"Se volete il rock dovete rompere le regole".
Il mondo di Hollywood produce da decenni attori di grande calibro, belli e dannati, intriganti e sexy, capaci di smuovere la critica e il pubblico con un solo gesto, in grado di vincere premi su premi e di farci emozionare ogni qual volta vediamo un loro film. Ma quanti di loro sentiamo veramente vicini a noi stessi? In quanti di loro ci riconosciamo?
Jack Black non è la tipica star hollywoodiana: non è bello, non ha un fisico scolpito, non è super-pubblicizzato e, probabilmente, non vincerà mai un Oscar. Ma è terribilmente genuino e simile a noi.
Recita con l'anima e con il cuore in un crescendo di esplosioni animalesche di comicità. Libera tutta la sua fisicità facendoci "sentire" realmente lui stesso, inteso come uomo, trasportandoci nel suo mondo con un'incredibile grinta.
Jack Black è un assolo di chitarra che scuote il film liberando tutta la pazzia, l'allegria e la magia che solitamente risiedono nelle canzoni rock dei Led Zeppelin o degli AC/DC. Un attore in grado di dominare da solo la scena senza bisogno di altro se non un microfono o una chitarra. Un attore che recita con tutte le parti del suo corpo, utilizzandole senza freni, abbandonandosi totalmente e lasciando che la comicità nasca dal profondo, con la rabbia di un performer e l'esplosività di una bomba al tritolo.
Ad Hollywood si sono accorti di lui un po' tardi (per lui a inizio carriera solo piccole parti come in Mars Attacks! di Tim Burton, Nemico Pubblico di Tony Scott o Bob Roberts dell'amico e maestro Tim Robbins) grazie ai film Alta fedeltà di Stephen Frears (2000) e Amore a prima svista dei fratelli Farrelly (2001) in cui mostra delle buone qualità attoriali e, soprattutto, mostra di essere pronto per la grande occasione che puntualmente arriva nel 2003: il film è School of Rock,del talentuoso regista Richerd Linklater. Una pellicola che gli calza su misura perché combina rock e comicità, le sue più grandi passioni. Il film è sorprendente e coinvolge grandi e piccini. Black è incredibile: canta a squarciagola e suona l'elettrica travolgendo lo spettatore, esplodendo rock e simpatia in ogni situazione e plasmando "a sua immagine e somiglianza" i giovani ragazzi della scuola. Jack Black come il grande John Belushi, in grado di essere lui stesso il film, di essere lui stesso lo spettacolo.
Da questo momento in poi tutti si accorgono dell'incredibile potenza espressiva di questo attore, assolutamente atipico per gli standard hollywoodiani.
Nel 2004 gira L'invidia del mio migliore amico del premio Oscar Barry Levinson con l'amico Ben Stiller e Anchorman di Adam McKay.
Nel 2005 viene scelto da Peter Jackson per il suo King Kong e il grande pubblico scopre un nuovo Jack Black in grado di sostenere un ruolo drammatico con grande versatilità. In Kong Black è un regista di Hollywood all'ultima occasione della carriera, un po' approfittatore, un po' sognatore. Ancora una volta il suo personaggio colpisce nel segno mostrandoci un'altra faccia di questo attore, incredibilmente a suo agio in un kolossal internazionale.
Nel 2006 l'istrionico Black cambia pelle di nuovo. In L'amore non va in vacanza di Nancy Meyers è Miles, un compositore di colonne sonore (ritorna ancora la musica nei suoi personaggi) che si innamora di Kate Winslet. Una parte romantica per lui che dimostra di destreggiarsi molto bene anche in questa situazione mostrando una grande brillantezza, naturalezza e semplicità. Nel film non possiamo non riconoscerci in lui che, non certo bellissimo, mostra la sua personalità, le sue passioni e la sua simpatia e, senza paura, si mette in gioco e, alla fine, fa breccia nel cuore delle bella Kate, stregata dalla sua genuinità e dolcezza.
Nel 2006 gira Super Nacho, altro film su misura che esalta ancora le sua grandi capacità di trasformazione e la sua comicità straripante, e il biografico Tenacious D e il destino del rock, con il suo grande amico Kyle Gass con cui forma l'omonimo gruppo rock la cui storia è tema del film.
Ancora la musica e il rock come completamento delle sue qualità attoriali che mostrano la sua vera identità: quella di animale da palcoscenico.
Jack Black è i suoi personaggi. In ognuno di loro troviamo la sua genuinità, che lo rende molto vicino a noi, e la sua esplosiva anima rock, brutalmente coinvolgente.
Lui non recita, si mostra così com'è e non possiamo trattenerci dalla risate di fronte alla sua energetica simpatia e alla sue facce buffe, non possiamo non volergli bene.
E, come una splendida canzone rock dai riff graffianti, lascia il segno nel profondo.