Dopo l'uscita di Christmas Drop e Dash & Lily, Netflix procede spedito verso il Natale, questa volta con un musical pirotecnico scritto e diretto da David E. Talbert, già rodato sui titoli natalizi (Almost Christmas - Vacanze in famiglia) e prodotto, tra gli altri, da John Legend. La colonna sonora include musiche originali dello stesso Legend e del produttore musicale Philip Lawrence e un brano inedito realizzato dal cantante R&B Usher, eseguito insieme a Kiana Ledé. Il musical può contare anche su un cast d'eccezione: ci sono, infatti, il premio Oscar Forest Whitaker (L'ultimo re di Scozia), Keegan-Michael Kee, Hugh Bonneville e la giovanissima Madalen Mills in una spumeggiante prova d'esordio. Come vedremo nella nostra recensione di Jingle Jangle: Un'avventura natalizia, Netflix ci regala un classico film di Natale per famiglie di ispirazione dickensiana, ravvivato, però, da energiche sequenze musicali e mirabolanti invenzioni. D'altra parte, siamo nel regno del se ci credi, tutto può succedere.
La trama
Jingle Jangle - Un'avventura natalizia sfrutta lo stratagemma narrativo del C'era una volta: l'avventura musicale si apre, infatti, con una nonna (Phylicia Rashad) che racconta ai propri nipoti la storia di Jeronicus Jangle, un abile giocattolaio famoso per le sue straordinarie invenzioni. Jangle (interpretato in gioventù da Justin Cornwell) ha tutto: una bottega sempre piena, l'amore della moglie e della figlia Jessica e l'ammirazione della sua comunità, la ridente cittadina di Cobbleton. Un giorno, però, quello che avrebbe dovuto essere il suo fidato apprendista Gustafson (Miles Barrow, da giovane), ruba a Jangle il preziosissimo libro delle invenzioni e la sua ultima prodigiosa creazione: un torero robot che risponde al nome di Don Juan Diego (doppiato in originale da Ricky Martin). Qualche decennio dopo, Gustafson (Keegan Michael Key) è diventato il più ricco fabbricante di giocattoli del mondo mentre Jeronicus Jangle (Forest Whitaker) è caduto in disgrazia: la moglie è morta, la strabiliante bottega si è trasformata in un banco dei pegni e l'amata figlia Jessica si è trasferita altrove, allontanata da un padre ormai triste e burbero. Ma a far ritrovare a Jeronicus la fiducia in se stesso e nella sua magia arriverà la brillante nipotina Journey (Madalen Mills) che dal nonno ha ereditato la grande capacità immaginativa e matematica.
Un universo scintillante
Quello che viene messo in scena in Jingle Jangle: Un'avventura natalizia è un universo pirotecnico nel quale le strade di Cobbleton e l'interno della bottega di Jeronicus si trasformano in palcoscenici di Broadway, tra scenografie scintillanti ed elaborate coreografie. Queste ultime, accompagnate dalle musiche originali di John Legend che spaziano dal jazz a sonorità più attuali, sono una vera e propria esplosione di energia, capace di tenere in vita anche i momenti più banali della trama. In questo tripudio di note e colori trova spazio anche un pizzico di ironia come quando Whitaker, abbracciando uno stile teatrale, rompe la quarta parete meravigliandosi dei ballerini sullo sfondo. Dopotutto, nonostante alcuni momenti di profonda tragedia, si tratta pur sempre di un musical natalizio, nel quale prevale l'atmosfera di festa e dove la tristezza lascia sempre spazio ad allegre sequenze musicali.
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Il buon cuore di David E. Talbert
Nel suo Jingle Jangle: Un'avventura natalizia, David E. Talbert evoca, fin dai primi minuti del film, un mondo pervaso dai buoni sentimenti e da profondissimi legami familiari. E anche se questo incantesimo sembra momentaneamente spezzarsi quando Gustafson deruba Jeronicus della sua preziosa invenzione, l'amore non tarda a ripresentarsi nella vita dell'uomo. E lo fa nei panni dalla curiosa quanto brillante nipote Journey, una ragazzina dotata della stessa predisposizione all'invenzione del nonno. Con il suo entusiasmo e la sua esorbitante (quasi eccessiva) fiducia in se stessa, Journey riaccenderà l'immaginazione assopita di Jeronicus e riporterà la gioia nella bottega dei giocattoli. Un tripudio di bontà, insomma, forse condito da troppi (e un po' forzati) Ti voglio bene e accompagnato da testi che, a volte, sfiorano il limite dello stucchevole (e dell'imbarazzo). Una dose eccessiva di zucchero anche per il periodo di Natale.
Influenze letterarie e cinematografiche
Jingle Jangle: Un'avventura natalizia, a livello di trama, segue quello che è il classico iter narrativo di molte pellicole natalizie, con pochi slanci di originalità seppur abilmente decorato a festa, quasi fosse un bel pacco regalo. Da sottolineare il fatto che la pellicola risenta di diverse influenze letterarie e cinematografiche, a partire dall'ambientazione spiccatamente dickensiana, sia nei costumi sia nell'architettura di Cobbleton. Ma se il film, all'inizio, sembra trarre ispirazione da Canto di Natale, in seguito appaiono chiari i riferimenti ad alcune celebri produzioni cinematografiche come Mary Poppins, soprattutto per quanto riguarda le coreografie nelle quali, a volte, si riescono a scorgere degli spazzacamini. Ritroviamo anche, soprattutto sul finale, elementi che richiamano Peter Pan e La fabbrica di cioccolato. Infine, uno dei personaggi più simpatici del musical, il robottino Buddy, ricorda una tenera combinazione tra WALL•E ed E.T.
Grandi prove attoriali
Seppure tutto il cast fornisca delle prove d'attore degne di merito (menzioni speciali vanno a Lisa Davina Phillip per il suo irresistibile ruolo da postina e a Hugh Bonneville per il suo cameo), Forest Whitaker è sicuramente la star di questo colorato palcoscenico che è Jingle Jangle: Un'avventura natalizia. Dimostra, infatti, grande presenza scenica, ironia e delle inaspettate doti canore (ovviamente apprezzabili in originale). Da tenere d'occhio è anche la giovanissima Madalen Mills che ci regala un esordio davvero spumeggiante, dimostrando grande sicurezza di sé.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella nostra recensione di Jingle Jangle: Un'avventura natalizia, il musical segue le orme, soprattutto a livello di trama, delle classiche pellicole di Natale, seppur arricchita dalle musiche originali di John Legend, da elaborate coreografie e da una scenografia scintillante. Peccato per il buonismo dilagante che, nonostante si tratti di un film di Natale per famiglie, risulta a tratti un po' stucchevole. Eccellenti, invece, le prove attoriali dei suoi protagonisti, soprattutto per quanto riguarda il premio Oscar Forest Whitaker e la giovane esordiente Madalen Mills.
Perché ci piace
- Scenografia scintillante.
- Elaborate sequenze musicali.
- Eccellenti interpretazioni dei suoi protagonisti.
Cosa non va
- Trama un po' scontata.
- Buonismo ai limiti dello stucchevole.