Un prequel di una saga horror di successo in apertura della seconda parte della nostra rubrica mensile di recensioni homevideo: La prima notte del giudizio racconta infatti come lo sfogo ebbe inizio. A seguire ancora horror ma direct to video con Excision, film del 2012 da recuperare per gli amanti del gore più inquietante. Più o meno stesso genere ma prodotto italiano per il pulp Fino all'inferno, mentre tre macabri e durissimi racconti compongono il violento e inedito German Angst. Dopo tanto horror, chiusura finalmente un po' più leggera e all'insegna della commedia: prima quella romantica e commovente di Tuo, Simon con protagonista un adolescente gay, e poi con l'esilarante Sposami, stupido!, dove due ragazzi sono costretti invece a un finto matrimonio omosessuale.
Quando iniziò lo "sfogo": La prima notte del giudizio
IL FILM. Come ha avuto inizio tutto? Per il quarto film della saga di successo, si è scelto di andare sul prequel, perché La prima notte del giudizio diretto da Gerard McMurray, racconta proprio la genesi di quel fenomeno chiamato "sfogo", una sorta di purificazione all'insegna della violenza più sfrenata scelta dai cosiddetti Nuovi padri fondatori che governano l'America, per ridurre il crimine. In realtà l'obiettivo è un altro, ben più feroce e spietato. Un film che pur con qualche esagerazione di troppo, risulta sinistramente attuale per la liberalizzazione della violenza e soprattutto per il sentimento di odio totale e chiusura verso gli altri che caratterizza anche il nostro presente.
IL BLU-RAY. La prima notte del giudizio è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Universal Pictures Home Entertainment Italia di eccellente qualità tecnica, anche se un po' povero negli extra. Il video ha il suo bel da fare in un film quasi interamente in notturna e caratterizzato anche da una fotografia a tratti estrema per le scelte cromatiche molto forti e intense. Il dettaglio in queste condizioni fatica un po' a emergere, le ombre dominano e affiora anche un po' di rumore, ma in realtà il quadro è compatto e la tenuta è di tutto riguardo visto il girato, la definizione è buona e appena si alza la luminosità si può apprezzare anche l'incisività delle immagini. Ancora più convincente l'audio, mentre negli extra troviamo una scena tagliata (2') e le brevi featurette promozionali L'inizio del caos (1' e mezzo), Un esperimento radicale (5') con interventi di cast e troupe, e Le maschere de La prima notte del giudizio (1').
DA NON PERDERE. Straordinario l'audio. Il DTS X inglese è fenomenale per coinvolgimento e potenza, ma anche il DTS 5.1 italiano regala un'esperienza immersiva e molto inquietante, visto che il sonoro ha un'importanza decisiva per trasmettere il senso di terrore, fra effetti e colonna sonora. L'attività dei surround è sempre incisiva fra effetti della folla fuori controllo, scontri, spari ed esplosioni che coinvolgono tutti i diffusori con energiche entrate del sub. Anche la dinamica è eccellente e la sensazione di spazialità e di paura risulta sicuramente efficace.
L'adolescente alienata con ossessioni di sangue e sesso: Excision
IL FILM. Arriva finalmente direct to video un horror del 2012, Excision, un prodotto indie diretto da Richard Bates Jr. e presentato in vari festival e certamente da recuperare per gli amanti del gore più inquietante. Protagonista un'adolescente asociale e alienata (AnnaLynne McCord), trasandata e dai modi sgarbati, nonchè tormentata da incubi e visioni, che hanno a che fare col sangue e con il sesso, ma anche con il suo sogno di diventare una chirurga. E mentre la sua sessualità incalzante la spinge a voler perdere a tutti i costi la verginità, continua ad avere un burrascoso rapporto con la madre e sogna di poter guarire un giorno sua sorella, afflitta da fibrosi cistica.
IL BLU-RAY. Se Excision finalmente è arrivato in homevideo, anche in alta definizione, è merito di Koch Media e della sua collana Midnight Factory, che propone il film nella consueta bella edizione in slipcase con all'interno un elegante booklet, che però resta l'unico extra assieme al trailer. Il video si presenta solido e impeccabile sul piano della pulizia e del dettaglio, ma anche l'audio è convincente con il suo DTS HD 5.1, presente sia nella traccia italiana che in quella inglese. Ci sono alcuni momenti sonoramente importanti, soprattutto durante le visioni della protagonista, che il reparto riesce a catturare con soddisfacente trasporto. L'asse posteriore è puntuale e pur non dirompente, crea un discreto coinvolgimento sia con gli effetti che con la musica. Impeccabili i dialoghi.
