Giappone: patria di giganteschi, quanto affascinanti, mostri nominati Kaiju. E sono proprio queste immense creature, che popolano il nostro immaginario fin dagli anni cinquanta, a tornare a tormentare l'umanità in Kaiju No.8, manga di Naoya Matsumoto serializzato per la prima volta in patria nel 2020 e che ora finalmente ha avuto il giusto e attesissimo adattamento che meritava. L'anime è infatti disponibile dal 13 aprile 2024 su Crunchyroll con rilascio settimanale, un appuntamento fisso che costituisce senza ombra di dubbio la ciliegina sulla torta di una stagione primaverile di uscite piuttosto ricca e interessante. Molto, infatti, è stato l'hype verso quest'anime che va a toccare un titolo veramente amato e che, sia in patria che all'estero, si è creato nel corso degli ultimi anni un fandom appassionato e quindi esigente che, sin dall'annuncio avvenuto nel 2022, ha riversato sul progetto un'enorme dose di aspettative.
Come rassicurazioni, quindi, sono stati resi noti sia gli studi coinvolti - lo storico Production I.G. e il Khara per il design dei kaiju - sia due nomi di forte impatto come Youngblud e OneRepublic ad occuparsi delle sigle di apertura e chiusura. Bastano già queste informazioni per farci capire il grande sforzo economico e produttivo impiegato per la realizzazione di una serie come Kaiju No.8 e in questa recensione del primo episodio cercheremo di mettere nero su bianco le nostre prime impressioni, perché sì, siamo anche noi tra quei fan che aspettavano con ansia quest'anime e che non vedevano l'ora di scoprire la resa in animazione di una storia su carta tanto avvincente quanto divertente.
Ripulire il mondo dai mostri
Il mondo in cui si svolgono le vicende non è molto diverso dal nostro, a differenza di un unico particolare: i kaiju, enormi creature mostruose, fanno in qualche modo parte della vita dei suoi abitanti. Nel corso degli anni, infatti, questi enormi bestioni hanno causato, con le loro incursioni nelle città, ingenti danni e vittime e, proprio per questo, sono nati diversi organi preposti alla gestione di questo fenomeno, tra i quali aziende che si occupano dello smaltimento delle carcasse dei mostri eliminati dalle forze di difesa, un lavoro ingrato ma necessario per ripristinare la normale vita nelle aree colpite e semidistrutte dal rovinoso incedere dei kaiju tra strade e palazzi. È per una di queste aziende che lavora Kafka Hibino, un uomo di 32 anni che un tempo sognava di entrare nelle Forze di difesa ma che ora, rassegnato, si occupa di dissezionare parti anche poco piacevoli di queste enormi carcasse.
Un giorno, però, mentre sta per finire il suo turno di lavoro insieme a un nuovo assunto i due vengono aggrediti da una creatura mostruosa e salvati sul rotto del cuffia da Mina Ashiro, amica d'infanzia di Kafka e ora capitana della terza divisione delle Forze di Difesa, nonché volto simbolo della lotto contro le creature che flagellano le città. Dopo essere stato portato in ospedale l'uomo, che sente di nuovo il peso e il fervore scaturito da una vecchia promessa, decide di ritentare l'entrata nell'esercito di difensori, ma a quel punto uno strano essere volante entra nel suo corpo, tramutandolo in un kaiju a sua volta.
Subito nell'azione
È questo l'incipit della storia raccontato in un primo episodio dell'anime che si preoccupa quasi esclusivamente di descrivere l'ambientazione e posizionare sul campo buona parte delle pedine in gioco. Non aspettatevi però "spiegoni" o lungaggini di sorta, anzi, proprio come accade nel manga, lo spettatore viene, fin dai primissimi minuti, immerso al centro dell'azione in una lotta fatta di forza, astuzia e resistenza e per la quale la collaborazione è parola chiave per una buona riuscita.
Kaiju No.8 promette così di essere una serie particolarmente dinamica, ricca di azione e combattimenti nei quali la spettacolarità sembra essere ricercata in più di un'occasione. Se c'è, infatti, una cosa che abbiamo particolarmente gradito di questo episodio 1 è stata appunto il ritmo del racconto, equilibrato, preciso e funzionale a introdurre senza mai annoiare. Le motivazioni di Kafka Hibino, Mina Ashiro e Reno Ichikawa ci vengono spiegate attraverso le loro azioni e l'uso di brevissimi flashback, in modo tale che, anche chi è a digiuno del manga, possa comprendere velocemente quali sono i meccanismi che regolano la storia e dai quali scaturiranno buona parte degli eventi futuri.
Heavenly Delusion: quando gli anime fanno sul serio
Risultati e aspettative
Ovviamente è ancora presto per esprimere un parere definitivo sull'intera stagione ma, dopo questo primo assaggio abbiamo potuto apprezzare anche un altro aspetto fondamentale della serie animata: la realizzazione tecnica. Quando di mezzo c'è uno studio importante come Production I.G. di certo ci si aspetta di partire da standard piuttosto alti e, in effetti, le aspettative non sono state deluse.
Ragionando esclusivamente sulle animazioni, dopo una non entusiasmante Psycho-Pass 3 e una invece folgorante Heavenly Delusion, questa Kaiju No.8 ci regala animazioni decisamente di buon livello con una CGI ben integrata e una qualità di sfondi ed immagini che difficilmente potrà deludere. Anche il design dei kaiju ad opera dello studio Khara fa il suo lavoro offrendoci mostri dall'aspetto curato fin nei minimi dettagli, con particolari i cui dettagli superano persino quelli del fumetto. Dalla visione di questo primo episodio non sono saltati ai nostri occhi difetti rilevanti e l'unica nota negativa che riusciamo a pensare è quella di doverci accontentare, per ora, di questi primi venti minuti.
Conclusioni
Per offrirvi un sunto della nostra recensione possiamo dirvi che questo primo episodio di Kaiju No.8 ci ha convinto sotto molti punti di vista. A fronte di un grande sforzo produttivo sono stati rilasciati venti minuti introduttivi ma ricchi di azione, dove la buona realizzazione tecnica ad opera di Production I.G. e dello studio Khara, si è sposata con un adattamento delle vicende iniziali equilibrato e funzionale ad immergere lo spettatore in questo mondo dove i kaiju sono una minaccia che porta nel quotidiano pericolo e distruzione.
Perché ci piace
- L’adattamento dei primi capitoli del manga, dinamico ed efficace a introdurre senza annoiare.
- Le animazioni di buon livello con una CGI ben integrata.
- Il character design di Kaiju e personaggi.
Cosa non va
- Il dover aspettare una settimana per avere altri episodi disponibili.