Costruire. O ri-costruire, come dice il titolo Lego Star Wars: Rebuild the Galaxy. Nasce con questi presupposti la nuova serie disponibile su Disney+, perché fa suo, sin dallo spunto, il cuore stesso del mondo dei popolari mattoncini. E lo fa in un anno significativo, perché quello che stiamo vivendo è il 25mo del mondo Lego Star Wars, già celebrato la scorsa primavera con una serie di set esclusivi e pensati per questa ricorrenze.
Allo stesso modo lo fa Rebuild the Galaxy, che rimescola completamente la galassia lontana lontana creata da George Lucas per proporne una versione diversa, alternativa e proprio per questo ancor più divertente, dove buoni e cattivi si scambiano di nuovo per andare a creare inevitabili dinamiche differenti da quelle che già conosciamo. Otto episodi che vivono dell'inconfondibile stile Lego che abbiamo apprezzato in tanti film e altrettante serie in grado di divertire nel modo più puro e semplice: quello spontaneo e anarchico del gioco, come ci hanno raccontato Dan Hernandez e Benji Samit, rispettivamente autore e produttore del progetto.
Uno spunto intrigante, la vera anima Lego
L'idea di partenza, come accennato, è forte: Sig Greebling (doppiato in originale da Gaten Matarazzo) scopre un potente artefatto proveniente da un tempio Jedi nascosto e in seguito a questo ritrovamento l'intera galassia di Star Wars ne risulta completamente rimescolata, andando a creare un universo della saga diverso da quello che conosciamo e in cui Sig si ritrova a vivere un'avventura fuori dal comune, con i buoni che diventano cattivi e viceversa. In questo mondo selvaggio e stravolto, Sig si ritrova a essere l'unica speranza per risolvere la situazione e ... rimettere i pezzi al proprio posto.
Ri-costruire, quindi, come dicevamo. Un concetto che va a sposare l'anima stessa del mondo Lego che compone ambienti, personaggi e spirito stesso della nuova serie animata Star Wars. "Volevamo celebrare i 25 anni della partnership tra Lego e Star Wars" ci ha detto il produttore Benji Samir, "e fare qualcosa di diverso: ci sono tanti prodotti validi di Lego Star Wars, ma volevamo appoggiarci a ciò che rende sia Star Wars che Lego veramente speciali, ovvero la creatività di prendere questi mattoncini e trasformarli in qualsiasi cosa vogliamo. Ricostruire le cose così come le vediamo, è veramente una celebrazione di come i bambini, e onestamente anche gli adulti, giocano con i loro Lego."
Costruire il proprio mondo Star Wars
"Quando un bambino gioca non ripercorre i film scena per scena, butta tutto insieme, mescola le cose, i buoni diventano cattivi e i cattivi buoni. Le astronavi sono mescolate insieme, le linee temporali sono irrilevanti. È una celebrazione del gioco! Ed è quello che volevamo ricreare con questa serie." E come farebbe un bambino, Dan Hernandez ha avuto la libertà di attingere a un gran numero di minifigures con cui giocare, per mettere insieme il casting di LEGO Star Wars: Rebuild the Galaxy: "è stata la parte più difficile della scrittura della serie, perché li amiamo tutti. Probabilmente nella prima stesura dei primi tre episodi c'erano il doppie di personaggi che apparivano", una sorta di test per capire che potenzialità ci fossero con ognuno di loro, ma andando avanti "ci siamo concentrati su quelli che ci avrebbero aiutato a portare avanti la storia nel modo più efficace."
Ed è quando ci si è concentrati su Luke Skywalker, ragionando su come sarebbe stata la sua vita se non fosse stato coinvolto in quella incredibile avventura che ben conosciamo, o Darth Rey, un altro esempio di quanto la storia di un personaggio possa cambiare spostando anche solo di poco gli eventi che l'hanno contraddistinta. "E una volta fatti questi ragionamenti e questi collegamenti, il cast di personaggi si è andato a comporre da solo."
Rebuild the Galaxy e la passione per Lego Star Wars
E questo approccio è evidente nella nuova serie, come è palese la passione e la partecipazione dei suoi autori alla costruzione (torniamo sempre, quasi involontariamente, a queste scelte lessicali) del racconto e dei suoi modi e tempi. C'è vivacità, divertimento, ci sono brillanti intuizioni e situazioni che strizzano l'occhio all'appassionato. Come Dan Hernandez e Benji Samit evidentemente sono, tanto da spingerci a chiedere se abbiano un set Lego Star Wars preferito. "Ne avevo tanti fino a poco tempo fa," ci ha detto Samir, "ora i miei preferiti sono diventati quelli che vengono fuori dalla serie, perché abbiamo contribuito a crearli. Prima il mio preferito era il Millennium Falcon nella sua versione più grande o la Città delle Nuvole originale." Un set a cui tengono entrambi: "ce l'ho quel set, l'ho avuto come regalo di 40 anni dal mio migliore amico" ovvero dal suo compagno d'avventura in Rebuild the Galaxy e in questa intervista. Due autori uniti nel segno di Lego, e un risultato così divertente è il risultato di questa grande intesa.