Polemiche, scandali e quasi una crisi internazionale: può un film creare tutto questo? Certamente sì, quando si utilizza la satira per pungere un tipo di potere particolarmente suscettibile, perché sappiamo che a volte l'arma migliore è proprio una risata. A scatenare questo pandemonio è stato The Interview, tra minacce nordcoreane, l'attacco degli hacker, le incertezze della Sony se distribuire o no il film, quindi il rilascio avvenuto solo in alcuni paesi e in sale indipendenti americane.
Ora in Italia è arrivato direttamente in homevideo, ma perfino l'uscita in DVD ha destato un altro pandemonio: qualche settimana fa, infatti, Lee Min-bok, un ex soldato della Corea del Nord divenuto attivista politico e trasferitosi in Corea del Sud, ha deciso di inviare migliaia di DVD della pellicola al di là del confine legati a palloncini, assieme a libretti e volantini che prendono posizione contro il governo nord coreano.
Ma perché tanto scalpore? The Interview, diretto da Seth Rogen ed Evan Goldberg, vede protagonisti il presentatore e il produttore di un famoso talk-show, David Skylark (interpretato da James Franco) e Aaron Rappaport (lo stesso Rogen): i due scoprono che il leader della Corea del Nord Kim Jong-un (nei suoi panni Randall Park) è un fan del loro programma, e nel tentativo di ottenere uno scoop ed essere accreditati come giornalisti seri, ottengono un'intervista con lui a Pyongyang. Ma quando la CIA scopre i loro progetti, li recluta perché vuole utilizzarli in una missione omicida per eliminare il dittatore nordcoreano.
Tanto rumore per nulla: più polemiche che gag
Da una commedia satirica, ci si aspettano critiche sferzanti e graffi feroci immersi in un contesto di risate e puro divertimento. In The Interview i momenti esilaranti ci sono, per carità, alcune gag sono effettivamente ben riuscite, altre appaiono invece più forzate se non addirittura imbarazzanti, e in ogni caso alla fine il film prodotto da Seth Rogen e James Franco ha fatto parlare più per le polemiche politiche che per il suo valore artistico. Il fatto è che i rappresentanti della Corea del Nord, vistisi presi di mira, non hanno dimostrato un grande senso dell'umorismo e hanno fatto di tutto per bloccare la distribuzione del film, ricorrendo come ben noto a varie minacce. Come spesso accade, tutto questo can can ha finito per far parlare ancora di più del film, che probabilmente senza tutte queste polemiche sarebbe passato quasi inosservato. Tralasciando infatti questi aspetti, The interview resta un film abbastanza divertente e nulla più, con un umorismo solo a tratti graffiante, spesso volgare, grottesco e certamente provocatorio come del resto nelle corde di Seth Rogen. Insomma una commedia dai toni demenziali, come ce ne sono tante, ma va riconosciuto che il soggetto è particolare e il coraggio messo in mostra degno in nota.
Video molto buono, con difetti legati ai limiti del formato
Grande curiosità dunque per scoprire in homevideo The Interview, rilasciato qualche settimana fa in Italia in un DVD targato Columbia Pictures e distribuito da Universal. Un prodotto tecnicamente valido e con extra simpatici, anche se non numerosi. Il video, pur con qualche occasionale flessione, è di ottima qualità grazie a un quadro sempre molto compatto e a un croma decisamente vivace ed esuberante, che non mostra cali nemmeno in condizioni di scarsa luminosità. Il dettaglio è generalmente buono, con qualche sbavatura che emerge soprattutto sui fondali e che più che altro va imputata ai limiti del formato DVD, più che a problemi di riversamento. Il quadro è quasi sempre nitido e pulito, qualche momento di rumorosità maggiore si avverte proprio nelle scene più scure, ma sempre nella norma. C'è qualche accenno di aliasing e di banding che affiora in qualche scena più problematica, mentre soprattutto nei fondali affiora qualche alone attorno ai bordi delle figure, ma ribadiamo che si tratta di dettagli abbastanza trascurabili e dovuti soprattutto a limiti fisiologici. Il riversamento, di per sé, è molto valido e permette di apprezzare visivamente senza problemi il film.
Audio frizzante, negli extra Roger e Franco... nudi e crudi!
Sul fronte audio troviamo anche in italiano una traccia multicanale vivace e frizzante nei momenti più movimentati, grazie a un asse posteriore che si dimostra attivo nell'appoggiare la scena e supportare una già buona apertura frontale. Il film non propone molti momenti di azione, ma alcune scene presentano un'esuberanza sonora che il reparto riesce a catturare in modo efficace grazie a una buona cura per l'ambienza, mentre i dialoghi restano sempre chiari e puliti. La traccia originale inglese, oltre a presentare un pizzico di dinamica maggiore e un dettaglio più incisivo nei particolari, va apprezzata soprattutto per la recitazione dei personaggi, a volte inevitabilmente penalizzate dal doppiaggio. Considerate le polemiche che hanno accompagnato il film ci saremmo aspettati un reparto dei contenuti speciali più corposo, invece bisogna accontentarsi del commento audio dei registi e di una featurette comunque simpatica: si chiama Nudi e crudi, dura 14 minuti e vede protagonisti James Francoe Seth Rogen che in pratica simulano una loro partecipazione a un programma di Discovery Channel che li vede abbandonati completamente nudi in mezzo alla foresta per 21 giorni, con tutte le esilaranti conseguenze che si possono immaginare. Una featurette indubbiamente divertente che assieme al commento audio consente al reparto di raggiungere una piena sufficienza, ma qualche approfondimento sul film sarebbe stato il benvenuto.