"Dovresti fare questo film. Dovresti davvero fare questo film". Un Johnny Depp in vena di istrionismi imita le voci lascive e melliflue di alcuni agenti di Hollywood che, in alcuni momenti della sua carriera, lo spingevano a fare un certo tipo di film, prevedibili e preconfezionati. Johnny Depp si trova sul palco dell'Auditorium della Conciliazione, in occasione di una masterclass organizzata da Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma 2021. I boati, le urla, gli applausi sono degne di un concerto rock e, in fondo, Johnny Depp, come sappiamo, è anche un po' rockstar. Un incontro con Depp è sempre qualcosa che sta a metà tra l'intervista e uno show per come il divo imita le voci, per la sua mimica, per la sua presenza.
I film più importanti? Quelli che ho rifiutato di fare
Depp risponde a una domanda del moderatore dell'incontro, Mattia Carzaniga che gli chiede se, con i cambiamenti che sta attraversando il mondo del cinema, il suo approccio al suo lavoro sia cambiato. "Il mio approccio ai personaggi non è mai cambiato" risponde Depp. "Le scelte che ho fatto all'epoca sono scelte importanti. Ma le più importanti sono quelle che ho rifiutato di fare. Gli agenti mi dicevano 'dovresti fare questo film, dovresti fare questo film', perché si vedevano sfuggire di mano i soldi. Gli studios mi ingaggiavano e poi credevano che facessi determinate cose, come se non sapessero cosa avevo fatto in precedenza".
Le origini cartoon di Jack Sparrow e la Disney
Johnny Depp approfitta della domanda per raccontare come è nato il suo personaggio più amato dal pubblico, il capitano Jack Sparrow. "Per tre anni avevo cresciuto una figlia e avevo visto solo cartoni animati" racconta. "La cosa bella dell'aver fatto I Pirati dei Caraibi è stata quella di infiltrarmi nel campo nemico: la Disney. E mi sono detto perché non posso fare un personaggio come Bugs Bunny o Willy il Coyote? Che tu abbia due anni o venti, quando guardi i cartoni animati credi in quello che vedi, c'è una sospensione dell'incredulità. Ho cercato di allargare i parametri del cinema perché erano molto molto stretti (fa un gesto con la mano quasi ad allargare lo spazio)".
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I Puffins, un nuovo film per i bambini più piccoli
Il discorso su I Pirati dei Caraibi è in qualche modo legato alla serie animata che Johnny Depp ha presentato a Roma: si chiama Puffinsed è un "cartone animato" dedicato ai bimbi più piccoli. È infatti senza parole, ma con dei suoni che, assieme alle gag slapstick e un messaggio edificante, possano divertire i bambini più piccoli. "Quando mi sono avvicinato al personaggio di Jack Sparrow cercavo di andare a trovare quelle caratteristiche, quei tratti del personaggio che ti interessano e di cercare di rappresentarle" spiega Depp. "Questo è quello che è capitato con questo personaggio dei Puffins. Ho pensato che fosse possibile avere un'influenza sui bambini più piccoli con una lingua che potevano capire pur senza conoscerla. Quando ero ragazzino quello che passava in tv era la guerra del Vietnam in diretta a cena, quando avevi una cena. La cosa bella di questa avventura è avvicinare un pubblico a cui nessuno si avvicina, quello dei bambini più piccoli".
Quali sono i suoni che possono attirare l'attenzione di un bambino?
Puffins, spin off del film Arctic - Un'avventura glaciale, vede come protagonisti un gruppo di pulcinella di mare. Prodotta da ILBE (Iervolino and Lady Bacardi Entertainment), la serie animata è disponibile su Apple Tv. Per questa serie Johnny Depp si è trovato a inventare un nuovo linguaggio, senza parole, fatto di piccoli versi e suoni curiosi. "Quando Andrea Iervolino e Monika Bacardi mi hanno avvicinato con questa idea l'ho trovata molto interessante" ricorda l'attore. "Ho pensato a come trovare un modo di esprimermi che potesse risvegliare l'interesse di un bambino appena nato o di sei mesi. Quali sono quei suoni che possono attirare l'attenzione di un bambino così piccolo? Mi sono chiesto quale suono può essere" ci spiega provando a riprodurre alcuni dei buffi suoni che mette in scena nel cartone. "Chi tra voi è genitore può capire cosa vuol dire attraversare quelle buie notti dell'anima (pronuncia queste parole quasi recitando, per farne capire l'ironia) in cui fai di tutto per far dormire il tuo bambino". Sex symbol, attore maudit per eccellenza, Johnny Depp ha anche questo altro lato, quello di un personaggio amatissimo dai bambini, in grado di mettere in scena una sorta di innocenza. "Credo che sia importante voler mantenere lo spirito della propria infanzia" riflette. "L'infanzia spesso non ti lascia un senso di sicurezza, e allora te lo vai a cercare altrove. Per me è importante mantenere vivo il cervello, altrimenti starei in una stanza vuota e buia".
