La Llorona - Le lacrime del male è l'horror diretto da Michael Chaves in uscita al cinema, ultimo tassello dell'universo in continua espansione di The Conjuring creato da James Wan.
Se questo franchise del terrore era stato inaugurato seguendo i casi risolti da due investigatori del paranormale, Ed e Lorraine Warren (L'evocazione - The Conjuring e The Conjuring - Il caso Enfield), sviluppando poi delle storie incentrate sui principali antagonisti incontrati dai due (Annabelle, The Nun e il prossimo The Crooked Man), il caso de La Llorona costituisce un unicum nell'intera saga. Il collegamento con le altre pellicole è infatti dato dalla presenza di un solo personaggio che avevamo già incontrato nel primo Annabelle, Padre Perez.
In questa occasione vogliamo parlare tuttavia della storia che ha ispirato il film Lla Llorona - le lacrime del male, una storia che prende origine dal folklore messicano.
Chi è la terrificante figura vestita di bianco che si aggira di notte rapendo bambini e che viene chiamata la Llorona? La principale fonte d'ispirazione per questo film è stata un corpus di miti e leggende estremamente diffusi in Messico e nel resto dell'America Latina, in cui la Llorona, la donna che piange, ha da sempre svolto un ruolo molto importante: secondo la tradizione orale la Llorona altro non è che lo spettro di una donna che, dopo aver ucciso i propri figli in un raptus di follia, si suicida ed è poi costretta a vagare nella disperata ricerca dei suoi bambini gridando Mis hijos, mis hijos! (i miei figli, i miei figli!).
Sono proprio i più piccoli a dover essere messi in guardia: chi ne sente il grido deve correre ai ripari, perché altrimenti potrebbe fare la stessa fine dei suoi figli dispersi e non essere mai più ritrovato. Nel film attualmente in sala - ne abbiamo parlato anche nella nostra recensione di La llorona - le lacrime del male sono Chris e Samantha, figli di un'assistente sociale che ha da poco perso il marito, ad essere presi di mira dalla diabolica creatura e solo con l'aiuto di un esperto curandero potranno sfuggirle. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le leggende che sono alla base del film di Chaves e che hanno portato alla trasposizione sullo schermo della Llorona, figura che rimarrà a lungo impressa nell'immaginario degli amanti del genere horror.
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L'origine della Llorona
E' molto probabile che l'origine della Llorona risalga al periodo di colonizzazione spagnola delle Americhe, forse a partire dal Messico, in parte basandosi su figure già esistenti nella mitologia aborigena dei popoli preispanici. Nella versione condivisa dagli abitanti dell'America Latina, la donna spettrale che si aggirava fluttuando per strada di notte avrebbe portato chiunque la incontrava alla follia o addirittura alla morte. Ma chi era per questa spaventosa creatura perennemente vestita di bianco? I primi avvistamenti della Llorona risalgono secondo alcune versioni della leggenda al periodo di arrivo degli spagnoli in Messico: pare infatti che subito prima della definitiva sconfitta degli aztechi per mano dei conquistadores molti degli abitanti di Tenochtitlàn (l'antico nome di Città del Messico) abbiano sentito una donna piangere e gridare disperata per il destino dei suoi figli. In molti avrebbero poi pensato che la donna si riferisse proprio al triste destino del popolo messicano, decimato dall'arrivo degli spagnoli.
Molto spesso la Llorona viene anche assimilata alla figura storica della Malinche, interprete e poi amante del conquistador Hernan Cortés che svolse un ruolo fondamentale nella caduta dell'impero azteca aiutando il nemico. La Malinche, anche conosciuta come Doña Marina, sarebbe tornata dopo la morte a piangere della sua sventura, profondamente pentita di aver tradito il suo popolo. Proprio da questa versione se ne sono poi sviluppate molte altre, in cui la Llorona è sempre una donna indigena o meticcia, impazzita dopo il tradimento del suo amante spagnolo.
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La leggenda della Llorona
Nella sua versione più diffusa, esattamente come ci viene mostrato nel film di Chaves, il mito della Llorona è ambientato all'inizio del XVII secolo, periodo storico in cui la società messicana è estremamente frammentata al suo interno, divisa in classi sociali rigidamente separate. Secondo la leggenda della Llorona. lei era stata una bellissima donna indigena che aveva fatto innamorare un ricco cavaliere di origine spagnola ed era riuscita a sposarlo. Dopo il matrimonio i due vissero per molti anni felicemente ed ebbero tre figli, anche se lei non venne mai accettata, visto la sua bassa classe sociale d'origine, dalla famiglia di lui.
Dopo aver ascoltato un pettegolezzo sul tradimento del marito con una donna nobile (secondo alcune versioni lei lo coglie addirittura in flagrante) la giovane impazzisce, ed in un raptus di rabbia e follia porta i figli ad un corso d'acqua vicino casa dove li annega. Resasi conto delle sue azioni la donna decide poi di uccidersi, gettandosi anch'essa nel fiume. A doversi proteggere dal pianto della Llorona sono spesso i bambini, che lei rapisce credendo di aver ritrovato i suoi figli, altre volte sono proprio i mariti fedifraghi a doverla temere, vittime predilette della sua sete di vendetta.
Nella sua versione cinematografica la leggenda della Llorona non viene quasi modificata: il poco che ci viene detto della donna è che era molto bella ed innamorata, ma che un giorno dopo l'abbandono del marito decide di uccidere i suoi due bambini e di lasciarsi morire in preda alla disperazione. Le uniche aggiunte del film riguardano i suoi punti deboli, una collana che le ricorderebbe i figli e l'uomo amato e il legno di un albero vicino al quale è morto. Nel film anche le lacrime della Llorona divengono inoltre un elemento centrale della narrazione, potendo essere usate contro di lei dal curandero che viene in aiuto dei protagonisti, proteggendoli così dalla malvagia creatura.