Due stagioni da vedere in streaming su RaiPlay, con una sempre maggiore interazione anche sui social, e un crescente interesse da parte degli addetti ai lavori. Tra le sorprese tv di quest'ultimo anno e mezzo spicca La Conferenza Stampa, format che segue l'incontro di quattrocento giovani con grandi personaggi dello spettacolo, dello sport e del giornalismo. Programma di Giovanni Benincasa, realizzato con Francesco Mileto, Vittorio Simonelli e Giulio Somazzi, La Conferenza Stampa vola via con enorme piacere, snocciolando tantissime domande, bizzarre e dirette, poste da ragazzi tra i 14 e i 20 anni a tutti gli ospiti protagonisti, puntualmente ben lieti di sbottonarsi, aprirsi, svelarsi, mostrarsi meno rigidi rispetto a lidi televisivi considerati più tradizionali.
La conferenza stampa: una pioggia di ospiti
In due stagioni si sono presentati al "plotone" di studenti volti noti come Stefano De Martino, che ha inaugurato la serie, Valerio Lundini, Pierluigi Pardo, Ariete, Federico Cesari, Emanuela Fanelli, Zerocalcare, Lillo, Cruciani e Parenzo, Carlo Verdone, Alessandro Cattelan, Carlo Conti, Matteo Paolillo, Pietro Castellitto, Pilar Fogliati, Angelina Mango, Max Mariola, Angelo Pintus, Cecilia Strada e Paolo Bonolis, unico ospite la cui intervista non è più visibile su RaiPlay, perché misteriosamente "scaduta".
Le domande più assurde
Personaggi dalla differente età anagrafica, in alcuni casi più vicini agli studenti intervistatori e in altri più affini alla generazione X e ai Millennial, ma tutti felicemente prestatisi ai curiosi quesiti. Il giovanissimo Davide ha fatto le avances ad Emanuela Fanelli, chiedendole se fosse fidanzata e quanto fosse selettiva con l'età, suscitando puntuale ilarità; mentre Carlo Verdone ha smontato sul nascere le ambizioni da doppiatore di un povero adolescente; Carlo Conti ha intonato l'inno della Fiorentina; Pietro Castellitto ha rivelato il casino più grande da lui combinato a scuola.
Lo chef Max Mariola si è sentito chiedere quanto sia grave amare la carbonara con la panna; Pilar Fogliati ha riproposto i propri celebri accenti romani; Angelica Mango ha svelato i propri riti scaramantici e il proprio lato nerd; Cruciani ha dato consigli su come conquistare una ragazza ad uno studente, fino a Lillo che ha chiesto alla regia e agli autori la messa in onda di un quesito di una povera studentessa che per ben 3 volte non è riuscita a completare la propria domanda, perché visibilmente emozionata, tanto da costringere il comico a doppiarla.
Tra Amici e Generazione X
La spontaneità dei giovani intervistatori, che come a scuola devono alzare il ditino per poter fare la loro domanda, è chiaramente il punto di forza di un programma che costringe di fatto gli intervistati a reagire con divertita sincerità, in un ambiente che è la rappresentazione plastica della semplicità televisiva. Un'aula magna, con una cattedra al centro e una platea di giovanissimi ammassati che tra una risata e uno strafalcione buttano fuori domande a raffica, ricordando vagamente il primissimo Amici dei primi anni '90 con una Maria De Filippi agli esordi e Generazione X, incompreso programma di Fatma Ruffini condotto da Ambra Angiolini nel 1995.
Una promozione meritata
Dinanzi ad una Rai generalista che fatica a sfornare programmi di successo, in grado di carburare e farsi strada tra le fasce d'età più giovani, La conferenza stampa potrebbe essere un buonissimo colpo a sorpresa, un coniglio estratto dal cilindro del web con meritevole promozione, magari al pomeriggio, tra Rai2 e Rai3. Mezz'ora settimanale da mostrare al più ampio pubblico affezionato al classico telecomando, andando così oltre la felice intuizione di RaiPlay. Per ora le puntate in chiaro sono andate in onda in 2a serata, su Rai2, con un seguito non altisonante. 448.000 telespettatori e il 5.5% lo scorso 16 novembre, per poi precipitare al 2% sette giorni dopo con 236.000 spettatori. Ma l'orario non aiuta, vista la platea tv a cui il format dovrebbe puntare, fatta di giovani, come i suoi intervistatori. E allora perché non cambiare con la 3a futura stagione, dando più risalto, budget e una diversa collocazione generalista a La Conferenza Stampa?
Perché il programma di Giovanni Benincasa è straordinariamente piacevole ed è in grado di regalare "titoli", aneddoti, notizie, al cospetto di personaggi famosi che solo apparentemente parrebbero non avere più tanto di inedito da dire, anche perché spesso travolti dalle solite domande dei soliti giornalisti, allegate alle solite e tradizionali conferenze stampa promozionali. Un evento, quello de La conferenza stampa, più unico che raro all'interno di un panorama televisivo tradizionalmente piatto e incapace di rinnovarsi che meriterebbe un riconoscimento.