Ritchie ha 18 anni, è giovane, vuole fare l'attore e ama i ragazzi. La Londra degli anni '80 è come se fosse la sua ostrica: vuole assaggiare tutto, vuole provare tutto. Vive con il suo gruppo di amici in un appartamento che hanno ribattezzato il "Pink Palace" e non ha intenzione di farsi abbattere da chi dice che finirà all'Inferno. Proprio in quegli anni comincia però a diffondersi una strana malattia, che sembra colpire sopratutto le persone del suo ambiente. It's a Sin, miniserie in cinque episodi, su StarzPlay dal primo giugno, vi strapperà il cuore.
Artefice del grande rilancio di Dr. Who, dopo Queer as Folk, Cucumber e Banana, Russell T Davies torna a parlare in televisione della comunità LGBTQ+ inglese e per farlo ha scelto un momento storico molto cupo, che ha portato alla perdita di quasi un'intera generazione.
Come protagonisti ha scelto Olly Alexander, cantante degli Years & Years, nel ruolo di Ritchie, Omari Douglas, Callum Scott Howells, Lydia West e Nathaniel Curtis, che interpretano rispettivamente Roscoe, Colin, Jill e Ash. Abbiamo incontrato via Zoom l'attore Nathaniel Curtis per parlare di una delle miniserie migliori dell'anno.
La video intervista a Nathaniel Curtis
It's A Sin, la recensione: il teen drama maturo che racconta l'AIDS negli anni '80
It's a Sin: il rosa e il sesso
Il Pink Palace: quanto è magnifico il colore rosa? In P-Valley tutto è rosa. Qui c'è il Pink Palace. Perché il rosa è un colore così friendly?
Non so, è una bella domanda. C'è qualcosa di molto caldo nel rosa. E anche di molto divertente. Il Pink Palace era un posto reale a Londra, in cui vivevano gli amici di Russell T. Davies. L'allitterazione di Pink Palace è divertente. Sì, penso che il rosa sia divertente
Penso che l'unico peccato accaduto negli anni '80 sia che abbiamo perso un'intera generazione di menti creative. I vostri personaggi vogliono essere cantanti, scrittori, attori. Pensi sia stata una grande perdita per il mondo?
Assolutamente. Ciò che è accaduto è mostruoso, così come sono state trattate le persone infette. E, come hai detto, abbiamo perso buona parte di una generazione creativa. Che stavano facendo cose straordinarie. Pensiamo a Halston: faceva degli abiti incredibili, eppure è stato messo da parte e abbiamo perso un grande stilista. In questo modo la generazione successiva ha perso dei punti di riferimento, da cui imparare e a cui fare domande. Penso sia davvero molto triste.
Le migliori 10 serie TV disponibili su Starzplay
Amo le scene di sesso della serie. Alcuni si sentono a disagio, ma io penso che siano fantastiche perché per una volta vediamo persone che si divertono a fare sesso. Non ci sono senso di colpa o tragedia. Pensi che fosse importante mostrare delle persone gay che si godono il sesso, senza tragedie?
Assolutamente. Ci sono diversi modi in cui l'AIDS può diffondersi, ma i personaggi di It's a sin si contagiano così. La serie mostra che non ci si deve vergognare del sesso, non è sporco o sbagliato, ma divertente, intimo, romantico. Si può ridere, è una cosa naturale. Come la prima volta di Ritchie, che va malissimo. Ma, anche se non funziona, puoi costruire una relazione e una vera connessione con l'altro. Come Ash e Ritchie, che diventano amici e amanti. Sì, il sesso è divertente ed è importante mostralo. Come hai detto tu, un uomo gay non si deve vergognare di fare sesso. Anche se la storia diventa molto triste e cupa, comincia con il divertimento e la vita.
It's a Sin: prendere coscienza di sé
Hai usato la parola "vergogna": questi sono ragazzi giovani, hanno 18 anni e stanno cercando di capire chi sono. Ma quanto tutti intorno a te ti dicono che sei sbagliato, che dovresti sentirti in colpa e ti vergogni per questo, per cosa sei, come fai a scoprire chi sei? C'è una distorsione, non sai chi sei. Come si può fare quando tutti ci dicono che siamo sbagliati?
