Johnny Depp festeggia l'arrivo dei 59 anni nella ritrovata serenità. Dopo un periodo burrascoso culminato nel verdetto negativo della Corte di Londra e del successivo licenziamento dalla saga di Animali fantastici, il divo del Kentucky può tirare un sospiro di sollievo. Il nuovo processo per diffamazione contro l'ex moglie Amber Heard, che lo aveva accusato di violenze domestiche durante il loro matrimonio, ha visto la giuria della Virginia dar ragione all'attore che ha ottenuto un risarcimento di 15 milioni di dollari. Per Depp torna il sereno dopo la lunga causa legale seguita passo passo dalle telecamere in cui il divo e l'ex moglie hanno messo in piazza i loro affari più intimi sotto lo sguardo impietoso dei media.
Anche nei passaggi più cupi del procedimento legale, Johnny Depp ha conservato il suo humor e ha ringraziamento ripetutamente l'esercito di fedeli fan che lo segue da sempre e non ha mai smesso di riversarsi addosso il suo affetto. Certo è che i problemi a Depp non mancano. Dopo una lunga storia di dipendenze da alcool e droga e una cattiva gestione dei suoi affari che gli ha causato perdite milionarie, è ancora in vendita per 55 milioni di dollari il villaggio in Provenza in cui l'attore ha trascorso buona parte della sua lunga relazione con Vanessa Paradis e i loro figli Jack e Lily-Rose Depp. E mentre l'attore, che si è liberato di parte delle sue numerose proprietà immobiliari e del lussuoso yacht venduto a J.K. Rowling per 27 milioni di dollari per ripianare i debiti, continua a possedere l'isola privata delle Bahamas in cui nel 2015 si era unito in matrimonio ad Amber Heard, la sua carriera lavorativa resta un'incognita. Dopo aver perso i contratti milionari con Disney e Warner Bros per via delle sue traversie legali, è finalmente giunto il momento della rinascita?
C'era una volta un pirata
Gli attriti tra Johnny Depp e Disney hanno radici lontane. Lo ha ammesso lo stesso attore durante il processo in Virginia. Se le accuse di violenze domestiche hanno spinto lo studio a cogliere la palla al balzo liberandosi di Depp, la sua caratterizzazione di Jack Sparrow nella saga dei Pirati dei Caraibi non è mai andata giù alla compagnia. Dandy, effeminato, parodistico, irriverente e con la parlata strascicata di un perenne ubriacone, Johnny Depp ha plasmato il protagonista de La maledizione della prima luna sui propri gusti e sulle proprie passioni, quasi per far dispetto a Disney. Dichiarando di essersi ispirato a un mix tra Keith Richards e la puzzola Pepé Le Pew, e arrivando perfino a trascinare il vero Richards nei panni del padre di Sparrow nel terzo capitolo, Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo, Depp si è fatto odiare dai dirigenti della Disney, ma la sua performance ha ricoperto d'oro la compagnia fruttando 4,5 miliardi globali.
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La longevità del franchise ha causato una flessione fisiologica negli incassi. Mentre Johnny Depp ha continuato a mostrarsi con indosso gli abiti di Jack Sparrow in molteplici iniziative benefiche e incontri con i suoi piccoli fan il quinto e ultimo capitolo, Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar, uscito nel 2017, si è rivelato il sequel meno lucroso con "solo" 795 milioni di incasso. La lavorazione in Australia ha coinciso con la fase più turbolenta del matrimonio tra Depp e Amber Heard e con i fatidici incidenti dei cani introdotti illegalmente nel paese dall'attrice e del dito mozzato di Depp che ha causato uno stop alla produzione. Per Disney le accuse di violenza contro l'attore sono arrivate come una manna dal cielo fornendo la scusa perfetta per rescindere il suo contratto milionario. Da anni si parla di un sesto capitolo che finora ha visto avvicendarsi autori e registi. L'ultima novità vorrebbe una svolta al femminile nella saga con l'arrivo di Margot Robbie nei panni della piratessa Redd. Ma anche se Johnny Depp giura di non voler collaborare con Disney mai più e il produttore Jerry Bruckheimer ritiene altamente improbabile un ritorno dell'attore nel ruolo di Jack Sparrow, il verdetto legale positivo riaccende nei fan la speranza di un ritorno. D'altronde di Jack Sparrow ce n'è uno solo.
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Ripartire dal cinema d'autore
Da escludere categoricamente il ritorno di Johnny Depp nel ruolo di Gellrt Grindelwald. Il suo posto in Animali fantastici è stato preso da Mads Mikkelsen e la saga non naviga in buone acque visto l'ostracismo che J.K. Rowling si è attirata addosso lanciando strali contro la comunità trans dai suoi social media. Un altro interprete del franchise, il tormentato Ezra Miller, se la passa ancora peggio tra disturbi psicologici e accuse di violenze e disordini comportamentali. Resta quindi da vedere se la saga riuscirà a portare a termine gli ultimi due lungometraggi previsti. Se in passato Johnny Depp ha accettato ruoli commerciali in film discutibili per meri motivi economici, la rottura con gli studios potrebbe rappresentare l'occasione per una rinascita artistica che parta proprio dal cinema d'autore. con la tempesta che ha sconvolto il mondo, è passata inosservata l'uscita de Il caso Minamata, appassionato ed elegante biopic diretto da Andrew Levitas presentato a Berlino nel 2020 in cui il divo fornisce una delle sue migliori performance di sempre nei panni del fotografo di guerra W. Eugene Smith, che fece conoscere al mondo la tragedia degli abitanti di Minamata con le sue fotografie in bianco e nero.
Minamata è frutto della partnership tra la Infinitum Nihil di Johnny Depp e i produttori italiani Andrea Iervolino e Monika Bacardi. Già nel 2019 la partnership aveva fruttato un altro film d'autore, Waiting for the Barbarians, diretto dal colombiano Ciro Guerra, in cui Depp interpretava uno spietato militare in una sorta di enigmatico deserto dei tartari che vedeva nel cast anche Robert Pattinson e Mark Rylance. E mentre Depp si ricicla come doppiatore di cartoon per la serie per bambini Puffins, dove dà voce al personaggio di Johnny Puff, a lui ispirato, arriva la prima chiamata in una grande produzione della nuova era nel film d'epoca Jeanne du Barry della provocatoria regista francese Maiwenn, dove Depp interpreterà il sovrano Luigi XV. Negli Stati Uniti della cancel culture, Johnny Depp sembra aver (ri)trovato l'America in Europa.
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It's Only Rock 'n' Roll (but I Like It)
Col diradarsi degli impegni cinematografici, Johnny Depp è tornato a dedicarsi anima e corpo alla sua antica passione, la chitarra. Dal 2015 il divo suona sui palchi di mezzo mondo insieme ai veterani Alice Cooper e Joe Perry. Insieme, hanno dato vita agli Hollywood Vampires e visti i loro trascorsi mai nome fu più azzeccato. Ma non finisce qui. Ancor prima che la giuria della Virginia emettesse il suo verdetto, Johnny Depp è saltato su un aereo per l'Inghilterra per raggiungere il chitarrista Jeff Beck come ospite speciale del suo tour, che a luglio toccherà anche l'Italia con quattro tappe. Insieme a Beck, nel 2020 Johnny Depp ha inciso il brano Isolation, cover di John Lennon regalo per i fan durante l'emergenza sanitaria. E mentre si diverte a fare da frontman e cantante accompagnato dalla chitarra del leggendario Beck, i due rocker annunciano l'uscita imminente di un disco composto insieme. Perché gli amori finiscono, ma la musica, quella non ti tradisce mai.