Abbiamo pubblicato sei top 20 personali e già ne abbiamo viste delle belle, a dimostrazione di tante diverse idee di cinema e di tante diverse sensibilità. Oggi è il turno di Valentina D'Amico, Fabio Fusco e Giuseppe Grossi che vi racconteranno il loro 2015 di visioni e passioni attraverso le loro preferenze, e poi saremo a metà strada. Continueremo a pubblicare le top 20 in tranche di tre al giorno, e poi l'11 gennaio vi riveleremo quella comune a tutta la redazione. E naturalmente, il 12, saranno annunciati anche le vostre selezioni, ovvero i vincitori del Movieplayer.it Awards (se non avete ancora votato, c'è tempo, affrettatevi a dire la vostra!).
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Valentina D'Amico
L'autorialità alla riscossa
Il 2015 è stato segnato dal ritorno di grandi autori che hanno lasciato la loro impronta su questa annata con opere di egual potenza visiva e tematica. Dall'affresco sincopato di Birdman alla corsa mozzafiato di Mad Max: Fury Road, dai virtuosismi di Youth - La giovinezza all'avventura caleidoscopica di Eisenstein in Messico. Alla soglia dei settant'anni maestri come George Miller, Peter Greenaway, Ridley Scott e Steven Spielberg hanno ancora qualcosa da dire. Con Il ponte delle spie, Spielberg ci regala un pamphlet limpido e rigoroso sul senso del dovere e sulla responsabilità grazie anche alla complicità dei fratelli Coen, autori dello script.
Quanto a Ridley Scott, con Sopravvissuto - The Martian ritrova verve, ispirazione e humor sfruttando il fascino minaccioso di Marte e il talento di Matt Damon. Sul versante dei giovani, il canadese Denis Villeneuve non è più una promessa, ma un autore affermato capace di coniugare profondità e senso dello spettacolo. Il suo Sicario è un affresco cupo e inquietante sul narcotraffico. Tra tante conferme, quest'anno l'Italia ci regala una perla come Non essere cattivo del compianto Claudio Caligari.
1) Birdman
3) Foxcatcher - Una storia americana
4) Sicario
6) Quel fantastico peggior anno della mia vita
8) Dio esiste e vive a Bruxelles
11) Inside Out
12) Sopravvissuto - The Martian
13) Perfect Day
14) Everest
15) Calvario
16) Taxi Teheran
17) '71
19) Mia madre
20) Forza Maggiore
Fabio Fusco
Ciak, motore, ma soprattutto azione, tanta azione
Non avrei mai detto che un film d'azione sarebbe stato in cima alle mie preferenze di quest'anno, eppure non solo Mad Max: Fury Road mi ha conquistato con i suoi colori saturi e le sue trovate pirotecniche, ma nella mia top 20 figurano altre pellicole di generi che non sono esattamente nelle mie corde. Chi ha letto con attenzione il mio reportage sul fenomeno Star Wars, vissuto da neofita, si stupirà di vedere il settimo capitolo tra i primi dieci, ad esempio. La verità è che a portare alcuni titoli tra i miei preferiti, sono stati alcuni dei personaggi femminili più innovativi, belli e potenti che si siano visti negli ultimi anni. Dall'imperatrice Furiosa Charlize Theron all'ambigua e sensuale Ava di Ex Machina, interpretata da Alicia Vikander, alla luminosa e grintosissima Rey de Il risveglio della Forza, senza escludere le interpretazioni emozionanti di Margherita Buy e Julianne Moore in Mia madre e Still Alice, due film in cui si esplora in maniera differente il concetto di perdita. E se Moretti riesce a scuotere lo spettatore, mettendolo a confronto con temi ed emozioni "difficili", Sorrentino continua ad affascinarlo con le sue sequenze oniriche, sospese tra eleganza e degrado, bellezza e disfacimento.
Ai primi posti anche Birdman e Whiplash, due pellicole che per una volta esplorano i temi della caducità della fama e dell'ambizione in maniera insolita, nel caso del film di Inarritu anche inserendosi nel solco tracciato dai cinecomics. Mi sarebbe piaciuto dare più spazio all'horror, ma per quanto il chiacchieratissimo Babadook possa contare su una messa in scena affascinante, resta un film imperfetto.
2) Inside Out
3) Birdman
4) Ex Machina
5) Mia madre
6) Whiplash
7) Still Alice
9) Star Wars: Il risveglio della forza
10) Vizio di forma
12) Sopravvissuto - The Martian
14) Sicario
16) Foxcatcher - Una storia americana
17) Suburra
18) Blackhat
19) Babadook
Giuseppe Grossi
2015: indietro nel futuro
Lo abbiamo aspettato per 30 anni e, infine, abbiamo riabbracciato il nostro Marty McFly. Assieme a lui siamo ritornati al passato tante volte, perché oltre allo strambo sportello della DeLorean, si sono riaperti grandi portoni giurassici, ci siamo sporcati ancora di polvere post-apocalittica e abbiamo rivisto galassie lontane lontane. La Forza del Risveglio, del ricordo assopito e poi ridestato, di quella dimensione malinconica che, mai come quest'anno, il cinema ha voluto condividere con milioni di sguardi. Eppure, sulla scia sabbiosa segnata da un 70enne di nome George Miller, il cinema migliore è stato quello che ha avuto il coraggio di spingersi oltre i limiti, di guardare al di là delle possibilità umane e del già visto. Lo ha fatto la Pixar, dando una forma e un colore alle emozioni di Inside Out; un regista esordiente come Alex Garland in un film di fantascienza immobile (Ex Machina) che catalizza gli occhi attraverso la parola e poi Mad Max: Fury Road, cinema allo stato puro: immagini in movimento. Punto e basta. Ma il suono del capolavoro proviene dalla batteria estenuante di Whiplash. Tra spartiti impregnati di sangue e ostinazione malata, ovattate note jazz tamponano la fronte di tutti. Maestri ossessivi, allievi dalla passione disperata e poi noi, il pubblico invitato ad applaudire sino alla fatica. A suggellare questo 2015 palpitante, ispirato, degno di nota.
1) Whiplash
3) Ex Machina
4) Inside Out
5) Mia madre
6) Sicario
7) Birdman
8) Foxcatcher - Una storia americana
9) Blackhat
10) Star Wars: Il risveglio della forza
11) Still Alice
12) Sopravvissuto - The Martian
13) Vizio di forma
15) Suburra
16) American Sniper
17) Vergine giurata
19) The Lobster
20) Wild
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