Jeff Koons. Un ritratto privato, la recensione: il kitsch elevato ad opera d'arte

La recensione di Jeff Koons - Un ritratto privato: il film di Pappi Corsicato è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle; sarà al cinema come uscita evento solo il 23, 24 e 25 ottobre, distribuito da Nexo Digital.

Jeff Koons. Un ritratto privato, la recensione: il kitsch elevato ad opera d'arte

"C'è una scultura prima e dopo Jeff Koons nella scultura. Jeff Koons ha cambiato il modo in cui vediamo la scultura". A parlare non è uno qualunque, ma un altro grande artista come Julian Schnabel. C'è anche la sua testimonianza tra le interviste che compongono il documentario che vi raccontiamo nella recensione di Jeff Koons. Un ritratto privato, il film di Pappi Corsicato presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle. Sarà al cinema come uscita evento solo il 23, 24 e 25 ottobre, distribuito da Nexo Digital. È un'occasione non solo per chi apprezza l'artista americano, ma anche per chiunque ami l'arte. Il ritratto privato tracciato da Pappi Corsicato, che intreccia vita e arte e fa capire come una influenzi l'altra, diventa un discorso universale sul senso e la forza dell'arte. È un film davvero interessante. Perché Jeff Koons è un artista noto, ma meno conosciuto di altri grandi artisti pop che lo hanno preceduto, come Andy Warhol, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat. E questo film è un'ottima occasione per conoscerlo.

La costruzione dell'oggetto perfetto

Jeff Koons Un Ritratto Privato  Balloon Dog  Da Serie  Celebration  Olio Su Tela 1995 1998
Balloon Dog, una delle serie di opere più famose di Jeff Koons

Enormi sculture che ripropongono quelle figure dei palloncini a forma di animale che gli animatori fanno ai bambini, montagne giganti di ammassi di play-doh, palloni da basket sospesi nel liquido, aspirapolveri sotto teche. L'arte di Jeff Koons è questa, e a qualcuno potrebbe davvero risultare ostica e incomprensibile. D'altra parte, l'arte contemporanea è così. Ma questo film permette proprio di capire che cosa c'è dietro a queste sculture. Jeff Koons, infatti, crea queste figure enormi che sembrano davvero fatte della materia di cui sono fatti gli oggetti, la plastilina, la gomma. E invece scopriamo che sono fatte di tutt'altro, come l'alluminio che poi viene levigato e cromato. E allora, viaggiare all'indietro, fino all'infanzia di Jeff Koons, ti fa capire molte cose. Come, ad esempio, il fatto che il padre fosse un decoratore di interni, e che per questo motivo, ogni anno, l'albero di Natale in casa Koons doveva essere perfetto. Ed è proprio osservando il padre, perfezionista, che Jeff ha imparato a ricercare la costruzione dell'oggetto perfetto.

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Una vita sentimentale tormentata

Jeff Koons Un Ritratto Privato 1978 Jkoons Vest
Un'immagine di Jeff Koons dal film di Pappi Corsicato

Per raccontarci Jeff Koons, Pappi Corsicato viaggia all'indietro. Ci riporta a quella fattoria, in Pennsylvania, in cui l'artista è cresciuto da bambino, fino ai quattro anni. Era dei nonni, e fu molto triste quando i suoi la vendettero. Tanto da ricomprarla da grande, una volta ottenuto il successo, e avere un buen ritiro dove portare la famiglia fuori dalla routine di New York. è qui che si svolge l'intervista principale, quella che regge la maggior parte del film. Un Jeff Koons in pace con se stesso, rilassato, con quegli occhi chiari, puliti, comunicativi, ci parla della sua vita e della sua arte. A vederlo, sembra che sia sempre stato così. Eppure la sua vita sentimentale è stata molto tormentata: una figlia avuta da giovane dalla sua compagna, che non ha voluto impegnarsi, e che la donna ha voluto dare in adozione, e un figlio avuto dalla sua relazione più nota, quella con la pornostar Ilona Staller, alias Cicciolina, e conteso in una battaglia legale durata 21 anni. E poi la serenità, l'incontro con l'attuale compagna, Justine.

