Perché aspettiamo Killers of the Flower Moon? Una domanda meno banale di quanto possa sembrare. Perché va bene Martin Scorsese, e va bene Leonardo DiCaprio, ma il motivo principale potrebbe essere addirittura ancestrale, correlato al nostro fabbisogno cinematografico. È innegabile, infatti, che alcuni titoli, già dall'annuncio, riescano a trasmettere qualcosa di estremamente potente. Siamo suscettibili all'arte e alla bellezza, e dunque quel hype tanto abusato diventa meravigliosa eccitazione, che sfiora il pensiero: una sala buia, i titoli di testa e finalmente (e presumibilmente) il cinema al suo apogeo. Basta una foto con Leo DiCaprio, che guarda all'insù, affiancato da Lily Gladstone - uno dei volti più promettenti del cinema USA -, a far scatenare la fantasia, ad accendere l'attesa.
Attesa che, in parte, verrà mitigata sulla Croisette. La notizia era nell'aria da diversi mesi, ma l'annuncio ci ha regalato comunque un brivido: Killers of the Flower Moon, a metà tra dramma, western ed epopea storica tinta di noir, è in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2023. Un grande ritorno per Martin Scorsese, in quanto il Festival gli ha sempre portato un gran bene: Palma d'Oro con Taxi Driver e Miglior Regia per Fuori Orario, poi è tornato nel 2002 con Gangs of New York e nel 2016 con l'incompreso Silence. Una sorta di palcoscenico ideale per il regista newyorkese che, per il suo nuovo film, prende spunto da un best-seller non-fiction uscito nel 2017, ossia Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI, scritto dal giornalista David Grann. Insomma, una summa mica male, in cui coesiste uno dei più grandi filmmaker della storia e, dall'altra parte, un saggista dal forte approccio visivo, tanto che diverse sue opere sono poi diventate cinema: da Civiltà perduta di James Gray a Old Man & the Gun di David Lowery.
La trama: viaggio negli anni Venti
Chi non ha letto il saggio saprà poco (in Italia è edito da Corbaccio, con il titolo Gli assassini della Terra Rossa), ma possiamo comunque basarci sulle stringate informazioni arrivate di pari passo con la produzione. La trama del film ci porta nell'Oklahoma degli anni Venti, tracciando la sanguinosa rotta di una serie di omicidi che sconvolsero la comunità dei nativi americani di Osage. Una regione, questa, stracolma di giacimenti petroliferi. Ad indagare sugli omicidi troviamo l'FBI di J. Edgar Hoover e l'ex Texas Ranger Tom White, interpretato da un fuoriclasse come Jesse Plemons. E DiCaprio? Nel film darà il volto a Ernest Burkhart, nipote di un potente magnate - ossia William Hale, interpretato da Robert De Niro - che si innamora di Mollie (Lily Gladstone), una ragazza facente parte della tribù di Osage. Inizialmente il ruolo di Tom White era stato scritto per DiCaprio, ed è stato poi l'attore - che è anche produttore - a voler scambiare le parti con Plemons, conseguentemente alle modifiche della sceneggiatura firmata da Scorsese ed Eric Roth.
Killers of the Flower Moon a Cannes 2023, arriva la conferma ufficiale
La produzione, Apple TV+ e lo script di Eric Roth
Del resto, Killers of the Flower Moon ha avuto, come si dice, una complicata gestazione: i diritti furono acquistati dalla Imperative Entertainment addirittura nel 2016, mentre nel 2017 è stato annunciato il coinvolgimento di Scorsese, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Tuttavia, la produzione si interruppe in quanto Scorsese voleva ultimare The Irishman. L'anno cruciale sarà poi il 2019: Scorsese si recò a Pawhuska per capire come rendere partecipe la comunità di Osange, intanto che Rodrigo Prieto, alla fotografia, annunciò che le riprese sarebbero iniziate nel marzo 2020. Sappiamo tutti cosa successe in quella primavera, e allora l'intero set venne rimandato a "data da destinarsi". Il budget, intanto, stava lievitando, e Scorsese si mise in cerca di co-finanziatori. Qui entrerà in gioco Apple TV+, che co-finanzierà e co-distribuirà il film in sala (insieme a Paramount Pictures) e, solo successivamente, via streaming. La data da segnare in rosso? 19 ottobre 2023.
Il resto è più o meno cronaca: nel cast di Killers of the Flower Moon si sono aggiunti Brendan Fraser e John Lithgow, alle musiche c'è Robbie Robertson e alla scenografia Jack Fisk. Alla vigilia delle riprese, iniziate nell'aprile 2021, la prima nota ufficiale di Martin Scorsese che, tra le altre cose, dichiarò: "[...] Siamo entusiasti di iniziare a lavorare con il nostro cast e la nostra troupe locale per dare vita a questa storia sullo schermo, e immortalare un momento della storia americana che non dovrebbe essere dimenticato". Ecco, in conclusione torniamo ad un altro dei motivi per cui attendiamo così tanto la pellicola: come detto, lo sceneggiatore è Eric Roth, ossia una delle penne più influenti di Hollywood. La firma dietro Forrest Gump, Il curioso caso di Benjamin Button, Ali, Munich, A Star Is Born. Se il cinema sono immagini e parole, beh, immaginarlo insieme a Scorsese non può non farci gridare al miracolo. Ci scommettiamo.