Le voci italiane del nuovo lavoro in computer-grafica della Dreamworks si ritrovano a Roma per presentare alla stampa Shark Tale, le avventure sottomarine del pesciolino Oscar e del suo amico squalo Lenny. Il film ha già guadagnato 325 milioni di dollari in tutto il mondo e si prepara ora a sommergere il nostro paese con un'ondata di simpatia. Tiziano Ferro, Luisa Corna, Luca Laurenti, Cristina Parodi e i Pali e Dispari ci raccontano la loro esperienza sul fondale marino per dar voce ad un branco di bizzarri pesci colorati.
Com'è stato doppiare un film d'animazione? Tiziano Ferro: Quando non hai delle competenze tecniche necessarie per doppiare, come nel mio caso, la cosa migliore è lasciare libera l'emozione e tentare di fare quello che faresti tu realmente in quelle situazioni. Oscar, il personaggio che doppio, mi somiglia molto sotto certi punti di vista, come per esempio l'ironia, aspetti di me che magari non si colgono in un disco o ad un concerto. Alcune cose sono state adattate al mio carattere, al mio stile, perché era impossibile una traduzione letterale visto che il linguaggio originale di Oscar è molto hip-hop.
Luca Laurenti: Mi sono trovato benissimo, ma per me era più facile: appena nato l'ostetrica mi ha doppiato perché mia madre non ci voleva credere! Lo squalo è un personaggio affascinante, vive in questo mondo immerso nel silenzio e io amo il silenzio.
Luisa Corna: E' la prima volta che doppio un film. Mi è venuto abbastanza spontaneo, anche se ho dovuto fumare duecento sigarette per avere questa voce velata, molto bassa, come quella di Angelina Jolie, la Lola della versione originale.
Angelo Pisani (Pali e Dispari): Per i Pali e Dispari è stata un'esperienza completamente nuova, anche perché non abbiamo lavorato insieme: io ho doppiato le mie parti e Marco le sue. Solo in quel contesto mi sono reso conto dell'immensa bravura dei doppiatori, nel senso che loro sfruttano solo la voce e con la voce devono essere in grado di trasmettere emozioni.
Marco Silvestri (Pali e Dispari): Non è facile doppiare un film, ci vuole ritmo e la battuta deve essere lunga quanto quella del testo originale. Dobbiamo fare i complimenti a Marco Mete, il direttore del doppiaggio, perché ci ha fatto innamorare di questo mestiere in un giorno solo.
Cristina Parodi: Avevo già fatto il doppiaggio di un cartone animato un paio d'anni fa, facevo la mamma papera. Questa seconda esperienza è un film più importante nel quale ho una piccola parte, quella della giornalista Katie Current, telecronista d'assalto della tv dei pesci che assiste a questi eventi di scanna-squali e cerca di fare lo scoop come tutti i giornalisti. E' stato molto carino, un po' perché mi immedesimavo nel personaggio, un po' perché era davvero bella la storia.
Cosa vi ha divertito di più e cosa invece vi ha infastidito di quest'esperienza? Tiziano Ferro: Impossibile trovare dei lati negativi. Il film è veramente molto bello e ha un paio di messaggi davvero importanti. Primo, la condanna della ricerca del successo a tutti i costi come risposta a certe carenze, alla mancanza di affetto. Viviamo ormai in un mondo dove il successo è tutto. E' fantastico se sei quello che vince, ma poi a casa, sotto le coperte, il calore non te lo da il successo. Il successo professionale va bene, però il cibo per la testa, per il cuore, te lo danno altre cose. Altro messaggio importante è quello dell'accettazione della diversità. E' un film molto all'avanguardia e arriva al cuore in modo efficace.
Luisa Corna: Arrivare al doppiaggio ed essere catapultati in questo mondo marino con i pesci che fluttuano leggiadri nell'acqua è stato un impatto molto forte e piacevole.
Cristina Parodi: Nel nostro lavoro televisivo non usiamo la voce come si usa nel doppiaggio quindi è stata un'esperienza diversa rispetto a quella che faccio tutti i giorni nel mio lavoro. Abituarsi ad interpretare un personaggio, a recitarlo, è uno sforzo vocale che normalmente non mi appartiene, ma mi sono divertita tantissimo nel farlo e poi il personaggio, essendo una giornalista, non richiedeva doti di cantante o cose di altro genere, quindi mi sono trovata a mio agio.
Angelo Pisani: E' stato tutto molto divertente perché i due scagnozzi che doppiamo avevano nella versione americana un loro linguaggio, così come noi qui in Italia, con i personaggi che portiamo in televisione, abbiamo un linguaggio molto caratterizzato. Oltretutto, avevano le stesse caratteristiche che hanno i nostri personaggi televisivi: uno si muoveva molto ed era assolutamente ingenuo, l'altro si muoveva meno ed era fintamente più intelligente, ma in realtà anche lui molto ingenua.
Marco Silvestri: Fastidi solo uno: nella locandina del film non ci sono i nostri personaggi!
Di tutte le voci dei film d'animazione degli ultimi anni quali vi hanno colpito di più? Cristina Parodi: Ho trovato straordinaria Amanda Lear nel cameo della stilista ne Gli incredibili.
Tiziano Ferro: Luca Laurenti nel film Shark Tale, lo trovo veramente bravissimo!
Luca Laurenti: Gli ho dato 3 euro per dire questa cosa!