Lift, la recensione: Kevin Hart e un (confuso) heist-movie ad alta quota

La recensione di Lift: Kevin Hart protagonista di un action in streaming su Netflix che offre diversi spunti, incastrandosi però in un linguaggio ampiamente formattato.

Lift, la recensione: Kevin Hart e un (confuso) heist-movie ad alta quota

Avremmo dovuto vederlo nell'agosto 2023, ma poi con l'impatto dello sciopero è arrivato lo slittamento. Anche perché non potevamo di certo immaginare Lift di F. Gary Gray senza la giusta promozione da parte del suo protagonista (assoluto), Kevin Hart. Il film, arrivato su Netflix, potremmo definirlo come una sorta di heist-movie ad alta quota, arrampicato su un piano tanto spettacolare quanto incredibilmente complicato, tanto dal punto di vista logico quanto... logistico. Ma se il cinema (anche in streaming) prevede una sospensione dell'incredulità, vi avvisiamo: in Lift non solo dovrete sospenderla, ma annullarla totalmente.

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Lift: Kevin Hart in una scena del film

Il motivo? Un po' per lo spirito action, un po' perché ciò che viene raccontato, iniziando quasi in medias res, è talmente veloce da risultare sfuggente (sensazione che si aggancia ad una facile distrazione); di conseguenza la visione di Lift, orientata verso il più tipico intrattenimento alla Netflix, è di quelle da prendere necessariamente alla leggera, evitando di soffermarsi troppo sullo schema messo in campo da un regista esperto di genere (ricordate The Italian Job? Era il suo, ma ha anche diretto Fast & Furious 8 e il flop Men in Black: International) che si appoggia quasi totalmente sulla verve di Kevin Hart (accompagnato da un cast trasversale e riconoscibile).

Lift, la trama: Kevin Hart campo banda

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Lift: una scena del film

Lift, scritto da Daniel Kunka, mischia aste milionarie, location spettacolari, e un gruppo di ladri d'arte, dediti nel rubare opere a persone poco affidabili. A campo della banda c'è Cyrus Whitaker; all'inizio del film lo troviamo impegnato a rubare un prezioso NFT da un'asta, organizzata nel cuore di Venezia. Le cose, però, non vanno per il verso giusto, e la banda viene scoperta da Abby (Gugu Mbatha-Raw), agente dell'Interpol, che conosce (molto) bene Cyrus. Ma l'esperienze e l'astuzia dei ladri, di cui fanno parte Denton (Vincent D'Onofrio), Camilla (Ursula Corbero), Magnus (Billy Magnussen), Luc (Viveik Kalra) e Mi-Sun (Yun Jee Kim), ognuno con una dote particolare, potrebbe fare al caso di Abby, sulle tracce di un prezioso tesoro destinato ad un gruppo terroristico. A gestire la somma di denaro, Lars Jorgensen (Jean Reno), un miliardario collezionista che specula sugli attentati. Ma la sfida, per Cyrus e gli altri, non è semplice: i lingotti d'oro sono trasportati da un aereo. Come rubarli?

Lift, Kevin Hart e le rapine in volo nell'heist movie di Netflix

Un heist movie ad alta quota

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Lift: Kevin Hart, Gugu Mbatha-Raw, Billy Magnussen in una scena del film

Fondamentalmente, Lift di F. Gary Gray si manifesta come un action anticonformista, pur risultando formattato, tanto nella scena quanto nelle svolte. Tra l'altro, il film si inserisce in quel filone che ammicca più allo spettatore europeo, che statunitense: la scelta delle location, infatti, è emblematica, e tipica di uno schema produttivo ampiamente battuto da operazioni simili (vedi alla voce Heart of Stone). Così, in Lift, quando si abbassa di quota, eccoci a Venezia e a Bruxelles; luoghi che, appunto, si alternano alla sequenza centrale, nel quale il regista mette in piedi l'adrenalinica rapina che occupa gran parte della storia.

In questo senso, quando Lift entra nel vivo, lasciando spazio al suo scopo, il film guadagna di efficacia, avvicendando al meglio il cast a disposizione. A proposito, se Kevin Hart come attore protagonista risulta a tratti smarrito, ci pensa Gugu Mbatha-Raw a supportare al meglio (o al meglio di ciò che la sceneggiatura offre) un heist-movie tarato a misura di top 10 Netflix. Basta questa prerogativa a reggere l'intera struttura? Non proprio, se consideriamo una concezione di genere ormai standard che, negli ultimi anni, sta riempiendo i cataloghi, sfocando ogni titolo come se facessero parte di un'unico grande franchise. Tra l'altro, come scritto all'inizio della recensione, il film soffre di una marcata complicazione del racconto stesso, che alla lunga genere un certo spaesamento e una certa distrazione. Dall'altra parte, Lift offre diverse intuizioni, tanto nel ritmo della rapina quanto per il livello del casting. Su tutti, spiccano Úrsula Corberó e Vincent D'Onofrio.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Lift, l’action Netflix, al netto di un’adrenalinica sequenza centrale, non riesce a mantenere salda la tensione. Il motivo? Frutto di una standardizzazione narrativa, come prerogativa di alcuni prodotti progettati per un intrattenimento immediato, e a portata di catalogo streaming. Dall’altra parte, il cast di contorno riesce ad imprimere una buona tridimensionalità, sorreggendo (e a volte sostituendo) la presenza di Kevin Hart.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.8/5

Perché ci piace

  • La sequenza del furto.
  • Un buon cast collaterale.
  • Le location…

Cosa non va

  • … ma standardizzate nella estetica.
  • Kevin Hart a tratti sembra non reggere il ruolo da protagonista.
  • Alcune situazioni troppo contorte.
  • L’umorismo non incide quasi mai.