Ben tre serie inglesi in questa tranche delle novità seriali di inizio anno, dove su tutto svetta la nuova miniserie di Jack Thorne con Sarah Lancashire. Abbiamo inoltre recuperato Girlfriends, iniziata alcuni giorni fa ma sfuggita ai nostri radar, perché è piuttosto difficile supervisionare le nuove partenze inglesi. Come in questo caso comunque, ogni qualvolta ci accorgeremo di aver perso qualcosa per strada faremo in modo di porre subito rimedio.
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Kiri
Un'assistente sociale si occupa di una ragazzina nera che sta per essere data in adozione a una famiglia bianca e la accompagna per una visita senza supervisione dai nonni biologici (che lei preferisce definire "di nascita"). La bambina però scompare, probabilmente rapita dal padre, e tutto il suo operato finisce sotto scrutinio prima da parte della polizia e poi da quella dei media. La miniserie in quattro episodi è diretta da Euros Lyn (Doctor Who, Torchwood, Last Tango in Halifax) e scritta dall'attivissimo Jack Thorne, premiatissimo l'anno scorso per National Treasure e a teatro per Harry Potter and the Cursed Child oltre che sceneggiatore di Wonder al cinema. Questa storia gli è stata ispirata dal lavoro della madre come assistente sociale (anche se lei non si occupava di figli bensì di adulti problematici) e, pur con qualche concessione drammatica, risulta molto credibile. Ne è protagonista Sarah Lancashire, a sua volta reduce da una pioggia di premi per la seconda stagione di Happy Valley, inoltre nel cast ritroviamo da The End of the Fing World Wunmi Mosaku, che anche qui veste i panni di una detective. Siamo in un territorio da dramma sociale tipicamente inglese e molto più tradizionale di National Treasure*, anche perché all'equazione manca il regista Marc Munden. Lancashire però si conferma una forza della natura (anche se gli inglesi hanno criticato il suo accento di Bristol) e rende la sua assistente sociale tosta e umanissima al tempo stesso, inoltre la posta in gioco ha un'impennata già a metà episodio e la preview della prossima puntata promette una sviluppo meno scontato del previsto.
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Girlfriends
Tre signore in età avanzata affrontano diverse difficoltà: il marito della prima è morto durante una crociera il giorno del loro anniversario e se l'assicurazione dovesse decidere che si è trattato di suicidio lei vedrebbe ben poche sterline. Il figlio della seconda è in libertà vigilata mentre la terza sta venendo allontana dal lavoro cui ha dedicato tutta la vita. Queste avversità però finiranno per riunirle e rinsaldare la loro amicizia. Così la trama di Girlfriends, dramedy con episodi da un'ora di ITV scritto e diretto dalla veterana della Tv inglese Kay Mellor. Le tre protagoniste sono Phyllis Logan, la signora Hughes di Downton Abbey, Zoë Wanamaker, arbitro di Quidditch nel primo Harry Potter e ora in Tv anche in Britannia, e Miranda Richardson, indimenticabile in Spider di Cronenberg e danni attiva in Tv, anche in serie come Rubicon e Parade's End. Se le attrici garantiscono la credibilità dei personaggi e una buona qualità delle interpretazioni, il risultato rimane comunque sul livello medio della Tv generalista inglese, con poca intensità tra il colpo di scena d'apertura e quello di chiusura.
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Alone Together
Comedy in onda su Freeform (ex ABC Family), ha per protagonisti un ragazzo e una ragazza relativamente sfigati, nonostante lui sia ricco e lei meno brutta di quanto dice di essere. È però così insicura che, per tirarsi su e sentirsi più bella, cerca ragazzi "poco desiderabili". Sono amici e hanno grande feeling, tanto che tutti gli altri personaggi pensano dovrebbero mettersi insieme, ma ovviamente i due seguono altre strade, alcune anche audaci come una tentata carriera da escort. La serie è ideata e prodotta dai due protagonisti, Esther Povitsky e Benji Aflalo: se lui è un volto pressoché inedito, lei invece si è vista in Crazy Ex-Girlfriend e Love. Si tratta di una produzione a budget piuttosto basso, che vorrebbe farsi satira delle pressioni subite dai giovani per adattarsi a una società che li vuole subito adulti e di successo, ma il risultato è davvero modesto.
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Burden of Truth
Un'avvocatessa che ha uno studio si successo insieme al padre, torna nella cittadina dov'è cresciuta per difendere un ditta farmaceutica i cui vaccini sono accusati di aver provocato crisi epilettiche in alcune giovani. Il suo rivale in tribunale è un vecchio compagno di scuola e anche una sua vecchia amica è contro di lei, che persegue però la difesa con decisione e senza scrupoli. Le cose però cambiano quando il caso si fa più complesso, tanto da spingerla a una presa di coscienza e a restare in città. Legal drama della canadese CBC con una trama a gittata stagionale, si segnala solo per il recupero di Kristin Kreuk nei panni della protagonista: la ex Lana Lang di Smallville, con la chiusura di Beauty and the Beast, è così a sua volta tornata a casa in Canada. Tutto è però piuttosto prevedibile e anche il solo elemento di attualità, cioè la questione dei vaccini, viene derubricata già durante il primo episodio. Solo per innamorati cronici della protagonista.
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Next of Kin
Un attacco terroristico a Londra scatena la xenofobia in città, inoltre il marito della dottoressa di origini asiatiche Mona è stato rapito in Pakistan e, come se non bastasse, nessuno riesce a rintracciare il fratello di Mona. Parte con un accumulo forse eccessivo di elementi questo drama-thriller di ITV, che pur se ha materiale da fare invidia a 24 sceglie un registro piuttosto realistico. Ne è protagonista assoluta Archie Panjabi, che dopo essere diventata una star in Tv con The Good Wife ha recitato anche nella seconda stagione di Blindspot. Al suo fianco Jack Davenport (i primi tre Pirati dei Caraibi) ed Enzo Cilenti, reduce dalla sfortunata The Last Tycoon e qui nei panni del detective. Il tutto è scritto e ideato dall'autore di Indian Summers e sua moglie ma soprattutto è diretto da Justin Chadwick, il regista di Mandela: Long Walk to Freedom. Tutto rimane però troppo avvitato sul family drama perché il regista riesca a dargli un respiro cinematografico.