Leiji Matsumoto: oltre il mito di Capitan Harlock

Lo scorso 13 febbraio si è spento, all'età di 85 anni, Leiji Matsumoto, mangaka diventato celebre in tutto il mondo grazie al pirata spaziale Capitan Harlock e a numerose saghe fantascientifiche. Rendiamo omaggio a questo straordinario e poliedrico artista che con la sua poesia ha toccato il cuore di tante generazioni.

Leiji Matsumoto: oltre il mito di Capitan Harlock

C'era una volta un omino che sognava le stelle. Aveva iniziato da piccolo, con l'idea di diventare un disegnatore di manga, dopo aver letto i romanzi di fantascienza di H.G. Wells e essersi innamorato dei filmini su pellicola che il padre, ufficiale dell'esercito, portava a casa durante la Seconda Guerra Mondiale.
Leiji Matsumoto poi si era trasferito a Tokyo, ancora giovanissimo, prendendo un treno con un biglietto di sola andata, e aveva iniziato a lavorare con passione e dedizione fino a raggiungere un grandioso successo internazionale creando alcune delle saghe e dei personaggi più iconici dell'immaginario contemporaneo. C'era una volta un omino che sognava le stelle, e che le ha fatte sognare anche a noi.

Il Maestro

Tochiro

Leiji (con la L, come "Leone", come amava sottolineare) era un nome d'arte. Il suo vero nome era Akira Matsumoto, ed era nato nel 1938 in una famiglia numerosa, con altri sei tra fratelli e sorelle, con una madre insegnante e un padre militare. Appena compiuti 18 anni si trasferì a Tokyo con l'obiettivo di lavorare nel mondo del fumetto.
La sua prima opera da professionista fu Otoko Oidon, la storia di uno studente scapestrato che si prepara ai difficilissimi esami d'ammissione all'Università giapponese. Dopo incursioni nelle storie belliche e western, la consacrazione arriva tra il 1978 e il 1979, quando escono uno dopo l'altro capolavori come Captain Harlock, Galaxy Express 999 e Corazzata Spaziale Yamato, creata assieme allo scrittore Yoshinobu Nishizaki.
Da quel momento inizia una carriera folgorante costellata da straordinari successi, innumerevoli premi e onorificenze, inclusa la nomina come Ambasciatore della città di Koriyama, e l'affetto incondizionato di milioni di fan in tutto il mondo.

Himiko 1

Sposato con l'autrice Miyako Maki, Matsumoto ha negli anni proseguito la sua prolifica carriera dedicandosi non solo al manga ma anche alla musica, con una collaborazione pluriennale col gruppo Daft Punk, e al design di mezzi aerei e nautici, la sua grande passione, che lo portò anche a progettare l'avveniristico battello Himiko che, ancora oggi, trasporta i passeggeri a Odaiba, il quartiere/isola artificiale di Tokyo.
Da tutte le sue opere emerge un amore malinconico e struggente per la bellezza suprema della natura, spesso offesa e umiliata dall'arroganza e dalla grettezza umana. Contro di esse Matsumoto oppone i suoi eroi, personaggi dall'animo nobile ma goffi o ingenui come il giovane Tetsuro, che si imbarca sul treno spaziale Galaxy Express 999 per inseguire il sogno di un corpo artificiale e immortale, o valorosi combattenti come Warius Zero o lo stesso Harlock, il suo personaggio simbolo.
Accanto a loro Matsumoto pone le sue celebri e inconfondibili donne: figure esili, diafane e delicate che nascondono una stupefacente forza d'animo, dall'affascinante Maetel all'intrepida Emeraldas, dalla dolce principessa Aurora all'enigmatica Miime. Dopo la sua morte, Leiji Matsumoto rimane uno degli autori più importanti della storia del fumetto internazionale, un Autore di prima grandezza che ha saputo travalicare i confini del mondo con la grandezza dei suoi racconti.

Tra le stelle, sotto la bandiera del teschio

Maetel 2

Indiscutibilmente, il personaggio più celebre e famoso creato da Matsumoto è il pirata spaziale Harlock, l'eroe che solca le distese stellari sulla potentissima astronave Arcadia con un manipolo di fedelissimi compagni, liberi e indipendenti quanto lui, e che Matsumoto trasforma in una sorta di Eroe Eterno, presente in diverse incarnazioni e varianti nel corso dei secoli.
Mentre il resto dell'umanità vive nell'ozio e nella decadenza, Harlock si rifiuta di sottomettere il suo spirito e preferisce un'esistenza da fuorilegge e pirata, a difesa dei deboli, sotto una bandiera che rappresenta la sua volontà di lottare per ciò che è nobile e giusto fino alla morte.

Harlock 1

Emblema dell'eroe romantico per eccellenza, diretto discendente della tradizione letteraria tedesca di cui Leiji Matsumoto era un ammiratore (tanto che esiste una riedizione del mito dell'anello del Nibelungo di cui Harlock è protagonista), il pirata spaziale riuscì fin dalla sua comparsa sugli schermi televisivi nel 1978 a incarnare i sogni di tutti gli spettatori e i lettori del mondo, con migliaia di fan di tutte le età rapiti dal suo incredibile carisma e dagli ideali di libertà, coraggio e nobiltà d'animo che il valoroso capitano difendeva contro i corrotti, i malvagi e i prepotenti, in un anime che si caratterizzò subito per il suo tono adulto e lirico.
Ma la bibliografia di Matsumoto è straordinariamente vasta ed eclettica, come lo erano i suoi interessi: dalle saghe spaziali di Galaxy Express 999 e Corazzata spaziale Yamato, alla Regina dei Mille Anni e S.F. Sayuki Starzinger, rilettura in chiave fantascientifica del celebre Viaggio in Occidente, da Planet Robot Danguard Ace (unica incursione del Maestro nel genere robotico, che non apprezzava particolarmente) alle storie a tema comico, sentimentale o bellico, fino a una straordinaria biografia di Leonardo Da Vinci.
I personaggi di Matsumoto condividono uno stesso universo meta-narrativo, che i fan chiamano "Leijiverse", in cui le singole avventure di ognuno di loro non sono altro che frammenti di un affresco più grande, che si dipana attraverso diversi momento del tempo e differenti realtà, in un intreccio tanto maestoso quanto sfuggente.

Astronavi

Matsumoto è stato, nel senso più profondo del termine, un poeta: un artista visionario dallo stile sinuoso, evocativo e elegante, capace di dare voce e sostanza a intuizioni brillanti così come di raccontare sia le sommità che le più oscure profondità dello spazio e, con esse, dell'animo umana.
Sovente le sue storie, la meravigliosa eredità che ci rimane, non hanno un finale nel senso classico del termine, ma lasciano il proseguimento della narrazione in sospeso, in attesa che tutto si ricongiunga in un punto lontano degli anelli concentrici del tempo, oltre lo spazio. Là dove, adesso, noi speriamo che sia volato quell'omino dal sorriso gentile: a incontrare i suoi personaggi, continuando a sognare le stelle.