Leila's Brothers, la recensione: famiglie che tarpano le ali

La recensione di Leila's Brothers, il film del regista iraniano Saeed Roustaee: la storia di una famiglia che diviene specchio della società e di una radicata realtà patriarcale.

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Leila's Brothers: una scena del film

I film iraniani in Concorso a Cannes 2022 continuano a stupire: dopo Holy Spider, che raccontava la condizione femminile nel Paese riportando il caso di un serial killer che epurava le strade dalla "piaga" delle prostitute, arriva il film di Saeed Roustaee, la storia di una famiglia che però è specchio di qualcosa di decisamente più profondo. Come vedremo in questa recensione di Leila's Brothers, Roustaee con il suo film è capace di raccontare una società patriarcale oppressiva e soffocante, passando con maestria da un registro narrativo più ironico ad uno decisamente più drammatico.

La Leila del titolo è l'unica donna in una famiglia di quattro fratelli, gestita da un padre padrone interessato solo al prestigio e al proprio nome, e diviene simbolo di una realtà femminile schiacciata da una mascolinità tossica, che nel film prende diverse forme, dal padre egoista ai fratelli pigri, codardi e nullafacenti (passando per una figura materna rassegnata e compiacente).

La storia di Leila

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Leila's Brothers: una scena del film

Leila (Taraneh Alidoosti) è, come dicevamo, cresciuta tra quattro fratelli: i suoi sogni di infanzia si sono però infranti di fronte a una realtà fatta di povertà e in cui la mobilità sociale sembra quasi impossibile. Ma a rendere la situazione così irreparabile sono i suoi stessi consanguinei, in primis suo padre Esmail (Saeed Poursamimi), ottantenne lagnoso e manipolatore, il cui unico scopo nella vita sembra essere quello di diventare patriarca dell'esteso clan familiare (che lo ha sempre escluso e deriso) e che impedisce a tutti i suoi figli di fare le proprie scelte, cercando di perseguire esclusivamente i suoi interessi. Poi ci sono i suoi fratelli: Alireza (Navid Mohammadzadeh), scappato dal lavoro in fabbrica perché non aveva il coraggio di lottare per un salario più giusto; Parviz (Farhad Aslani) che con un misero stipendio continua a fare figli, nella ricerca quasi disperata di un erede maschio; Manouchehr (Payman Maadi) che si impegna solo in lavoretti che promettono il guadagno facile e, infine, Farhad (Mohammad Ali Mohammadi) che pare interessato solo al wrestling trasmesso in televisione.

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Leila's Brothers: una scena del film

Al centro di questa storia due eventi che si contrappongono: il matrimonio del figlio del cugino Bayram (Mehdi Hosseinina), responsabile della scelta del nuovo patriarca, e l'acquisto di un negozio in un grande centro commerciale, che aiuterebbe la famiglia a costruirsi una vita più dignitosa.
Leila spinge con tutte le sue forze perché i fratelli si uniscano nell'acquisto del piccolo spazio, che porterebbe a un cambiamento radicale nelle loro esistenze, ma i soldi che gli servono sono in mano a Esmail, ostinatamente intenzionato a "investirli" nel matrimonio organizzato dal cugino. La promessa da parte di Bayram, infatti, è che insieme alla somma di denaro arriverà anche l'elezione pubblica a capo famiglia (e tutti i benefici ed il rispetto che ne conseguono).

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Uomini che schiacciano le donne

Ad un primo atto forse un pò lento ed eccessivamente verboso, che potrebbe rendere la visione di Leila's Brothers un po' ostica a parte del pubblico, segue una porzione di film - quella centrale e soprattutto quella finale - estremamente coinvolgente e ben costruita. Il ritmo, più lento inizialmente, si fa veloce e trascinante, catturando chi guarda nelle vicende vissute da Leila e dal resto della sua famiglia.

A segnare il momento di passaggio più significativo è proprio la lunga sequenza del matrimonio, che mette in scena una summa dei temi al centro del film. Come dicevamo in apertura Leila's Brothers, raccontando la storia di un singolo nucleo familiare, diviene specchio di una realtà più ampia e diffusa, in cui la mascolinità tossica - in questo caso rappresentata da Esmail e dai suoi figli - schiaccia le donne, le loro ambizioni e il loro spirito di iniziativa, anche se risulta addirittura controproducente, perché potrebbero essere di beneficio per tutti.

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Leila's Brothers: una scena del film

Straordinaria l'interpretazione di Taraneh Alidoosti, capace di veicolare con le espressioni e con i gesti la profonda frustrazione vissuta dal suo personaggio di fronte alle decisioni - spesso illogiche - prese dal padre e dai fratelli. L'attrice iraniana è il cuore di un film che parte lentamente ma diviene sempre più coinvolgente e d'impatto nel far arrivare allo spettatore il suo messaggio, fino ad una potentissima scena finale che accompagna per molto tempo dopo il termine della visione.

Conclusioni

Terminiamo la nostra recensione di Leila's Brother sottolineando come si tratti di un film molto d'impatto, che dopo un inizio dal ritmo più lento si fa sempre più coinvolgente. Straordinaria l'interpretazione di Taraneh Alidoosti.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.8/5

Perché ci piace

  • Una storia che coinvolge facendo arrivare al pubblico il suo messaggio.
  • Il cast, in particolare la protagonista Taraneh Alidoosti.
  • La bellissima sequenza del matrimonio.

Cosa non va

  • La prima parte un po' più lenta potrebbe scoraggiare parte degli spettatori.