Classe 1948, John Noble è noto nella natia Australia come raffinato attore e regista teatrale, mentre a livello internazionale è diventato un'icona del fantasy e della fantascienza grazie a Il signore degli anelli - Il ritorno del re, dove interpretava Denethor, e la serie televisiva Fringe, dove è stato Walter Bishop (e il suo alter ego "malvagio" Walternate) per cinque stagioni. Successivamente l'abbiamo visto nelle prime due stagioni di Sleepy Hollow, ed è imminente il suo ritorno nella quarta annata (per l'esattezza nell'episodio The People vs. Ichabod Crane , in onda in Italia il 24 febbraio). È anche stato il padre di Sherlock Holmes nella quarta stagione di Elementary, e ha prestato la voce a Brainiac nel film animato Superman: Unbound, Unicron in Transformers Prime e allo Spaventapasseri nel videogioco Batman: Arkham Knight. Un curriculum alquanto notevole, del quale abbiamo parlato con lo stesso Noble durante il Swiss Fantasy Show lo scorso 22 ottobre.
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Partiamo da Il signore degli anelli. Cosa ti ha spinto a recitare nella trilogia? Eri un fan dei libri, o ti intrigava la possibilità di partecipare a un progetto di tali dimensioni girato in Nuova Zelanda?
Nessuna delle due cose. In Australia si sapeva che Peter Jackson stava lavorando a quel progetto, e tutti dicevano che non ci sarebbe riuscito. Quella mi sembrò una sfida interessante. Dopo il primo provino per Denethor non ho più avuto notizie da loro per un po', poi mi hanno chiesto di sostenere un altro provino, sia per Saruman che per Denethor, e l'ho fatto. Dopodiché la parte di Saruman fu ovviamente assegnata a Christopher Lee, e rimasi nuovamente senza notizie da parte loro per un po' di tempo prima di ricevere la conferma che sarei stato Denethor. Ed è in quel momento lì, quando ho iniziato a lavorare sul set, che mi sono reso conto di quanto il progetto fosse enorme, sono rimasto sbalordito dalla cura per ogni minimo dettaglio. Ed era la prima volta che fu necessario un periodo di riprese talmente lungo.
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A tal proposito, tu per quanto tempo sei stato sul set?
Sono stato l'ultimo del cast principale ad essere scritturato, ho lavorato solo per tre mesi.
Ti aspettavi che la trilogia diventasse così popolare al cinema?
Nessuno di noi se l'aspettava. Peter ha fatto un lavoro straordinario, e oggi è riconosciuto come tale, ma durante le riprese persino i fan di Tolkien erano scettici.
Potresti parlarci un po' del tuo rapporto con i tuoi due figli sullo schermo, David Wenham e Sean Bean? C'è quella scena ne Il signore degli anelli - Le due torri, nella versione estesa, dove recitate tutti e tre insieme.
Quella scena è stata aggiunta durante le riprese supplementari, io all'inizio non dovevo proprio apparire nel secondo film. Dopo l'uscita del primo episodio Peter si è reso conto che il personaggio di Faramir aveva bisogno di un'introduzione migliore, e così siamo tornati in Nuova Zelanda per girare quella scena, e sono rimasto abbastanza deluso quando l'hanno tagliata dalla versione cinematografica. La cosa buffa di quell'esperienza è che non ho mai incontrato Sean Bean, lui non era presente quando abbiamo girato la scena. David lo conoscevo già da prima, essendo anche lui australiano.
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Partendo da Denethor, c'è una sorta di filone nella tua carriera legata alle figure paterne, in Fringe, Sleepy Hollow ed Elementary. Sei particolarmente attratto dai padri tormentati, o figli nel caso di Sleepy Hollow?
Ottima osservazione. In realtà è più una questione di età, tendono ad offrirmi ruoli da padre, e il più delle volte si tratta di personaggi complicati e cupi. Non so perché continui ad accadere, ma mi diverto molto. L'ultimo che ho interpretato è stato il padre di Sherlock Holmes in Elementary, e lui era abbastanza complesso e folle.
