Non è un film di supereroi né un fantasy, ma l'attenzione su La ragazza della palude è alta visto il battage pubblicitario con cui Sony ha introdotto il film, che uscirà nei cinema italiani il 13 ottobre e che è stato presentato in anteprima nella Piazza Grande di Locarno 2022. Il motivo di tanta attenzione è la presenza di Daisy Edgar-Jones, attrice rivelazione della serie Normal People che è ormai una delle giovani stelle più richieste e a Locarno ha ricevuto il Leopard Club Award. Classe 1998, nata e cresciuta a Londra, dopo l'horror Fresh, l'attrice sarà dal 31 agosto su Disney+ nella serie poliziesca In nome del cielo, dove affiancherà Andrew Garfield. Ma è con il ruolo di Kya, la ragazza cresciuta da sola nelle paludi della Carolina, che Daisy Edgar-Jones approderà al primo vero ruolo da protagonista assoluta sul grande schermo. E pensare che ha ottenuto il ruolo con un audizione via Zoom.
"Il mio agente ha sentito parlare dell'adattamento del romanzo di Delia Owens e mi ha procurato l'audizione. Così ho letto il libro molto velocemente per prepararmi, ma non credevo davvero che mi avrebbero scelto" racconta l'attrice. "Ho sostenuto l'audizione su Zoom sul divano di casa mia, è stata un'esperienza surreale. C'erano tanti aspetti che mi affascinavano, l'osservazione di una giovane donna che sopravvive in un ambiente ostile, il modo in cui impara a vivere nel mondo, il rapporto con gli altri e con l'ambiente naturale. Si tratta di un thriller, di un mistero da risolvere, ma soprattutto di una storia d'amore".
La necessità di girare on location
Quasi tutti i ruoli recenti di Daisy Edgar-Jones, da Normal People a In nome del cielo, hanno una matrice letteraria. Parlando del suo metodo per dar vita a personaggi che esistono su carta l'attrice svela di "leggere e rileggere il libro per prima cosa. In questo caso occorreva catturare il tono giusto della storia. Voglio che gli spettatori alla fine del film abbiano la stessa sensazione che lascia il finale del libro. Quando riesci, allora puoi anche sperimentare percorsi diversi". La sfida è stata anche apprendere l'accento della Carolina del Nord, calarsi in un'epoca lontana dalla nostra, ma per Daisy Edgar-Jones non sembra aver rappresentato un problema: "Mi piace recitare usando accenti diversi, mi aiuta a separare me stessa dal personaggio. In questo caso si tratta di un accento melodioso, è stato ancora più piacevole".
Ne La ragazza della palude l'ambiente è protagonista della vicenda al pari di Kya. Le paludi americane con la loro flora e la loro fauna specifica proteggono la giovane donna dagli assalti del mondo. Kya vive in una relazione simbiotica con l'ambiente, elemento difficile da incarnare da una londinese doc come Daisy Edgar-Jones: "Amo la natura e amo i libri che parlano di natura ed ecologia, ma non avevo mai sperimentato la palude prima d'ora. Ho dovuto abituarmi all'umidità e alla presenza di enormi insetti che non mi mi mancheranno. Ma girare on location ed essere immersi nella natura mi ha aiutato tantissimo col mio personaggio".
Il cinema come esperienza totale
Diretto da Olivia Williams, La ragazza della palude è un film al femminile, che vanta Reese Witherspoon come produttrice. Ci sono donne a capo di quasi tutti i dipartimenti principali, ciò che Daisy Edgar-Jones definisce "una tribù" descrivendo la soddisfazione per aver vissuto un'esperienza lavorativa di questo tipo: "Ciò che mi ha attratto di più della storia è il fatto che Kya è una outsider. Questa è un'esperienza che quasi tutti proviamo da giovani. Troppo commovente vedere quanto la gentilezza abbia influenzato la vita di Kya, celebrare questo aspetto è uno dei punti di forza del film".
Tra le donne che hanno partecipato al film va annoverata anche Taylor Swift, autrice dello struggente brano Carolina, che accompagna i titoli di coda: "Taylor ha raccontato di essere stata ispirata dal libro. Mentre passeggiava per Hampstead Heath, a Londra, ha trovato l'ispirazione per il brano riuscendo a catturare l'essenza e il mistero del film. Ha anche suonato tutti gli strumenti per essere il più autentica possibile". Nonostante la giovane età, Daisy Edgar-Jones sembra avere le idee molto chiare sul suo futuro e confessa di essere attratta da ogni aspetto del processo filmico: "Guardo con interesse al lavoro del direttore della fotografia e al perché usa determinate lenti, mi piace molto la musica da film e mi piace capire come deve essere usata, trovo il ruolo del produttore magico perché è colui che permette la creazione di un film e a un certo punto credo proprio che diventerò regista".