Continua su Rai1 la messa in onda di Le indagini di Lolita Lobosco, serie frutto di una coproduzione Bibi Film Tv e Zocotoco in collaborazione con Rai Fiction, liberamente tratta dagli omonimi romanzi di Gabriella Genisi. Nella fiction seguiamo le vicende di Lolita Lobosco, Vicequestore di Bari, sua città natale, che tornata dopo diversi anni trascorsi al nord, ritrova una città più moderna ma ancora radicata in alcune tradizioni e convinzioni obsolete che non possono altro che starle strette. Lolita è, infatti, una donna forte, emancipata e capace che non rinuncia alla sua femminilità ma, allo stesso tempo, riesce a dimostrare il polso necessario per comandare la sua squadra fatta quasi unicamente di uomini. Oltre ai casi da risolvere, la protagonista si troverà a dover fare i conti con il suo passato e, sopratutto, con la sua famiglia, con la quale ha un rapporto molto conflittuale. Durante la conferenza di presentazione abbiamo potuto ascoltare cosa regista, autrice dei libri e produttori hanno avuto da raccontare su questo progetto che reinterpreta al femminile il giallo all'italiana.
Un'avventura primaverile
Maria Pia Amirati, direttrice di Rai Fiction, ha parlato così di Le indagini di Lolita Lobosco, serie in cui sembra aver creduto molto fin da subito: "È un'avventura primaverile e solare. La protagonista è una donna bella e impegnata ma non è uno stereotipo: pur avendo tante caratteristiche femminili nuove e contemporanee è fuori dai soliti cliché. È bella e intelligente e in qualche maniera si fonde alla perfezione con la città di Bari. Lolita sarà il nostro nuovo personaggio, una sorpresa per moltissimi, specialmente per le donne; vedrete si rivelerà una bellissima avventura. Abbiamo diversi generi in fusione, il comedy, il dramedy che fanno parte di una storia divertente e piena di piccole saggezze."
Le indagini di Lolita Lobosco, il giallo all'italiana declinato al femminile
Un sud che unisce ironia e profondità
Anche il produttore Angelo Barbagallo ha parlato di questa fiction come una bella avventura: "È stata una bella avventura vissuta per la prima volta insieme a Luca Zingaretti, che è co-produttore, e parte con la scoperta di Luca dei romanzi di Gabriella Genisi. Il personaggio di Lolita è molto interessante e ha tante sfaccettature, ha tanti livelli di lettura, sembra fatto appositamente per Luisa Ranieri che si è calata in questo personaggio con una naturalezza incredibile. Gli sceneggiatori della serie, poi, sono di straordinaria importanza. Sono molto felice e spero che piaccia al pubblico come è piaciuto a me." Luca Miniero, il regista della serie, ha chiarito come tutto sia partito dalla scoperta dei romanzi: "Leggere i romanzi è stata una rivelazione. Ho visto subito l'opportunità di raccontare un sud contemporaneo, proprio come la protagonista, che unisce ironia a profondità. La Puglia ha grande dinamismo, proprio come tutto il sud Italia. Ci siamo messo al servizio del sud per raccontare questi gialli."
Lolita Lobosco prende forma
Alla conferenza era presente anche Gabriella Genisi che ha espresso opinioni e sensazioni provate nel vedere trasposte su schermo le sue opere: "Nel momento in cui ho sentito che Luisa avrebbe interpretato il personaggio che ho creato, ho capito che non potevo sperare in una scelta migliore. Non sono potuta andare molto sul set a causa delle misure di sicurezza, ma quelle poche volte ho notato una grande affinità tra regista e attori. Mi sembrava veramente di vedere il personaggio che usciva dalle pagine del libro per prendere forma." L'autrice ha svelato anche la nascita e gli intenti di un personaggio come Lolita Lobosco: "I miei romanzi nascono dopo aver letto quelli di Camilleri e dopo aver guardato il viso di Luca Zingaretti interpretare Montalbano. Questo personaggio così forte mette in luce un vuoto, il vuoto delle donne poco protagoniste nei romanzi polizieschi. Ho creato questo personaggio non per emulare il commissario Montalbano, ma per bilanciare la presenza maschile a favore di quella femminile; Lolita prende vita in risposta e per riempire un vuoto."