Devi circondarti delle persone giuste. Dalla mia esperienza, e da quella delle persone che amo, so che bisogna circondarsi di persone giuste. Anche se non ci si identifica nella comunità LGBTQ+, trovare persone che ci amano e ci sostengono è molto importante. Per ciò che sei e non per cosa puoi o non puoi fare. È davvero molto importante, un consiglio che darei comunque ai più giovani. La serie mostra l'importanza della famiglia che ci scegliamo. Non vanno sempre d'accordo: litigano, discutono, ma si vogliono davvero bene. È una cosa importantissima.
Essere creativi è fantastico, ma c'è una scena sconvolgente nel primo episodio: quando Ritchie dice che non crede alla pandemia, che ci sia una malattia che si sta diffondendo. Mi ha ricordato oggi, quando, un anno fa, le persone non credevano alla pandemia. Quanto è importante fidarsi della scienza?
La scienza ha cambiato il mondo. Grazie alla medicina e alla tecnologia. Le persone che non credono nei vaccini... Per un personaggio come Ritchie non aveva senso. Le voci all'inizio erano simili, ma la differenza la fa la tecnologia. C'è una enorme differenza. La scienza continua a far evolvere e cambiare il mondo.
It's a Sin e i diritti della comunità LGBTQ+
In Italia stiamo facendo fatica a far approvare una legge, il nome è DDL Zan. Una legge che vuole punire i crimini d'odio contro la comunità LGBTQ+, le donne, i disabili. Siamo in difficoltà perché è bloccata al Senato. Alcuni politici la stanno osteggiando. Cosa diresti a dei politici che, nel 2021, dicono che i crimini d'odio non sono rilevanti? Che i crimini d'odio contro le donne e la comunità LGBTQ+ non sono rilevanti?
Penso che nel mondo ci siano delle persone che non fanno nulla di ciò che non è nel loro interesse. Per ignoranza, interesse, egoismo. Non capisco chi non vuole il bene per gli altri. E purtroppo, in tutto il mondo, ci sono persone al potere con questa mentalità. I miei amici, la mia famiglia, le persone che amo non sono così. Sfortunatamente invece è molto comune oggi tra chi ha il potere. Ma, se tutto va bene, le cose cambieranno. Dobbiamo avere fede nell'umanità. Altrimenti che senso ha?
It's a Sin: gli anni '80
Parliamo di cose belle: questa colonna sonora è fantastica. Quanto era forte la musica anni '80?
La musica ci ha unito. Abbiamo fatto un paio di giorni di prove e in sceneggiatura Russell ha scritto che canzoni avremmo usato. Il regista, Peter Hoar, che è meraviglioso, ha fatto una playlist di musica anni '80. E Omari, che è incredibilmente intelligente, sa fare tutto, conosceva tutte le canzoni. La musica ci ha aiutato a entrare nei personaggi. La mattina ballavamo musica anni '80 nei camerini. Trovo che la musica anni '80 abbia il potere di unire le persone. Forse sono io, ma trovo che la musica anni '80 sia perfetta.
Non è soltanto la musica: siamo ancora innamorati degli anni '80. Non è soltanto la musica: siamo ancora innamorati degli anni '80. Perché amiamo così tanto quel periodo?
In apparenza tutto era bellissimo. I vestiti: tutto sembrava cool senza sforzo negli anni '80. Penso alle camice gonfie, alle stampe dai colori brillanti, alla musica, al senso di comunità. Gli anni '80 erano cool e anche chiassosi. Erano così luminosi. Non ero nato negli anni '80, ma se ci penso mi vengono in mente colori brillanti, alla musica, a persone rilassate, a foto di persone nei pub, a bere drink e fumare sigarette, sorridere, ridere, ballare, baciarsi e tutte queste cose bellissime. C'è stata anche la crisi negli anni '80: il loro fascino sta nell'aver avuto un momento bellissimo e una delle cose peggiori successe alla mia gente.