John Wick, letale ed elegante assassino interpretato brillantemente da Keanu Reeves (Constantine, Matrix), ha già detto tutto in una saga che, dopo l'epilogo mostrato all'interno di John Wick 4, sembrava aver perso la sua figura portante. Un addio perfetto, coerente con l'arco narrativo del personaggio che tra l'altro rappresenta l'apertura perfetta al Wickverse, ma a quanto pare i piani di Chad Stahelski e di Lionsgate sono ben diversi.
Qualche giorno fa, infatti, oltre al lancio di altri progetti legati all'universo di Baba Yaga (oltre alla serie The Continental e allo spin-off Ballerina che sono in arrivo), è arrivata la conferma ufficiale di un quinto capitolo di John Wick, una notizia spiazzante che nessuno si sarebbe mai aspettato, considerando ciò che vediamo all'interno del film precedente. Ecco che quindi è opportuno chiedersi cosa vedremo all'interno della pellicola, riflettendo su chi potrebbe essere il protagonista.
Una decisione inaspettata
Prima di addentrarci nell'analisi vera e propria, viene da chiedersi, per prima cosa, se effettivamente John Wick 5 era già previsto ancora prima dell'arrivo del quarto capitolo o se è stata una decisione presa solo di recente. Fermo restando che, nel mondo cinematografico, la premeditazione e la programmazione a lungo termine sono spesso alla base della maggior parte dei franchise e delle saghe di successo, in questo caso sembra proprio che tale strada sia stata intrapresa solo dopo aver analizzato i risultati di John Wick 4. Quello che però risulta strano è che, comunque, a prescindere dalle indagini effettuate sul film, il suo finale non è stato costruito in modo da garantire una possibile prosecuzione della serie cinematografica, ma con il solo scopo di chiudere la storia del personaggio. Un'eccezione potrebbe essere rappresentata, chiaramente, dall'utilizzo nella saga di un nuovo attore come protagonista, utilizzando una star già impiegata precedentemente o coinvolgendo una star del tutto nuova.
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Un nuovo protagonista?
Nel primo caso, sarebbe più facile tirare fuori dal cilindro qualche personaggio: oltre ai due fedeli alleati di John che rimangono in vita dopo la conclusione di John Wick 4, ovvero sia il Bowery King (Laurence Fishburne) che Winston (Ian McShane), non ci dimentichiamo che nella scena post-credits rimane appeso anche il destino di Caine (Donnie Yen), braccato da Akira (Rina Sawayama) e anche il buon Mr. Nobody (Shamier Anderson) è a piede libero. Mentre è possibile che tali figure vengano impiegate per degli spin-off (seriali e non), l'altra possibilità è quella di impiegare un nuovo protagonista con lo stesso regista che di recente ha raccontato con quali attori vorrebbe lavorare, citando nomi come Cillian Murphy, Robert Downey Jr., Charlize Theron, Peter Dinklage, Sean Bean e molti altri. In entrambi gli scenari, però, chiamare il film John Wick 5 senza questo personaggio sarebbe fuorviante, ma anche più logico, almeno stando alle informazioni in nostro possesso.
La resurrezione di Baba Yaga
L'ipotesi più assurda e al tempo stesso più valida è proprio quella che prevede un ritorno di Baba Yaga in John Wick 5: per quanto questa scelta possa apparire forzata, è proprio Keanu Reeves l'unico a poter incarnare i panni del personaggio, nonostante la sua morte all'interno di John Wick 4 sembri definitiva. Oltretutto, sappiamo bene che, nel mondo dell'intrattenimento, la scomparsa dei personaggi è un concetto molto malleabile e volubile, di conseguenza gli sceneggiatori potrebbero tranquillamente trovare una spiegazione alla sopravvivenza del killer dopo i tragici eventi di Parigi. Con anche lo stesso Keanu Reeves che aveva dichiarato, ancor prima dell'arrivo del quarto capitolo nelle sale americane, che sarebbe stato disposto a tornare se il pubblico avesse apprezzato la pellicola. In teoria adesso non ci sono scuse, considerando che i 431 milioni di dollari guadagnati dall'opera rappresentano l'incasso maggiore della saga. Detto questo, c'è ancora un altro possibile scenario che potrebbe essere affrontato che è, a conti fatti, una via di mezzo tra le due opzioni che abbiamo appena analizzato.
L'eredità di John Wick
Un modo particolare e furbo per utilizzare comunque il marchio John Wick per il film, senza però l'obbligo di usare per forza Reeves come protagonista, è quello di far dialogare un nuovo protagonista con Wick stesso, magari con sequenze flashback o oniriche, in maniera tale che avvenga effettivamente un passaggio di testimone tra i due personaggi. Una possibilità interessante che tra l'altro sarebbe l'opzione meno traumatica per il pubblico, che così si abituerebbe gradualmente all'addio effettivo di John, avendo per un'ultima volta l'occasione di vederlo (anche se sotto forma di spirito, visione o ricordo) in preparazione poi degli altri progetti dell'universo. Un escamotage che, nonostante non sia da escludere a priori, sembra poco coerente con il mondo action inaugurato da Derek Kolstad e Chad Stahelski, dove l'azione e i combattimenti hanno sempre avuto la meglio, con la concretezza e la tangibilità che hanno sempre vinto sui sentimentalismi o su possibili derive soprannaturali.
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Un capitolo senza niente da dire
Al di là di tutte queste teorie su John Wick 5, la cosa più importante da dire sulla pellicola è che in ogni caso, dopo aver visto il quarto capitolo, questo sequel potrebbe inevitabilmente avere poco o nulla da dire. Non è fondamentale, effettivamente, se l'assassino interpretato da Keanu Reeves sia morto veramente o no visto che l'intero film è impostato come un vero e proprio commiato al personaggio, con alcune storyline che rimangono volutamente appese per possibili progetti collaterali futuri. Ecco che quindi qualsiasi aggiunta a tale epilogo rischia di diventare un mero riempitivo, un extra per nulla necessario che potrebbe rovinare la brillante conclusione pensata per il personaggio. Chiaramente è ancora troppo prematuro immaginare la percezione e l'accoglienza (di pubblico e critica) che potrebbe avere il lungometraggio, ma siamo certi che il franchise action è arrivato ad un punto della sua evoluzione che richiede nuove sfide per il futuro e non un ritorno al passato.