Jeff Koons, Patti Smith e New York

Jeff Koons Un Ritratto Privato 1970 Jkoons Portrait
Un giovane Jeff Koons nel film Jeff Koons. Un ritratto privato

Parallelamente alla vita, e legata indissolubilmente ad essa, scorre l'arte. Ci ha colpito il momento in cui, a Chicago, ascolta in una radio Patti Smith, e viene a sapere che a New York c'è una scena new wave che coinvolge anche l'arte. Ma non sarà facile: dopo un primo momento le sue opere non vanno più ed è costretto a tornare a casa dei genitori. Questa storia ci insegna che Jeff Koons. Un ritratto privato è anche una storia sul successo e il fallimento. E ci insegna che un primo insuccesso non significa un fallimento definitivo. Non è detto, come ci racconta Koons, che lasciare New York voglia dire non poter tornare. E così avrebbe fatto l'artista.

Inflatables, Equlibrium, Made In Heaven (con Cicciolina)

Jeff Koons Un Ritratto Privato   Bracelet  Da Serie  Celebration  Olio Su Tela 1955 1998
Bracelet, una celebre opera di Jeff Koons

Jeff Koons. Un ritratto privato ci racconta tutto questo. Ma ci porta anche dentro le sue opere. Così conosciamo Inflatables (1979), la sua prima mostra a New York, con dei gonfiabili simili a quelli che i bambini usano al mare. Diventerà un suo marchio di fabbrica. Ma è sorprendente anche la serie di Equilibrium (1983-1993) con dei palloni da basket sospesi in un liquido, per il quale ha coinvolto Richard Feynman. Un'opera che racchiude significati particolari, come la vita (sembra un feto nel liquido amniotico) e alla morte, Ma riprende anche l'uovo sospeso sopra la Madonna nella Pala di Brera di Piero della Francesca. Banality (1988) ricrea una serie di sculture di cattivo gusto, tra cui spicca l'opera Michael Jackson and Bubbles, lucida e pacchiana come certi oggetti da regalo. Made In Heaven (1989) sublima in arte la sua relazione con Ilona Staller, Cicciolina - ecco l'arte che si mescola con la vita - ma è anche un discorso sull'accettazione del proprio corpo. Una relazione, solo professionale, con Stella McCartney, invece, ha fatto diventare i suoi quadri degli abiti originali e ricercati.

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I rosebud di Jeff Koons: piccoli oggetti pieni di affetto

Jeff Koons Un Ritratto Privato   Lobster  Da Serie  Popeye  Alluminio Policromo E Catena Acciatio Verniciato 2003
Lobster, una famosa opera d'arte che appare nel film Jeff Koons. Un ritratto privato

L'arte di Jeff Koons è ricreare - in grande - piccoli oggetti che per lui rappresentano degli affetti. Tanto che li considerano i suoi "Rosebud" ("Rosabella" in italiano), come la slitta di Quarto potere. Ed è proprio questo il senso di un'opera particolarissima, è una scultura in alluminio dipinto, realizzata tra il 1994 e il 2014, che prende spunto da una montagna di plastilina che il figlio Ludwig (il bambino avuto da Ilona Staller) gli aveva presentato come la sua opera d'arte. "L'arte elimina i pregiudizi" ama dire Koons. "Perché è quello che siamo in quel momento".

Pappi Corsicato e Jeff Koons: il kitsch elevato ad opera d'arte

Ma che cosa unisce un cineasta come Pappi Corsicato a un artista come Jeff Koons? Probabilmente è proprio questo senso per il kitsch elevato ad opera d'arte, per il superfluo che in realtà non lo è ma diventa importante. E ancora, un'attitudine per creare opere d'arte pop, un senso tutto particolare per il colore. Un artista come Koons, allora, è perfettamente nelle corde di Corsicato. E il ritratto che ne fa il regista napoletano è riuscito.

Conclusioni

Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Jeff Koons. Un ritratto privato, il ritratto tracciato da Pappi Corsicato, che intreccia vita e arte e fa capire come una influenzi l'altra, diventa un discorso universale sul senso e la forza dell'arte. È un film davvero interessante.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • L'arte di Jeff Koons, fatta di opere davvero particolari.
  • Il viaggio nella sua vita che ci fa capire da dove nasca la sua arte.
  • Il discorso sull'arte che diventa universale.

Cosa non va

  • Non è un difetto del film, ma si tratta di un documentario per appassionati d'arte.