Nato in California nel 1978, James Franco è una delle personalità più poliedriche della sua generazione. Vincitore di due Golden Globe come miglior attore e onorato nel 2013 con una stella a suo nome lungo la Walk of Fame di Hollywood, nella sua carriera ha avuto modo di collaborare con grandi autori del panorama internazionale (come Robert Altman, Ridley Scott o i fratelli Coen) e interpretare ruoli indimenticabili in alcuni prodotti di grande successo (come la trilogia di Spider-Man diretta da Sam Raimi).
James Franco si è sempre prestato a progetti di diversa caratura senza risparmiarsi, passando dalle commedie ai thriller ad alta tensione, lavorando tanto nel cinema autoriale quanto in quello più commerciale e mainstream. Sono tutti film che riescono a mettere in luce un talento poliedrico e che spesso meritano di essere riportati alla mente e agli occhi del pubblico. Abbiamo quindi deciso di ripercorrere i migliori film di James Franco, consigliando alcuni lavori (proposti in rigoroso ordine cronologico) che a nostro avviso sono tra i più riusciti e i più iconici della sua filmografia.
1. Spider-Man 2 (2004)
La trilogia di Spider-Man diretta da Sam Raimi è diventata, negli anni, un vero e proprio oggetto di culto. Da un punto di vista cinematografico si tratta di una rivoluzione linguistica. Non solamente un antipasto di quello che di lì a poco avrebbe scardinato le logiche del mercato dell'intrattenimento (il fenomeno dei cinecomics), ma un'occasione per sperimentare le nuove frontiere del cinema e provare a costruire un immaginario differente in grado di appassionare le platee di tutto il mondo. James Franco è presente nel progetto a cominciare dal primo film, tuttavia ci siamo permessi di ricordarlo nel secondo capitolo non solo perché lo riteniamo essere il titolo più completo, ambizioso e riuscito della trilogia, ma anche perché è in questo segmento che il personaggio da lui interpretato (ovvero Harry Osborn, il figlio del temibile Goblin/Norman Osborn) assume contorni e sfumature decisamente più complesse e stratificate. Spider-Man 2 è un caleidoscopico film di azione, in cui il talento visivo del regista sembra essere il vero protagonista. Forte anche di un villain da antologia (impossibile dimenticare il Dottor Octopus interpretato da Alfred Molina), la pellicola fu un enorme successo nei botteghini di tutto il mondo chiudendo l'annata oltre i 700 milioni di incasso (secondo solamente a Shrek 2 e Harry Potter e il prigioniero di Azkaban). Il budget complessivo del film si aggira attorno ai 200 milioni di dollari. All'epoca si trattava della cifra più dispendiosa per un film mai raggiunta, seconda solamente alla produzione del Titanic di James Cameron.
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2. Milk (2008)
L'anima poliedrica e curiosa di James Franco, capace di alternare grandi progetti blockbuster a pellicole più ricercate e d'essai, emerge in tutta la sua forza nel 2008. L'attore viene infatti scrittura dal regista Gus Van Sant per partecipare a quello che diventerà uno dei titoli più amati dal pubblico tra quelli da lui diretti. Milk racconta la storia vera di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti. Dai primi passi in carriera mossi dalla passione giovanile, sino alla tragica e prematura scomparsa: il biopic di Van Sant è un'opera solida e molto intensa, capace non solamente di portare in scena una parabola straordinaria e unica, ma anche di toccare le corde giuste da un punto di vista emotivo. Sean Penn si presta in tutto e per tutto e firma una delle sue interpretazioni migliori (premiata con l'Oscar come miglior attore protagonista), eppure James Franco non passa assolutamente inosservato. Anzi, riesce a tenere testa a un mostro sacro della recitazione e i momenti in cui i due sono entrambi presenti sullo schermo sono sicuramente tra i più riusciti del film. Franco interpreta infatti Scott Smith, compagno e collaboratore di Milk. Il ruolo gli varrà un premio agli Independent Spirit Awards 2009 come miglior attore non protagonista.
3. Mangia prega ama (2010)
Forse in maniera sorprendente per chiunque, a cominciare dal celebre regista televisivo Ryan Murphy fino alla protagonista Julia Roberts e alla critica cinematografica di tutto il mondo, Mangia prega ama è una delle commedie statunitensi che maggiormente ha segnato l'immaginario degli ultimi anni riuscendo a far breccia negli occhi e nel cuore del pubblico internazionale. Tratto dal libro autobiografico di Elizabeth Gilbert Mangia, prega, ama - Una donna cerca la felicità, il film è un viaggio in giro per il mondo, da Roma a Bali, lungo il quale ci sarà modo di esplorare luoghi esotici, assaggiare cibi prelibati, trovare del tempo per la riflessione e infine imbattersi nel vero amore (?). Il film gira tutto attorno al sorriso e al carisma di Julia Roberts ma James Franco funziona egregiamente come comprimario riuscendo a non subire minimamente la pressione del confronto con un altro attore di prim'ordine quale è Javier Bardem.
