Lindy Lewis ha problemi di gestione della rabbia: scatta per ogni piccola cosa che le dà fastidio. Per controllare i suoi impulsi si affida alle cure di un dottore, Ivan Munchin (Stanley Tucci), che ha costruito per lei un marchingegno grazie a cui frenare i suoi istinti attraverso delle scariche elettriche. A metà tra John Wick e Atomica Bionda, Jolt, diretto da Tanya Wexler, è su Amazon Prime Video dal 23 luglio.
A interpretare Lindy è Kate Beckinsale, mentre Jai Courtney (Varro nella serie tv Spartacus e Captain Boomerang in Suicide Squad) ha il ruolo di Justin, timido e con la faccia da bravo ragazzo, che cerca di avvicinarsi a questa donna dall'energia che sembra inesauribile.
Quando Justin scompare, Lindy fa di tutto per capire cosa è successo. Nel cast ci sono anche Laverne Cox e Bobby Cannavale nei ruoli dei detective che seguono il caso. Abbiamo parlato di Jolt proprio con l'attore Jai Courtney, raggiunto via Zoom.
Jolt, la recensione: la vendetta elettrica su Prime Video
Intervista a Jai Courtney
Jolt: rabbia e persone straordinarie
Il film si apre con una domanda che rivolgo a te: cosa rende straordinaria una persona?
Forse la sua capacità di essere se stessa e capire cosa la rende felice. In questo modo può influenzare gli altri nel miglior modo possibile. Se seguiamo la nostra verità creiamo un'energia tale che permette agli altri di fare lo stesso.
Il personaggio di Kate Beckinsale è pieno di rabbia. Ci insegnano che la rabbia è un sentimento negativo, ma a volte la rabbia può essere uno strumento potente. Che ne pensi, a volte possiamo trasformare la rabbia in qualcosa di positivo?
Sì. È come la felicità: per capire cos'è devi provare il sentimento opposto. Per provare felicità dobbiamo sapere com'è essere tristi. La rabbia può essere usata come carburante per portare avanti le nostre battaglie. Lindy a volte ha difficoltà a controllarla, a controllare i suoi impulsi, ma è ciò che la rende potente. Nella ricerca della verità su cosa è accaduto al suo amato deve usare molta di quella furia. Quindi sì, può essere una cosa positiva.
Jolt e i bravi ragazzi
Quando incontri per la prima volta il suo personaggio al ristorante hai una lista di persone che odi. Che persone odi nella vita reale? Se ce ne sono.
Cerco di non usare quella parola: odio è una parola forte. Sicuramente mi fanno arrabbiare gli autisti di Los Angeles, sono particolari, a volte mi arrabbio al volante, sono colpevole. Non sopporto le persone che parlano mentre stanno comprando qualcosa a un bancone e fanno aspettare le altre persone. So che sono tutte cose sciocche, capisco che forse il problema sono io. Sono piccole cose che mi fanno arrabbiare in modo irrazionale.
Credi che i bravi ragazzi siano pericolosi?
Sì. Non penso che mi descriverei come un bravo ragazzo: penso sia importante tenere d'occhio quelli che lo sono davvero. Non ti puoi fidare di loro. Nessuno vuole essere un bravo ragazzo.