"Il mio nome è Bond, James Bond." È dal 1962 che quella frase accompagna le avventure cinematografiche del celeberrimo agente segreto nato dalla fantasia dello scrittore Ian Fleming e portato sullo schermo su iniziativa dei produttori Harry Saltzman e Albert R. Broccoli. Una serie che continua a crescere a livello di successo, come dimostrano gli incassi fenomenali di Skyfall tre anni fa e i primi incoraggianti risultati di 007 Spectre.
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Noi cogliamo l'occasione per ripercorrere 53 anni di spionaggio sullo schermo attraverso con 7 curiosi dettaglio sulla genesi e l'evoluzione delle avventure di Bond.
1. Alla ricerca di 007
Oggi è considerato dai più l'incarnazione definitiva di James Bond sullo schermo, al punto da spingere Ian Fleming a dare al personaggio origini scozzesi nei romanzi, ma Sean Connery non fu la prima opzione per interpretare la spia inglese. I produttori pensarono inizialmente a Cary Grant, ma l'attore aveva già 57 anni all'epoca e non sarebbe stato in grado di garantire la sua presenza per più di un film. Altri candidati furono Patrick McGoohan, che rifiutò, e David Niven, che finì per interpretare Bond in chiave parodistica nel film James Bond 007 - Casino Royale, uscito nel 1967. Broccoli scrisse nella sua autobiografia che era stato preso in considerazione anche Roger Moore, scartato però in quanto "troppo giovane" (pur avendo tre anni in più rispetto a Connery), ma lo stesso attore, allora sotto contratto per la serie televisiva Il santo, sostiene di non essere mai stato contattato per la parte prima del 1972, quando Connery lasciò "definitivamente" la saga.
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2. Il cattivo perfetto
Anche la parte di Dr. No, antagonista del primo lungometraggio, non fu facile da assegnare. La prima scelta di Fleming fu l'amico Noel Coward, celebre drammaturgo e autore di Breve incontro. Questi reagì alla proposta con un telegramma: "Dr. No? No! No! No!". In seguito il creatore di Bond si diede persino al nepotismo, suggerendo un cugino per il ruolo che, nel frattempo, era già stato affidato a Joseph Wiseman. E il cugino di Fleming? Trattasi di nientemeno che Christopher Lee, che dovette aspettare fino al 1974, l'anno di Agente 007, l'uomo dalla pistola d'oro, per entrare a far parte dell'universo di 007, nei panni del perfido Francisco Scaramanga.
3. SPECTRE, materia da tribunale
Ora è possibile rivedere al cinema l'organizzazione che ha dato tanto filo da torcere a Bond, ma dopo l'uscita di Agente 007, una cascata di diamanti, nel 1971, era ufficialmente scomparsa dallo schermo a causa di una disputa legale fra Ian Fleming e Kevin McClory, in seguito alla quale quest'ultimo deteneva i diritti cinematografici di SPECTRE e del suo leader, Ernst Stavro Blofeld. Saltzman e Broccoli furono quindi costretti ad eliminare (ufficiosamente) Blofeld all'inizio di Agente 007, solo per i tuoi occhi, mentre McClory produsse, nel 1983, Agente 007 - Mai dire mai, remake di Agente 007, operazione tuono, con Max von Sydow nei panni del villain e il redivivo Sean Connery in quelli di un Bond sempre più vecchio e sciupato.
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4. "Troppo... Per un solo James Bond"
Mai dire mai è uno dei due film "fuori serie" dedicati a Bond, vale a dire non facenti parte della continuity ufficiale (quella originale, che va da Agente 007, licenza di uccidere a 007 La morte può attendere, e quella nuova introdotta con il Casino Royale del 2006). L'altro, a cui abbiamo accennato prima, è il primo adattamento del debutto letterario di Bond, che la MGM realizzò sotto forma di commedia. La parte di Bond venne affidata sia a David Niven che ad altri sei attori, tra cui Peter Sellers, in nome di un meccanismo narrativo in base al quale 007 chiede ad altri agenti di impersonarlo. Il ruolo di Le Chiffre, recentemente interpretato da Mads Mikkelsen, fu assegnato ad Orson Welles, mentre per incarnare Jimmy Bond, improbabile nipote della celebre spia, fu scelto Woody Allen. E già che parliamo di nipoti...
5. James Bond... Jr.?
Alzi la mano chi ricorda di aver visto, nei primi anni Novanta, una serie animata liberamente tratta dalla saga spionistica di Fleming. Trattasi di James Bond Jr., programma andato in onda in America dal settembre del 1991 al marzo del 1992, per un totale di 65 episodi. L'omonimo protagonista, doppiato in originale da Corey Burton, è il nipote di Bond e frequenta la prestigiosa Warfield Academy insieme ad altri parenti illustri di personaggi noti ai fan (per l'esattezza, il nipote di Q e il figlio di Felix Leiter). La serie è completamente scollegata sia dai romanzi che dai film (malgrado il "Jimmy Bond" di cui sopra), ma rimane un oggetto curioso abbastanza divertente, con tanto di camei da parte di vari cattivi famosi, come Jaws, Auric Goldfinger e Dr. No.
6. Arrivederci, Mr. Brosnan
Se sulla presunta candidatura di Roger Moore per il ruolo di Bond già negli anni Sessanta circolano aneddoti contraddittori, è invece un dato di fatto che Pierce Brosnan fu contattato dai produttori già nel 1986, proprio per sostituire Moore. L'attore irlandese sostenne il provino insieme a Sam Neill e Timothy Dalton, e quest'ultimo fu scelto quando Brosnan dovette rinunciare per via del rinnovo all'ultimo minuto della serie TV Mai dire sì. Per fortuna sua e nostra, gli venne data una seconda chance negli anni Novanta, e il risultato - Goldeneye - fu il film giusto per far uscire Bond dalla Guerra fredda.
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7. Questioni anagrafiche
Stando ai romanzi di Fleming, gli agenti 00 sono costretti ad andare in pensione una volta compiuti 45 anni (Bond è vicino ai 40 nella versione cartacea). Se si esclude il "fuori serie" Mai dire mai, Sean Connery ha rispettato questo limite, lasciando la saga spionistica all'età di 41 anni. George Lazenby, che ha interpretato Bond una volta sola, in Agente 007, al servizio segreto di sua maestà, aveva appena 30 anni. Timothy Dalton aveva esattamente 45 anni quando uscì il suo ultimo Bond, Agente 007, Vendetta privata (ma in realtà avrebbe dovuto girarne ancora uno, rimandato per via di problemi legali), mentre sia Roger Moore (57) che Pierce Brosnan (49) avevano superato il limite d'età quando il pubblico vide le loro ultime apparizioni nei panni di 007. Quanto a Daniel Craig, il nuovo Bond ha ora 47 anni, il che spiegherebbe certe dichiarazioni sull'incertezza del suo futuro nei panni della spia inglese.