DA NON PERDERE. Il video resta il pezzo forte dell'edizione. A colpire non è tanto il dettaglio, pur validissimo e quasi sempre ottimo nonostante una certa patina generale di morbidezza, bensì la capacità delle immagini di ritrarre i momenti più impressionanti, con contrasti forti, un croma a tratti molto intenso, soprattutto il rosso del sangue che fa da contraltare al bianco dei vestiti e all'asetticità degli ambienti. Inoltre emerge una cura per i particolari più piccoli che certamente si fa notare. Se a questo aggiungiamo il fatto che il quadro non vacilla nemmeno nelle scene più ostiche sul piano della luminosità, allora non si può che trarre un giudizio largamente positivo.
Fughe, sangue e strani poteri: Fino all'inferno
IL FILM. Un folle thriller-horror d'azione, un luna park in salsa pulp con cui Roberto D'Antona, regista e protagonista, ha cambiato registro rispetto al suo lavoro precedente The Wicked Gift incentrato sul paranormale. In Fino all'inferno, un gruppo di rapinatori in fuga incrocia per caso una madre e un figlio che a loro volta stanno scappando da una misteriosa organizzazione. E mentre sulla loro strada troveranno alleati come un ex poliziotto e la fidanzata del protagonista, il bambino rivela poteri molto violenti. E sono proprio queste inquietanti doti il motivo per cui l'organizzazione vuole mettergli le mani addosso.
IL BLU-RAY. Fino all'inferno è disponibile anche in alta definizione, con un blu-ray CG Entertainment di discreto livello tecnico, ma positivo negli extra. Il video convince solo negli esterni ben illuminati, mentre negli interni o appena la scena è più scura la flessione nel dettaglio è evidente, con un quadro pastoso ma soprattutto un nero alto che affoga i particolari. L'audio in DTS HD 5.1 è nel complesso più convincente e sicuramente coinvolgente, con un largo utilizzo dell'asse posteriore e bassi poderosi, solo che a momenti gli effetti e la musica sovrastano i dialoghi e vanno addirittura in distorsione.
DA NON PERDERE. Non travolgenti ma interessanti i contenuti speciali. Il pezzo forte è Backstage - La strada per l'inferno (13 minuti), che mostra tanti curiosi momenti sul set durante le riprese, con interventi di regista, cast e realizzatori. A seguire 7 minuti di bloopers piuttosto divertenti, quindi il trailer e a chiudere Gli effetti visivi di Fino all'inferno, ovvero un'intervista ad Alessio Barzocchini, Vfx supervisor (3' e mezzo).
Tre macabri racconti di puro orrore: German Angst
IL FILM. Tre macabri racconti su amore, morte e sesso compongono German Angst, durissimo horror del 2015 con un grottesco ritratto della Germania moderna. Nel primo, una ragazza vive con il suo porcellino d'India in un appartamento sporco e trasandato, mentre nella stanza da letto c'è un uomo legato e imbavagliato del quale la giovane vuole evidentemente vendicarsi. Nel secondo una coppia di sordomuti viene aggredita da un gruppo di naziskin, ma un misterioso talismano dai poteri magici potrebbe cambiare le carte in tavola. Nel terzo, un uomo in cerca di piaceri estremi entra in un sex club clandestino, ma gli effetti magici ottenuti da una bevanda speciale nascondono un mondo di orrore.
IL BLU-RAY. German Angst è arrivato in homevideo anche in alta definizione grazie a Koch Media, con un blu-ray della collana Midnight Factory presentato nella solita elegante slipcase e arricchito da un booklet. Buono il video, che riesce a gestire bene le atmosfere difficili e particolari del film, mentre l'audio, presente con una traccia DTS HD 5.1 sia in italiano che in originale, è soddisfacente con un discreto coinvolgimento, ma non riesce davvero a graffiare secondo le potenzialità delle scene. I dialoghi sono perfetti, i rear intervengono di tanto in tanto, l'ambienza generale è discreta ma c'è l'impressione che si poteva fare di più. Negli extra, oltre al citato booklet, il trailer e un dietro le quinte di 8 minuti, in pratica dei suggestivi momenti sul set con sottofondo musicale.
