Lo statuario Lance Reddick vanta una carriera televisiva memorabile, tra cui si distinguono le partecipazioni ad alcune delle serie migliori della Storia della TV americana come le crude Oz e The Wire, e a cult come le fantascientifiche Lost e Fringe. Con i suoi lineamenti duri e lo sguardo severo finisce spesso per guadagnarsi parti da difensore della Legge, e con il suo fare autoritario è quasi inevitabile ritrovarlo in posizioni di comando. Nella doppia parte di Phillip Broyles, responsabile della Divisione Fringe nella sempre più stratificata serie creata da J.J. Abrams - che in tre anni di vita ha sempre evitato la cancellazione -, ha saputo mantenere alta la reputazione di tipo piuttosto intimidatorio. Nella realtà, invece, Lance Reddick è cordiale e sorridente, anche quando la sua pazienza viene testata con domande complicate sugli sviluppi dello show formulate da nerd con l'hobby della fisica teorica. Fringe, in Italia trasmessa da Steel (dal 9 aprile in prima serata la quarta stagione inedita e attualmente in onda negli USA) e da Italia 1 e 2, è diventata gradualmente più coinvolgente man mano che la connessione tra gli universi paralleli è diventata la dominante della serie. Con la fine della terza stagione e la [SPOILER ALERT!] scomparsa da ogni linea temporale di un Peter votato al sacrificio, la quarta si apre su due realtà in cui non c'è traccia del figlio dello squinternato scienziato Walter. Il passato come noi lo conosciamo è inequivocabilmente riscritto e nuove prospettive di aprono per ogni personaggio e relativo interprete, soprattutto per Reddick: il Broyles alternativo era morto nella terza stagione, ma quanto può essere diverso un presente in cui le vite di chiunque sia stato a contatto con il giovane Bishop sono imprevedibilmente cambiate? Ecco le elucubrazioni di Reddick sulla quarta stagione di Fringe.
Come se la passa Broyles adesso che sa che il Broyles dell'altro universo è stato fatto fuori? Cosa cambia per lui con la scomparsa di Peter?
Beh, c'è da considerare le implicazioni del fatto che per lui e per chiunque altro Peter non è mai esistito, per cui niente è sicuro riguardo gli avvenimenti che lo coinvolgevano. Chi dice che l'altro Broyles debba essere per forza ancora morto?
Non saprei cosa dire, c'è chi trova che i due Broyles siano molto diversi tra loro, ma io ho sempre pensato che il Broyles di qua e quello dell'universo alternativo avessero una personalità molto simile. Il tratto distintivo più evidente secondo me è che dicono le cose in modo diverso. Quello che rende differente il Broyles alternativo non è tanto il temperamento, ma le circostanze di quel mondo che lo hanno spinto a fare delle scelte diverse di vita.
Il Broyles alternativo aveva una famiglia, era più felice?
Una delle cose che mi hanno spiegato gli sceneggiatori è che l'universo primario a livello fisico è più stabile dell'altro, ma le persone che lo abitano sono molto meno felici, mentre nell'universo alternativo le relazioni sono migliori a causa del mondo in cui vivono: quando ogni giorno è questione di vita o di morte, quello che importa davvero entra in prospettiva molto in fretta.
Cosa vorresti che accadesse al tuo personaggio nel corso della stagione?
Per quanto riguarda la quarta stagione è dura rispondere perché non so bene cosa posso dire rispetto a quello che già so. Partiamo dalle cose più facili. Vorrei vedere un confronto tra il Broyles di qua e il Broyles dell'universo alternativo e vorrei vedere di più delle loro vite personali, soprattutto adesso che le cose sono cambiate così tanto.
Già, queste erano cose che avrei voluto vedere prima, ma adesso che Peter non è mai esistito, il passato può essere molto diverso rispetto a quello che ci si sarebbe aspettati, per cui vorrei vedere di più di quello che riguarda questi cambiamenti. È chiaro che Broyles ama ancora sua moglie, per cui mi piacerebbe vedere qualcosa di più relativo a questo aspetto. E poi penso che sarebbe molto interessante scoprire qualcosa del suo passato nel governo e nell'esercito.
E Peter?
Non so quali possano essere le conseguenze della sua scomparsa. Sicuramente gli abitanti degli universi paralleli dovranno fare i conti con le nuove realtà adesso che non c'è più, mentre lui dovrà lottare per tornare a esistere nella realtà presente. Credo che sia finito in qualche luogo di mezzo. Un'altra cosa che muoio dalla voglia di approfondire in questa stagione, e con tutto quello che gira attorno alla scomparsa di Peter penso che vedremo, è qualcosa di più sugli Osservatori e sulla dimensione misteriosa in cui vivono.
Sembra che l'unico a sapere qualcosa sia John Noble cioè Walter, anzi sembra che sappia tutto lui... oppure se le inventa, non si sa. Per quel che mi riguarda, non so mai niente di più di quello che leggo nel copione, anche se sto memorizzando la sceneggiatura dell'episodio successivo a quello che sto girando in quel momento, non mi sembra di avere molte informazioni in più. Normalmente non so nulla oltre a quello che estrapolo dalle battute, mentre sono convinto che gli sceneggiatori aspettino di vedere come quello che hanno escogitato per un episodio si evolva, se devono aggiungere qualcosa o lasciare tutto com'è. Credo che abbiano una visione globale e poi ci girino intorno, decidendo cosa fare a seconda del responso del pubblico.