Eliminare la paura
Ed è proprio un discorso sulla sicurezza, quella che spesso non si ha in giovane età, che Johnny Depp fa a una ragazza, Cecilia, che scelta tra il pubblico per fargli una domanda, in un inglese perfetto gli chiede che consigli potrebbe dare a un giovane che vuole intraprendere la carriera di attore, quali siano i segreti di questo mestiere. "In questo ambiente c'è moltissimo rifiuto, moltissimo shaming di cui si finisce per diventare preda" le risponde. "Per imparare il mestiere della recitazione la cosa più importante da fare è eliminare la paura. La paura non ha nessun aspetto di redenzione. La paura è un bagaglio che appartiene agli altri. Ma ciascuno di noi ha il proprio bagaglio e non c'è bisogno di caricarsi anche quello degli altri. Con la paura quello che cercano di fare è di forgiarti, di spingerti all'interno di qualche cosa che non ti appartiene. Invece devi continuare ad essere chi sei, ad avere i tuoi bellissimi sogni É meglio ascoltare delle persone che hanno vissuto queste cose, che le hanno capite. Ascolta le persone più anziane di te. E il fatto che tu abbia fatto questa domanda significa che conosci la risposta".
I migliori film di Johnny Depp
Hollywood Vampires, Lucca e la gentilezza
Pantaloni di pelle attillati, stivali neri, camicia nera con ricami bianchi in stile western, con la classica bandana nera legata alla cintura, cappello nero in testa e occhiali tondi con un leggero riflesso blu, Johnny Depp è sempre più la rockstar tra gli attori di Hollywood, Ma, come dicevamo, lo è davvero, con la sua band, gli Hollywood Vampires, in cui suona la chitarra accanto a Joe Perry e il leggendario Alice Cooper. Una ragazza, dal pubblico, fuori programma, gridando, gli chiede proprio di questo. "Uno degli show migliori che abbiamo fatto è stato a Lucca" ricorda. "Ero in un momento difficile, e il mio morale è stato sollevato dalla gentilezza delle persone che ho incontrato".
Qual è il personaggio preferito di Johnny Depp?
Ma qual è il personaggio preferito di Johnny Depp? "Sono due" risponde. "A un certo punto mi sono trovato imprigionato nella serie televisive, avevo un contratto di sette anni che mi gravava sulla testa, e ho cercato in tutti i modi di farmi licenziare. Sono anche accidentalmente finito in prigione perché volevo liberarmi da quel contratto. Iniziavo a sentirmi come un prodotto. Quando il mio contratto era finito continuavano a propormi dei ruoli standard che io continuavo a rifiutare. Così mi sono chiesto di cosa avessi bisogno". E in quel momento arrivò il ruolo giusto. "Uno dei miei personaggi preferiti è quello che è arrivato dopo che sono stato tanto tempo ad aspettare, è quello di un film di John Waters, Cry Baby. Trovavo che fosse perfetto, perché potevo trovare divertimento in ogni cosa. Mi trovavo in un terreno a me congeniale. Il secondo film che ho fatto, Edward mani di forbice, è stato il momento in cui ho sentito che stavo con entrambi i piedi su quel terreno". Outsider per eccellenza, poi protagonista di molti progetti mainstream, Johnny Depp sembra voler cercare sempre qualcosa di diverso da interpretare. "I film che vengono realizzati a Hollywood ormai sono fatti con una struttura classica, primo atto, secondo atto e terzo atto" confessa. "Sono cose standard basate su formule. Io voglio fare film che siano il frutto della creatività, che diano alle persone l'occasione di riflettere".