DA NON PERDERE. Come accennato, il film ha atmosfere febbrili e ambientazioni cupe e macabre non facili da riprodurre in video. Il quadro in effetti è piuttosto morbido sul piano del puro dettaglio, ma si mantiene sempre piacevolmente compatto e senza particolari sbavature, anche in scene piuttosto critiche per la luminosità. La sensazione ruvida e grintosa è comunque perfettamente aderente al look del film, e questo è l'aspetto più importante.
Che fatica fare outing: Tuo, Simon
IL FILM. Toni delicati ma dialoghi efficaci nella riuscita commedia romantica firmata da Greg Berlanti: in Tuo, Simon il protagonista è un adolescente (un bravo Nick Robinson) che non riesce a confessare in famiglia il fatto di essere gay e si tiene dentro con sofferenza il segreto. Fa amicizia on line con un compagno nelle sue stesse condizioni, che però resta nell'anonimato, e finisce per innamorarsene. E questo cambierà le cose, perché tutti, come dice il sottotitolo del film, meritano una grande storia d'amore. Nel cast anche Josh Duhamel e Jennifer Garner.
IL DVD. Tuo, Simon è disponibile in homevideo con un DVD targato 20th Century Fox Home Entertainment di buona fattura tecnica e con buoni extra. Il video è molto convincente, sempre nitido e compatto, con un dettaglio soddisfacente per il formato, anche se ovviamente qualche sbavatura sui fondali e su qualche contorno affiora. La tenuta generale è comunque valida ance in condizioni ostiche. L'audio in dolby digital 5.1 fa il suo dovere per quello che è un film composto soprattutto da dialoghi, peraltro puliti e chiari dal centrale. L'ambienza è efficace sull'asse anteriore, mentre i rear intervengono in qualche occasione anche se con una certa timidezza.
DA NON PERDERE. Buoni gli extra, visto che oltre a una quarantina di minuti contributi c'è anche il commento audio di Greg Berlanti, Isaac Klausner e Isaac Aptaker. Per il resto troviamo scene eliminate (8') e alcune featurette: Adattamento (10') con regista e cast che parlano dell'adattamento rispetto al romanzo, Il gruppo (10') sui vari protagonisti attorno a Simon, #FirstLoveStory Contest Winner (1' e mezzo) con un corto introdotto dal regista, Georgia adorata (5') e Atlanta adorata (2') sulle location delle riprese. A chiudere galleria fotografica e trailer.
Matrimonio gay per convenienza: Sposami, stupido!
IL FILM. Pur sfruttando molti luoghi comuni e clichè, Sposami, stupido! è davvero spassoso e divertente, una classica commedia degli equivoci che vive della verve dell'attore-regista Tarek Boudali e di Philippe Lacheau: il primo interpreta un giovane marocchino che va a Parigi a studiare architettura, ma per un'imprevista ubriacatura salta l'esame decisivo. Senza visto da studente, vive in Francia da immigrato illegale nascondendo tutto alla famiglia, ma con un matrimonio risolverebbe il suo problema. L'idea è di fingersi gay e sposare il suo miglior amico, decisione che porterà a conseguenze esilaranti, visto che un tenace ispettore vuole vederci chiaro.
IL BLU-RAY. Sposami, stupido! è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray targato Koch Media di buona fattura tecnica, ma purtroppo povero di extra, visto che è presente solamente il trailer. Se l'audio è davvero ottimo, anche il video si difende egregiamente, presentando un quadro sempre pulito e nitido, pur nell'ambito di una certa morbidezza nel dettaglio, con tonalità calde tipiche da commedia leggera. Primi piani e ambientazioni comunque sono ricchi di particolari, un po' più soft il resto, soprattutto in alcuni interni affiora una certa piattezza del quadro con una lieve pastosità.
DA NON PERDERE. Come detto la parte migliore è l'audio: sia la traccia italiana che quella francese sono proposte in un fantastico DTS HD 5.1 che si rivela molto esuberante e sfodera tutta la sua energia soprattutto nei tanti momenti in cui emerge la scatenata colonna sonora, ma che dà il meglio anche in alcune scene più movimentate. A colpire è soprattutto la precisione e l'aggressività dell'asse posteriore, che invade spesso la scena completando il frontale e assicurando una spazialità di insieme davvero molto piacevole, condita anche da un sub che non lesina di mostrare i muscoli.