In Fringe hai avuto modo di interpretare tre versioni diverse di Walter Bishop, tramite flashback e dimensioni parallele. Chi preferisci: Walter com'è adesso, Walter nel passato o Walternate?
Direi il Walter principale, quello vecchio e pazzo, o forse è meglio dire eccentrico. L'avrò interpretato in quaranta modi diversi, e poi c'era anche Walternate con una personalità molto distinta. Lavorare a un progetto come quello per cinque anni è una sfida meravigliosa per un attore.
Date le persone coinvolte nella creazione della serie, ti è mai stato proposto un ruolo nella nuova versione di Star Trek o negli episodi attuali di Star Wars?
No. Girarono delle voci ad un certo punto, ma non c'è mai stata una vera conversazione tra me e J.J. Abrams al riguardo. Mi piacerebbe recitare in un blockbuster di quel tipo, anche solo per l'esperienza.
Passiamo a Sleepy Hollow. Quando hai girato la prima stagione sapevi in anticipo cosa sarebbe successo al tuo personaggio, oppure sei stato informato all'ultimo?
Alex Kurtzman, uno dei creatori di Fringe, mi contattò per offrirmi quel ruolo, ed era una proposta molto intrigante. Io sapevo già come sarebbe finita la prima stagione, gli altri attori no. Tom Mison [l'interprete di Ichabod Crane, n.d.r.] lo sapeva ma se ne dimenticò, e non volle credere al fatto che io fossi in realtà uno degli antagonisti. La seconda stagione mi è piaciuta di meno per quanto riguarda il mio personaggio, ed è per quel motivo che ho lasciato la serie. Adesso però sono tornato, ho girato qualcosina insieme a Tom.
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Com'è stato tornare sul set dopo un'assenza di un anno?
Molto piacevole, perché sono amico dei vari membri della troupe, e mi è sempre piaciuto molto lavorare con Tom, quindi ero molto felice di questa reunion, di recitare nuovamente al suo fianco, cosa che era venuta un po' a mancare nella seconda stagione.
Come doppiatore sei stato la voce di due antagonisti celebri come Brainiac e Unicron. Cosa cambia rispetto alla recitazione in carne ed ossa?
Non molto, perché fanno comunque in modo che tu abbia un'idea chiara della storia, e anche se si tratta "solo" della voce è un lavoro impegnativo, soprattutto per i videogiochi. Ho doppiato lo Spaventapasseri in Batman: Arkham Knight ed è stato un processo abbastanza lungo, diverse sessioni di registrazione nel corso di alcuni mesi.
Prima hai parlato del concetto di reunion. Adesso va di moda "resuscitare" serie TV del passato. Se ciò dovesse accadere per Fringe, ti piacerebbe interpretare di nuovo Walter Bishop?
Assolutamente sì, sarebbe una vera gioia per me. Bisogna vedere se per il network c'è un motivo per farlo, spiace dirlo ma è soprattutto una questione di soldi.
C'è qualcosa nella tua filmografia che precede Il signore degli anelli e che consiglieresti ai tuoi fan di recuperare?
No, perché in Australia ho fatto soprattutto teatro. Ogni tanto però i fan mi vengono a dire che hanno scovato qualche vecchio film, e io gli dico sempre: "Ma no, quello è terribile!". [ride, n.d.r.]
Per chiudere, hai detto che ti piacerebbe recitare in un blockbuster. Preferiresti contribuire alla creazione di un franchise nuovo, o partecipare a una saga esistente?
Propenderei per qualcosa di nuovo, a meno che non si trattasse di qualcosa di storicamente importante come Star Trek o Star Wars, di cui abbiamo già parlato.
Quindi niente Marvel o DC?
Loro fanno un ottimo lavoro, ma non sono esattamente allo stesso livello.