In onda dal 21 febbraio 2021 per quattro prime serate su Rai1, Le indagini di Lolita Lobosco riporta il sud protagonista del piccolo schermo. La serie, prodotta da Bibi Film Tv e Zocotoco, è ambientata a Bari e racconta le vicende del vicequestore Lolita Lobosco, una donna forte, assertiva, che non tenta di nascondere la propria femminilità nel tentativo di ottenere maggiore rispetto, specialmente sul posto di lavoro dove si trova a dover comandare una squadra a prevalenza maschile. Tornata da poco nella sua città Natale dopo anni passati al Nord, Lolita dovrà fare i conti con il suo passato e con la sua famiglia, rimanendo salda per affrontare le difficili indagini che la coinvolgono, dando anima e corpo a un lavoro che ama e la gratifica pur tra mille difficoltà e discriminazioni. Liberamente tratta dai romanzi di Gabriella Genisi, si pone l'intento di declinare al femminile il giallo all'italiana, particolarmente amato dagli spettatori di Rai1 grazie alla figura del Commissario Montalbano, fondendolo con alcuni elementi propri della commedia e del genere romantico, per esaltare una protagonista, interpretata da Luisa Ranieri, moderna e carismatica. Abbiamo partecipato alla conferenza di presentazione della serie alla quale ha preso parte buona parte del cast: non solo Luisa Ranieri, ma anche il regista Luca Miniero, Lunetta Savino, Filippo Scicchitano e gli altri incredibili attori della serie.
Chi è Lolita Lobosco
Luisa Ranieri interpreta la poliedrica protagonista, un personaggio che le sembra cucito addosso e di cui lei ha così parlato: "Lolita è una donna di oggi. Quello che ci è sempre piaciuto nei romanzi è che viene raccontata come una donna del sud contemporanea. La forza del personaggio è proprio questa: il fatto che lei faccia le indagini camminando su un tacco 12 fa parte del racconto di un femminile che non ha bisogno di rapportarsi con elementi maschili per essere autorevole. Nel rapporto con la sua famiglia c'è un po' un far pace con il suo passato e con i suoi conflitti. Di questo personaggio amo l'ironia l'essere dura ma anche scherzosa, senza sembrare debole nel comandare una squadra di uomini."
Lolita Lobosco è un personaggio che sradica gli stereotipi mostrando quanto una donna possa essere forte e femminile allo stesso tempo, la Ranieri, infatti ne approfitta per esprimere alcuni importanti concetti sulla condizione femminile contemporanea: "Sulla condizione della donna c'è ancora da fare tanta strada. L'arrivo di questo e altri personaggi su schermo sono l'inizio di un processo che porterà a un cambiamento. Io credo nella possibilità di coesistere. Non è che ora si debba fare tutto al femminile, penso sia arrivato il momento, con autorevolezza e merito da parte nostra, di essere alla pari. Non c'è bisogno di declamarlo, serve agire nei fatti e devo riconoscere che siamo sulla buona strada."
Uguali ma diverse: da The Handmaid's Tale a Feud, la TV racconta la pluralità femminile
Il lavoro sul dialetto
Elemento molto presente è il dialetto barese, melodico e vivace, che accompagna ogni scena: Luisa Ranieri - napoletana - per interpretare Lolita ha dovuto fare un grande lavoro sulla musicalità e la pronuncia: "Per me era fondamentale che avessi un accento del sud, l'uso del dialetto era indispensabile per calarmi nel personaggio. Tutta la parte sentimentale, però, sarebbe diventata strana se avessi usato un dialetto troppo marcato, quindi anche con l'uso del monitor lo abbiamo ingentilito e rivisto, specialmente in alcune situazioni, in modo che fosse più dolce e orecchiabile. È stato un lavoro di squadra sulla lingua insieme al mio coach vocale e con il regista, in modo tale da poter dosare l'uso della lingua scena per scena." Lunetta Savino, barese doc, ci parla del suo personaggio, madre della protagonista, che sembra incarnare un'altra anima di questa città: "Quella di Lolita è una famiglia al femminile. Il mio personaggio si chiama Nunzia ed è vedova di un marito molto amato con cui lei parla anche se morto, il che richiama un sud arcaico. Lei è comunque una donna dinamica che porta avanti la baracca, è molto orgogliosa di Lolita anche se ci sono tutti i contrasti tipici delle famiglie. Pur essendo una donna semplice è attenta al mondo che cambia, una cosa molto tipica della mia puglia e di Bari che era una città mercantile, infatti, anche Nunzia guarda agli affari e vedremo come questo aspetto si svilupperà nel corso della serie."
La produzione della serie
La produzione di questa serie è a carico di Bibi Film e della Zocotoco, casa di produzione che vede coinvolti Luca Zingaretti, marito si Luisa Rainieri, anche lei in società. Alla domanda sul perché della scelta di Lolita Lobosco come prima serie tv prodotta dalla società, Luisa Ranieri ha così risposto: "La Zocotoco è una società che mio marito ha da tantissimi anni e produceva documentari. Da qualche tempo pensiamo che sarebbe bello se questa società diventasse anche un laboratorio. Leggiamo e scegliamo storie da portare avanti, sviluppiamo idee, concept e questo ci unisce facendoci concepire in maniera sana il nostro lavoro. Lolita è la nostra seconda avventura - la prima nel campo delle serie tv - e ne seguiranno altre."