti più di una volta in situazioni pericolose e ad alto tasso di adrenalina, fino a raggiungere un finale che conclude i casi di cui si occupa l'agenzia ma che lascia più di qualche puntino di sospensione su diverse questioni e misteri introdotti nel corso dei vari episodi.
In questo articolo cercheremo di dare una spiegazione del finale mettendo in luce tutti gli elementi che vorremmo vedere affrontati in un'eventuale seconda stagione, quindi se ancora non avete visto o terminato la serie vi incoraggiamo a tornare una volta terminata la visione.
Sono sempre i giovani a morire
"Sono stufo di vecchi che progettano guerre dove mandano a morire i giovani": questa celebre frase pronunciata dall'ex senatore degli Stati Uniti George McGovern è passata alla storia e ci sembra riassuma alla perfezione lo spirito di questa serie tratta dai libri di Jonathan Stroud. In una realtà alternativa alla nostra ragazzini e adolescenti sono gli unici a poter vedere gli spettri, gli unici a poter rilevare tutte quelle attività paranormali che la notte prendono vita e che sono in grado di uccidere in poco tempo, in una guerra vera e propria tra visibile e aldilà, tra vivi e morti. Sono quindi i ragazzi, dopo aver ricevuto uno speciale allenamento, ad occuparsi di mantenere la sicurezza pubblica rimettendoci però troppo spesso la pelle. Non tutte le manifestazioni sono della stessa entità, così come non tutte agiscono con lo stesso scopo.
Qualsiasi cosa i morti abbiano lasciato in sospeso su questa Terra li rende potenzialmente letali e incredibilmente arrabbiati, una calamità difficile da fronteggiare e piuttosto complicata da contenere. Infatti, uno dei più grandi misteri della serie è come tutto questo abbia avuto origine: i protagonisti se lo chiedono spesso e più di una volta sembrano incappare in qualcosa che li porta a porsi questa domanda. Simboli ricorrenti, come quello rinvenuto sugli oggetti di John Fairfax poi riscontrato anche su un misterioso manufatto consegnato a Lama dorata e strane frequentazioni dai parte dei vertici delle agenzie, sembrano convergere su un possibile coinvolgimento di ricchi esponenti dell'alta società. Il fine ultimo della storia sembra proprio questo, è questa la grande questione che, per ovvie necessità narrative, ci viene lasciata in sospeso e che probabilmente fungerà da filo conduttore in futuro.
Il segreto della stanza chiusa a chiave
Altro grande punto interrogativo che viene lasciato appositamente per spingere alla visione di una eventuale seconda stagione è il mistero che si cela dietro la stanza che Lockwood tiene gelosamente chiusa a chiave e dove nessuno se non lui ha il permesso di entrare. Più volte il comportamento del giovane è sembrato sconsiderato e sospetto: Anthony Lockwood è affamato di consensi, vuole la notorietà e i riflettori su di lui e lo fa più volte per ottenere qualcosa di molto simile al riscatto sociale. Sappiamo che è rimasto orfano, ma della sua famiglia nessuno sembra parlare volentieri. Lama dorata gli dice chiaramente: "Non hai idea di chi io sia, le forze implicate. Tu sei insignificante come lo erano tuo padre e tua madre."
Cosa si cela quindi dietro la storia della famiglia del giovane? Tutto farebbe pensare a un coinvolgimento dei genitori del ragazzo in qualcosa di inerente con il fenomeno paranormale che flagella il mondo. Se la serie sarà rinnovata da Netflix, per ora non ce n'è la certezza, dei primi indizi potrebbero venirci svelati nei primi episodi. Tutto si chiude infatti con Lockwood che sta per rivelare ai suoi amici e compagni cosa c'è dentro la stanza che tiene sempre chiusa a chiave, sente il bisogno di mettere tutte le carte in tavola per costruire un legame di fiducia più saldo con coloro che sono diventi in qualche modo la sua famiglia e che anche in futuro dovranno combattere al suo fianco. La serie si chiude così, lasciandoci ad un passo dalla grande rivelazione, speranzosi nel fatto che questo titolo possa avere un futuro nel vasto e incerto catalogo della celebre piattaforma streaming.