Dopo WandaVision e in attesa di Agatha: Coven of Chaos, Kathryn Hahn torna protagonista su Disney+ con Le piccole cose della vita, la serie tratta dal romanzo bestseller di Cheryl Strayed e disponibile interamente dal 7 aprile. La storia è quella di Clare (Hahn), una scrittrice in crisi che diventa una venerata giornalista titolare di una rubrica di consigli, anche se la sua vita sta andando a rotoli. Un filo conduttore degli show dell'autrice sembra essere infatti quello di donne incasinate che tentano di rimettere in piedi la propria esistenza. Come in questo caso Clare, che crede di non poter dare buoni consigli a nessuno, ma forse dovrà ricredersi. La creatrice Liz Tigelaar, già dietro serial come Life UneXpected e Little Fires Everywhere, nella nostra intervista ci ha spiegato come forse abbiamo sempre troppo poca stima di noi stessi e abbiamo molto più da dare al mondo di quanto crediamo.
C'è della saggezza in ognuno di noi
Dice Liz Tigelaar: "È una bella osservazione. Penso che tutti abbiamo del potenziale dentro di noi. Mi piace esplorare dei personaggi che siano ok e non ok, equilibrati e incasinati, perché è così che siamo tutti noi, penso questo significhi essere umani. Questa storia e questi personaggi in particolare mi hanno aiutato a capire che non importa quanto incasinata, imperfetta e complessa ci sembri la nostra vita, possediamo una ricchezza di esperienze basata sulla nostra educazione, sulla nostra infanzia, sulla nostra crescita, sui consigli che ci sono stati dati lungo il cammino, quindi abbiamo tutti qualcosa di valido da poter dire a qualcun altro".
Quando incontriamo Clare per la prima volta nella serie, il suo matrimonio con il marito Danny arranca, la figlia adolescente Rae la allontana e la sua carriera di scrittrice, un tempo promettente, è ormai inesistente. Così, quando le viene chiesto di curare la rubrica di consigli Dear Sugar, la donna ripercorrerà il proprio passato e scoprirà lati anche inediti di se stessa: Continua Tigelaar: "Forse non tutti riusciamo ad articolare ed esprimere al meglio i nostri pensieri come fa Clare, essendo una scrittrice, però penso che tutti abbiamo quel 'potere' dentro di noi e credo quinci che l'idea che Cheryl ha avuto con la sua rubrica prima, il romanzo, il podcast poi, sia la chiave. Tutti abbiamo il potenziale per essere Sugar, è dentro ognuno di noi".
Le nostre storie ci salveranno
Attraverso Sugar, Clare crea un vero e proprio balsamo per i suoi lettori - e per se stessa - per dimostrare che non siamo irrecuperabili, che le nostre storie possono in definitiva salvarci. E, forse, riportarci a casa. Uno dei messaggi dello show sembra essere infatti quello di fermarsi ad apprezzare le piccole cose della vita perché non sai mai quando si fermerà all'improvviso per qualcuno che ti è caro. Liz Tigelaar concorda: "Verissimo, credo che la società tenda a dirci di focalizzarci sui grandi traguardi e obiettivi della vita, quando si pensa a se stessi e a ciò che si vorrebbe per i propri figli. Voglio diventare adulto, voglio essere felice, voglio avere un bel lavoro, voglio sposarmi, voglio avere una famiglia. Eppure credo anche che quando ci fermiamo a riflettere sulla nostra vita tendiamo a ripensare e ritornare sulle cose apparentemente insignificanti, su quei piccoli momenti che sono rimasti con noi anche dopo molto tempo, e sono quelli che contano davvero".
Prodotta da Reese Witherspoon e Laura Dern, la serie è interpretata anche da Sarah Pidgeon, Quentin Plair e Tanzyn Crawford, con Owen Painter, Merritt Wever, Elizabeth Hinkler e Michaela Watkins come guest star. Chiude Tigelaar: "Alcune cose impercettibili sul momento, che ti hanno ferito oppure guarito o aiutato, possono sembrare inutili per qualcun altro ma per te possono aver fatto la differenza. Adoravo quindi l'idea e l'opportunità con questo show di esplorare attraverso queste domande esistenziali della vita, questi piccoli momenti, questi piccoli gesti, e mostrare il potere delle piccole cose della vita, come recita il titolo".