Avete mai desiderato, bloccati in mezzo al traffico, di scendere dalla macchina e, invece di insultare qualcuno a caso, cominciare a cantare e ballare? Portare un po' di bellezza nel grigiore quotidiano, astrarsi dalle proprie miserie, librare anima e cuore in alto: inizia così La La Land, terzo film di Damien Chazelle, regista americano che con Whiplash, vincitore di tre premi Oscar, è immediatamente diventato un talento amato da Hollywood e dal pubblico. Appassionato di cinema fin da ragazzino, musicista mancato, Chazelle ha unito le sue più grandi passioni in questo musical pieno di passione e cuore, che ha aperto la 73esima Mostra del Cinema di Venezia.
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Pronto a concorrere per il Leone D'Oro, non risulta difficile prevedere una pioggia di nomination anche ai prossimi Golden Globe e Oscar per questa pellicola contemporaneamente fuori dal tempo e radicata nella realtà, come ha detto il regista stesso, arrivato al Lido di Venezia per presentare il film insieme a Emma Stone, splendida protagonista insieme a Ryan Gosling (assente perché bloccato sul set del nuovo Blade Runner) di una storia d'amore destinata a diventare un punto di riferimento del cinema musicale e non solo.
Un film che parla di sogni e di romanticismo
Ambientato nella Los Angeles contemporanea, La La Land segue la storia di Mia e Sebastian, aspirante attrice lei e musicista jazz squattrinato lui, artisti che sognano in grande e si lasciano travolgere da un amore ingenuo quanto potente. "Oggi più che mai abbiamo bisogno di romanticismo: il cinema può fare questo" ha detto Damien Chazelle in conferenza stampa, dove è stato accolto con applausi calorosi, continuando: "C'è un motivo per cui i vecchi musical sono senza tempo. Il segreto sta nella loro semplicità. Come possiamo giustificare il musical oggi? Ci siamo posti questa domanda e abbiamo capito che bisognava guardare al passato, contestualizzandolo con emozioni contemporanee". Un entusiasmo puro quello di Chazelle, che vede realizzato il sogno di una vita di unire le sue più grandi passioni, musica e cinema: "Sognavo di fare questo film da tanto tempo. Quando ho presentato Whiplash, lo script e la musica di La La Land erano già pronti. Il successo di quel film ha aiutato la nascita di questo, anche se i produttori hanno comunque giocato d'azzardo. È un sogno che si realizza: questo mio stato d'animo è appropriato per il film".
Anche per Emma Stone aver interpretato Mia è la realizzazione di un sogno: "Amo i musical da sempre, ho cominciato a recitare a otto anni e cantare su un palco è sempre stato il mio sogno" ha detto l'attrice, continuando: "Questo film non è per nulla cinico. Parla di sogni e romanticismo, sentimenti che i giovani hanno perso. Oggi sono tutti cinici, si divertono a trovare continuamente difetti in ogni cosa: spero che questo film possa mostrare loro che amare e sognare con passione è una cosa meravigliosa".
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Per Emma Stone si tratta del terzo film insieme a Ryan Gosling, con cui ormai ha una chimica speciale, come ha confermato lei stessa: "Poter contare su qualcuno che stimo e rispetto e di cui mi posso fidare come Ryan è una cosa fantastica. Sapevamo già ballare e cantare entrambi, ma insieme abbiamo dovuto imparare i balli da sala: diciamo che Ryan è molto bravo a condurre". Un'altra alchimia fondamentale per il film è quella tra le immagini di Chazelle e la musica di Justin Hurwitz, che ha curato la colonna sonora di tutti e tre i film del regista: "Conosco Justin fin da quando avevo 18 anni, suonavamo insieme in una band" ha detto alla stampa, proseguendo: "La prima volta che sono entrato nel suo appartamento era completamente vuoto, c'era solo un piano e un poster di Cantando sotto la pioggia. Collaboriamo in modo molto stretto, scrivo mentre lui compone la musica, dialoghiamo in continuazione: è una presenza constante nel processo creativo del film".
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Los Angeles, uno scenario pieno di possibilità
Terza protagonista silenziosa del film è Los Angeles, allo stesso tempo terra di sogni e di estrema solitudine: "Vivo a L.A. da nove anni. C'è una solitudine particolare, è una città strana, ci sono contemporaneamente aspetti che ami e altri che odi. Ci sono tutti gli stereotipi: il traffico, le feste delle celebrità, persone con sogni che sembrano irrealizzabili, ma poi c'è anche un'energia particolare. Volevo che il film mostrasse L.A. dal punto di vista di qualcuno che la vede per la prima volta, come un posto pieno di possibilità. Volevo che tutto sembrasse un sogno, un sogno contestualizzato nella realtà. Abbiamo girato tutto in una fascia oraria particolare, tra le sei e le otto di sera, questo ha aumentato la difficoltà".
Commentando il bellissimo finale, Chazelle ha espresso in poche frasi l'essenza di La La Land: "Non chiamerei il finale amaro, ma piuttosto malinconico. Credo che i film più romantici siano proprio quelli in cui i protagonisti non finiscono insieme. L'happy end in realtà è una trappola, perché non si può mai sapere cosa succederà dopo! Se invece due persone non stanno più insieme ma condividono il ricordo di un amore, quell'amore non morirà mai".
La La Land uscirà nelle sale statunitensi il prossimo 16 dicembre, mentre in Italia arriverà il 26 gennaio 2017.