4. 127 ore (2010)
Seppur il film abbia trovato meno fortuna di quanto probabilmente ci si aspettava, 127 ore resta a oggi una delle prove più totalizzanti e ingombranti della carriera di Franco. L'attore infatti ha il difficile compito di dover reggere sulle proprie spalle la quasi totalità dell'opera. Quella di Danny Boyle è la trasposizione cinematografica di una storia vera. James Franco interpreta Aron Ralston, un alpinista statunitense che, nel 2003, durante un'escursione rimase intrappolato per 127 ore sotto una roccia e fu costretto ad amputarsi un braccio per salvarsi la vita. Prima di scritturare l'attore, la produzione aveva pensato ad altri nomi, tra cui Cillian Murphy e Ryan Gosling. Per prepararsi al ruolo, Franco mesi prima delle riprese guardò con attenzione il reportage effettuato dal vero Ralston durante i giorni dell'incidente e confessò di essere rimasto parecchio turbato da quanto visto. 127 ore venne nominato a sei premi Oscar, tra cui miglior film ma soprattutto miglior attore protagonista. Non riuscì tuttavia ad aggiudicarsi alcuna statuetta. Quell'anno l'edizione fu vinta da Il discorso del re (sia miglior film che miglior attore, Colin Firth). A Franco però spettò l'onore di poter condurre la cerimonia, in compagnia di Anne Hathaway.
5. L'alba del pianeta delle scimmie (2011)
Ampiamente apprezzato dalla critica, oltre che dal grande pubblico, L'alba del pianeta delle scimmie è il primo capitolo della saga reboot dedicata al celebre franchise di fantascienza tratto dal romanzo Il pianeta delle scimmie di Pierre Boulle che diede il titolo al primo capitolo del 1968, divenuto un grande classico del cinema. Il film racconta di uno scienziato (James Franco appunto) alla ricerca di una cura per l'alzheimer. Sperimentato su alcune scimmie, il farmaco sembra che non funzioni. In realtà, lo scimpanzé Cesare (Andy Serkis) inizia a sviluppare un'intelligenza fuori dal comune e coltiverà un rapporto di amicizia proprio con chi ha studiato e permesso tutto ciò. I mirabolanti effetti speciali (nominati all'Oscar) e l'impressionante lavoro di motion capture ottenuto grazie alla recitazione di Andy Serkis, rischiano di mettere in secondo piano la prova di Franco. Tuttavia sappiamo bene quanto sia difficile recitare senza avere accanto a sé la presenza del personaggio con cui interagire (in questo caso una scimmia) e in ogni caso la pellicola dimostra nuovamente quanto l'attore sia in grado di abitare l'intera filiera filmica, dai film più indipendenti e autoriali ai blockbuster dei grandi studios come questo. La saga è proseguita con altri due titoli: Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie del 2014 e The War - Il pianeta delle scimmie del 2017.
6. Spring Breakers - Una vacanza da sballo (2013)
Quello di Harmony Korine è stato un cult istantaneo. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, divenne il titolo più discusso di quella edizione. Si tratta di un film da una parte esteticamente ricercato, ipnotico e lisergico, dall'altra di una pellicola decisamente provocatoria in grado di scuotere l'immaginario collettivo provando a smitizzare l'icona acqua e sapone di alcune star adolescenziali che fino a quel momento erano il volto di casa Disney (Selena Gomez su tutte). James Franco interpreta un criminale che prende sotto la sua protezione quattro studentesse in vacanza. Si tratterà di un cammino di perdizione, più che di formazione, in cui ogni singolo freno inibitore verrà scardinato in nome di esperienze ai confini della legalità e della moralità. Beato tra le donne? Non proprio. Quello che però è sicuro è che il mood da teppista, tanto criminale quanto estremamente irresistibile, si sposi perfettamente al corpo di Franco in quella che, a detta di buona parte della critica internazionale, resta a oggi la sua performance migliore.
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7. The Disaster Artist (2017)
Si tratta di uno dei lavori più personali di James Franco, tanto che è un film da lui interpretato ma al tempo stesso diretto. L'attore ha infatti alle spalle anche una corposa carriera da regista (soprattutto di film indipendenti), ma The Disaster Artist resta con buona probabilità uno degli esiti migliori in tal senso. Ecco perché abbiamo deciso di inserirlo all'interno del gruppo. Il film racconta la storia vera di Tommy Wiseau (interpretato proprio da James Franco), il quale, nel 2003, firmò il suo film d'esordio intitolato The Room. Sbertucciato a dir poco da pubblico e critica, il film venne bollato come uno tra i peggiori lungometraggi mai realizzati. Questa sua nomea però contribuì a donare al progetto un'aura mitica che lo resero ben presto un vero e proprio cult. Voci di corridoio dicono che James Franco non sia mai uscito dal personaggio durante tutta la durata della produzione. E pensare che inizialmente il vero Tommy Wiseau desiderava Johnny Depp sul set per interpretare il suo personaggio. Solamente dopo molte riunioni di convincimento Franco riuscì a fargli cambiare idea. Aveva ragione, infatti questo ruolo gli valse un Golden Globe come miglior attore in un film commedia o musicale.