Occhi vispi, modi gentili, una vaga timidezza che lascia spazio a sorrisi raggianti. Rachel Brosnahan è molto lontana da quel vortice impetuoso di nome Midge Maisel. Non è ha i tempi frenetici e i ritmi tachicardici, perché è posata, tranquilla, pacata. È il grande abbaglio a cui ti portano le serie tv: pensare che un'attrice sia come il suo personaggio. Però, dopo aver intervistato la talentuosa attrice americana con un luccicante Emmy alla Miglior Attrice in una serie comedy sullo scaffale, possiamo assicurarvi che Rachel Brosnahan è dentro La fantastica signora Maisel con anima e corpo. Durante la nostra intervista abbiamo capito quanto il meticoloso lavoro di Amy-Sherman Palladino - come potete leggere nella nostra recensione della seconda stagione de La fantastica signora Maisel - sia entrato dentro gli interpreti di una delle serie tv più sorprendenti degli ultimi anni.
Partita in sordina, lontana da ogni riflettore, The Marvelous Mrs. Maisel ha raccolto l'amore del pubblico e la stima incondizionata della critica. E lo ha fatto a suon di Golden Globe, Critics' Chioce Award ed Emmy. Merito di una scrittura brillante, di una sceneggiatura basata su tempi comici dal ritmo quasi musicale e di un'ironia pungente e agrodolce in cui si specchia una meravigliosa protagonista. Quella Midge che, dopo essere stata lasciata da suo marito, rompe la sua bolla, spacca la campana di vetro dentro cui si era rinchiusa, e inizia finalmente a vivere. Nell'America segnata dal boom economico degli anni Cinquanta, la signora Maisel riesce nella folle impresa di entrare nel mondo dello stand-up comedy.
Un mondo dominato dagli uomini in cui la bellezza femminile è un limite, quasi una colpa, un'anomalia straniante. E invece no. Midge ce la fa a suon di battute sagaci, di sarcasmo amaro, figli di un dolore sublimato attraverso il potere lenitivo della comicità. Un potere che, in occasione dell'arrivo della seconda stagione dello show su Amazon Prime Video (con 10 nuovi episodi), abbiamo provato a esplorare con Rachel. La cabarettista tumultuosa interpretata da una ragazza dai modi gentili.
The Marvelous Mrs. Maisel - Dietro le quinte della meraviglia
Nello show Midge deve sgomitare per iniziare la sua carriera. Anche tu hai incontrato delle difficoltà simili?
Beh, devo ammettere che io sono stata davvero molto fortunata, perché non solo ho lavorato con donne straordinarie, ma anche con uomini che hanno sempre apprezzato il lavoro delle proprie colleghe. Questo in qualche modo mi ha fatto sentire molto sollevata. Credo che la più grande sfida nel corso della mia carriera sia trovare ruoli che dipingano donne complesse, dinamiche e tridimensionali come le migliori donne che ho incontrato nel corso della mia vita. E non parlo solo di attrici, ma anche di sceneggiatrici, registe, persone che lavorano duramente dietro le quinte. Spero che il cambiamento di un certo modo di intendere il mondo femminile sia ormai compiuto.
Una doppia vita, un nome segreto, un potere da scoprire. Possiamo dire che Midge è una specie di supereroina?
Oh (ride)...beh, il paragone in effetti è calzante, ma credo ci sia una differenza sostanziale tra Midge e la figura di un supereroe. Credo che ogni supereroe agisca, viva e combatta per qualcosa che va al di là di se stesso, mentre per lei non è così. A questo punto della storia, penso che Midge sia interessata soprattutto a se stessa, a rompere barriere esclusivamente personali che la vincolavano a un certo stile di vite e la ingabbiavano in un determinato stereotipo. Dubito che lei ora sia pronta a prendersi sulle spalle un movimento sociale che riguarda tutte le donne del suo tempo. Non è ancora pronta. Anche perché, quando sei parte di un processo di cambiamento, è difficile rendersene conto e guardarti dall'esterno. Però, spero tanto che Midge, nel corso dello show, acquisti ancora più consapevolezza di quello che sta facendo. Per se stessa ma soprattutto per le donne.
Lo show racconta anche di una bellissima amicizia al femminile. Come definiresti il rapporto tra Midge e Susie?
Non vorrei generalizzare, ma credo che l'amicizia tra due donne, quando riesce a crearsi, sia qualcosa di molto molto raro, solido e pieno di complicità. Penso che tra Susie e Midge ci sia un'altra forma di amore e di intimità. Sono due donne che investono nell'altra grande fiducia, condividendo parti di sé. Cercando di guardare le cose da punto di vista esterno, come se fossi una fan dello show, trovo bellissimo il loro rapporto. Un rapporto casuale, che nasce delle circostanze, tra due persone che si sono trovate e capite.
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Seconda stagione, nuova Midge
Come cambierà la vita di Midge nella seconda stagione?
Come dicevi prima, Midge conduceva due vite. Una legata a Susie, dedicata allo stand-up comedy e l'altra famigliare, dove si divincola tra i ruoli di madre, moglie e figlia. Nella seconda stagione questi due mondi sono destinati a scontrarsi inevitabilmente, perché la scelta di vita di Midge avrà della conseguenze su tutti.
Cosa invidi al tuo personaggio?
Ammetto di aver imparato tanto da Midge, soprattutto dal suo essere sempre propositiva, dalla sua forza d'animo che non la fa abbattere mai nemmeno nei momenti di grande sconforto. È una donna ricca di aspirazioni, cose che io non ho sempre, lo ammetto.
Come si evolverà il rapporto tra Midge e Joel nel corso della seconda stagione?
Non posso dirlo! (ride) A dire il vero la seconda stagione si basa molto sul rapporto tra Midge e Joel. Si tratta di una relazione molto insolita per gli anni Cinquanta, perché sono separati e non divorziati. Sono due persone che sono riuscite a rimanere amici. Penso che in entrambi ci sia il desiderio di rimanere uniti, perché c'è tanto amore nel cuore del loro rapporto. Non stanno più insieme, è vero, ma in qualche modo sono collegati. Ora che ci penso, si tratta di un unico e raro non solo per gli anni cinquanta, perché lo sarebbe anche oggi. È tutto quello che posso dire.
Quanto è stato difficile per Midge confessare la sua "vera identità" ai suoi genitori?
Sai, questa domanda che me la sono posta anche io. Nella seconda stagione Midge non può tornare indietro, perché ormai ha fatto il suo salto nel vuoto. È importante per lei essere accettata dai suoi per quella che è, senza più nascondersi. È qualcosa di liberatorio e necessario per lei.
Visto che siamo in Italia, chiudo citando un grande autore italiano: Luigi Pirandello. Una delle sue frasi più celebri dice che "il comico è l'ombra del tragico". Concordi?
Sì, assolutamente. La molla che scatta in Midge nel corso della prima stagione, quella motivazione che la spinge verso la commedia, è piena di rabbia e risentimento. Non dobbiamo mai dimenticare che, anche se lei ci appare sempre come una persona gioiosa e mai arrendevole, la sua ironia passa attraverso il suo dolore.