Novembre è arrivato e con esso iniziano a sbarcare su Netflix le prime pellicole dell'anno dedicate alla stagione natalizia. Tra queste spicca La famiglia Claus, film belga-olandese scritto e diretto da Matthias Temmermans che spalanca le porte al clima di festa con un'originale storia sulla vera identità di Babbo Natale. Seguiamo, infatti, le vicissitudini del giovane Jules Claus, la cui vita verrà improvvisamente sconvolta dalla scoperta di un segreto che la sua famiglia si tramanda da generazioni. Come vedremo nella nostra recensione de La famiglia Claus, però, nonostante questa rivisitazione della storia di Babbo Natale possa rappresentare un elemento di freschezza e novità, la performance poco convincente del giovane attore protagonista pregiudica l'intera narrazione e, soprattutto, l'ottima prova attoriale di Jan Decleir che, al contrario, incarna alla perfezione lo spirito del Natale.
Una tradizione di famiglia
La famiglia Claus ruota attorno alla vita del giovane Jules Claus (Mo Bakker), un ragazzino ancora profondamente in lutto per la recente scomparsa del padre, costretto a trasferirsi in Belgio insieme alla madre Suzanne (Bracha van Doesburgh) e alla sorellina Noor. Un trasloco pensato soprattutto per non lasciare da solo il suocero Noel Claus (Jan Decleir), nonno dei bambini che possiede un negozio di giocattoli. E sarà proprio in questa bottega che Jules farà la scoperta più sconvolgente della sua vita. Durante un pomeriggio insieme al nonno, infatti, il ragazzo scopre su uno scaffale un globo di neve apparentemente uguale a qualsiasi altro. Una volta preso in mano, però, Jules si accorge di un meccanismo che, attivato attraverso una molla, gli permette di teletrasportarsi da un angolo all'altro del mondo, fino ad arrivare in una graziosa casetta immersa nella neve e piena zeppa di letterine con richieste di giocattoli. Rientrato da questo magico viaggio intorno al globo, quindi, a Jules viene spontaneo rivolgere una domanda a suo nonno: "Sei Babbo Natale?". La risposta cambierà per sempre la sua visione del Natale.
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Un racconto originale
Il punto di forza del film di Matthias Temmermans risiede sicuramente nel fatto di essere un racconto che porta una ventata di freschezza in quella che è la narrazione classica dei film di Natale. La pellicola, infatti, non si limita a portare sullo schermo l'operato di Babbo Natale ma ne indaga le origini, focalizzandosi su quelle che sono le tradizioni e la vita della famiglia Claus. È come se venisse messo in secondo piano l'elemento magico per radicare le vicende nel mondo reale, un mondo nel quale il giovane Jules si ritrova ad affrontare la non facile doppia sfida della prematura perdita del padre e, allo stesso tempo, del passaggio dall'età della giovinezza a quella adulta. Jules, infatti, è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità, mettendo da parte quelli che sono i suoi drammi personali per rivestire un ruolo che rappresenta un simbolo di felicità per tutti i bambini del mondo. Peccato che a tanta responsabilità non corrisponda una performance all'altezza del giovane attore protagonista.
Un protagonista deludente
La prova attoriale di Mo Bakker pregiudica l'intero impianto narrativo, vanificando un po' quello che, altrimenti, sarebbe stato un buon film di Natale. Il giovane interprete, infatti, non è all'altezza del ruolo che è chiamato a rivestire, quello di un ragazzo alle prese con una difficile lotta interiore, finendo per diventare una semplice presenza scontrosa (per non dire fastidiosa) sullo schermo. La mancanza di profondità data al personaggio e una recitazione più mnemonica che sentita mettono seriamente in difficoltà una pellicola che, a livello teorico, avrebbe dovuto farsi forza proprio della figura di Jules. Non esistono, infatti, antagonisti o particolari eventi avversi a dare slancio allo sviluppo narrativo, in quanto la vera forza de La famiglia Jules avrebbe dovuto risiedere nel percorso personale del suo personaggio principale. Peccato perché la deludente interpretazione di Mo Bakker rischia di mettere in ombra anche l'eccellente prova attoriale di Jan Decleir nel ruolo di Babbo Natale, l'unico personaggio che si distingue davvero per la sua capacità di incarnare appieno lo spirito del Natale, senza nemmeno dover indossare il classico vestito bianco e rosso.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella nostra recensione de La famiglia Claus, questo racconto di Natale si distingue dai classici film del genere per il suo rendere più marginale l'elemento magico a favore di una visione del Natale radicata nel mondo reale e nelle tradizioni di famiglia. Centrale è, infatti, la figura di Jules, un ragazzo alle prese con un importante dramma personale chiamato ad assumersi le proprie personalità. Peccato che la deludente performance del giovane attore protagonista non si riveli all'altezza degli intenti, mettendo anche in ombra l'invece ottima interpretazione di Jan Decleir alias Babbo Natale.
Perché ci piace
- Un racconto di Natale atipico, che dà più spazio al mondo reale e meno all'universo magico.
- Jan Decleir incarna alla perfezione lo spirito del Natale.
Cosa non va
- Deludente interpretazione del suo giovane protagonista.