Altro giro, altro titolo. Titolo perfetto per gli inguaribili romantici, ma anche per chi non crede troppo all'amore, e in qualche modo vuol tornare a scavare quei sentimenti sepolti da una cocente delusione. Insomma, se febbraio è il mese dell'amore, i cataloghi streaming si affrettano a rimpinzare la propria offerta grazie a quei film da vedere-e-dimenticare, giusto il tempo di un'ora e mezza passata in totale leggerezza. Che piaccia o no, parte dell'orizzonte distributivo digitale punta su questo genere di pellicole, provenienti da Paesi cinematograficamente sconosciuti al grandissimo pubblico. Il raffronto allora viene spontaneo, in comparazione con il nostro cinema: non è che siamo troppo severi con i film italiani?
Perché poi, vedendo L'aggiusta-cuori, di Shirel Peleg, di produzione tedesca, il raffronto è obbligato: da un certo punto di vista, le commedie romantiche italiane, hanno tutto un altro gusto. Qui, in particolare, il tono della rom-com viene ribaltato solo all'apparenza, spingendo su un plot quanto mai riconoscibile: due opposti, che finiranno per attrarsi. L'aggiusta-cuori, arrivato su Netflix, è quindi il comfort movie perfetto, che non pretende nulla, se non rielaborare il paradigma legato all'amore doloroso, che può alterare la nostra percezione sentimentale ed emotiva.
L'aggiusta-cuori, la trama: se lo spunto è una storia vera
Il film, firmato da Antonia Rothe-Lierman e Malte Welding, è tratto da Liberati dal mal d'amore (edito in Italia da Giunti) di Elena-Katahrina Sohn. In parte, lo spunto, arriva da una storia vera: la Sohn, dopo essersi separata dal suo compagno, ha fondato un'agenzia in supporto di quelle persone con problemi e pene d'amore. Una sorta di terapia, offrendo loro la possibilità di vedere le cose da un lato diverso. Questo accade sostanzialmente ne L'aggiusta-cuori: Maria, interpretata da Rosalie Thomass, è la CEO di un'agenzia per cuori spezzati. Con i suoi consigli, teorici e pratici, riesce ad aiutare tutti coloro che soffrono per amore. Finché non si imbatte nel giornalista Karl (Laurence Rupp), appena mollato dalla ragazza su consiglio della stessa Maria. Karl vuole far luce sull'agenzia, ma quando accetta (con doppi fini) la terapia offertale dalla donna, finirà per restarne marcatamente coinvolto.
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Superficialità e leggerezza per cuori infranti
Giocando con il vecchio concetto degli opposti (Karl e Maria, poi, non sono così diversi, e troveranno se stessi grazie ad un reciproco scambio), L'aggiusta-cuori assomiglia ad un Hitch - Lui sì che capisce le donne al contrario: se Will Smith, ad inizio degli Anni Duemila, creava coppie dal nulla, qui il concetto si rigira verso chi non accetta le sofferenze d'amore. Quello messo in scena è, quindi, una lunga elaborazione in chiave umoristica delle tipiche tormente emotive. Lato cinematografico il film non brilla certo per originalità, né per aderenza. Allungando la storia in novanta minuti, ci ritroviamo in mezzo ad un tira e molla a tratti stantio, dove tutto finisce per confluire in un'operazione standard, che ricalca i concetti classici dei titoli pensati per lo streaming. Come è giusto che sia, l'impegno è minimo, ridotto all'osso, ma finisce tuttavia per sminuire le intenzione generali di una sceneggiatura teoricamente brillante. Ossia: guardare oltre le convinzioni, oltre i pre-concetti, addirittura, guardare oltre i bisogni sentimentali, scambiati troppe volte per inconcludente amore.
Non solo, tra una battuta e l'altra, L'aggiusta-cuori sterza verso il dualismo e il conflitto di genere: Karl e Maria sono la sintassi dell'orgoglio femminile e dell'orgoglio maschile (a volte banalizzando i concetti), ampliando il plot di letture contemporanee legate ai tempi sociali più attuali. Del resto, non c'è agenzia che tenga, e non ci sono consigli validi, per coloro che non riescono a liberarsi dai macigni di una delusione che non lascia via d'uscita. Solo il tempo, banalmente, si rivelerà la cura migliore. Ecco cos'è L'aggiusta-cuori: un didascalico bignami sull'amore, e su quanto sia frangibile. Frangibile come il film stesso, incapace di andare oltre la superficialità di cui si fa portavoce.
Conclusioni
Come scritto nella recensione de L'aggiusta-cuori, il film tedesco arrivato su Netflix si rivela una rom-com dallo spirito leggero, che punta all'intrattenimento veloce. Tuttavia, lo spunto iniziale, interessante, perde mordente scena dopo scena, rivelandosi poco strutturato e poco incisivo, senza avere la forza per essere ricordato.
Perché ci piace
- Lo spunto iniziale.
- Alcune svolte legate al dualismo di genere.
Cosa non va
- Gira su se stesso.
- Non tutti gli attori sono in parte.
- A tratti superficiale.