Con l'uscita di It: Capitolo 2 si conclude il dittico basato sul romanzo di Stephen King, incentrato questa volta sui Perdenti adulti, 27 anni dopo, richiamati a Derry per sconfiggere una volta per tutte il temibile Pennywise. Un lungometraggio piuttosto ricco - ne abbiamo parlato anche nella nostra recensione di It: Capitolo 2 - che adatta in 169 minuti più o meno metà di un libro che supera le 1000 pagine, tra nostalgia e timori molto attuali e universali. E come nel primo capitolo, ambientato nel 1989, non mancano vari easter eggs e riferimento più o meno velati all'universo dell'autore, alla cultura popolare del periodo e a elementi del romanzo che, per un motivo o l'altro, non sono stati inclusi nel film. Come da consuetudine, passiamo in rassegna i più significativi di questi easter eggs, con la solita precisazione: l'articolo contiene spoiler !
1. Stephen King, un cameo d'autore
Stephen King ha apprezzato il primo It a tal punto che per It: Capitolo 2 non ha solo dato il proprio parere sulla sceneggiatura (aggiungendo anche una scena che nel romanzo non c'è), ma si è anche prestato per un cameo*, interagendo con colui che è il suo alter ego: Bill Denbrough, divenuto romanziere e sceneggiatore di successo. King appare nei panni del gestore del negozio di seconda mano dove Bill recupera la sua vecchia bicicletta, e in lingua originale si diverte a esagerare il proprio accento del Maine, regione dove sono ambientati quasi tutti i suoi libri. La sua presenza ha anche un che di autoironico nel contesto della gag ricorrente sul talento di Bill: la critica ripetuta nei suoi confronti ("I tuoi finali fanno schifo") è una lamentela regolare legata ai romanzi di King.
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2. Cinefilia, portami via
Oltre all'autore del romanzo appaiono brevemente altri personaggi di un certo peso, da Xavier Dolan (Adrian Mellon) a Peter Bogdanovich (il regista del film basato su uno dei libri di Bill). A livello metacinematografico è simpatica la scena del set dove Bill litiga con la moglie, girata in un vero teatro di posa - il numero 14 - della Warner Bros., lo studio che distribuisce il film. In It: Capitolo 2 era previsto anche un cameo di Guillermo del Toro, amico del cineasta Andres Muschietti, ma è stato annullato per questioni di indisponibilità (il personaggio - il bidello in cui si imbatte Ben mentre scappa da Pennywise - appare per pochi secondi). Non manca invece all'appello l'omaggio a uno dei registi preferiti di King, John Carpenter, con la testa mozzata di Stanley Uris che si muove su delle zampe in stile La cosa. Infine, è di certo poco casuale la scelta di far imitare Jabba the Hutt a Richie Tozier quando questi prende in giro la madre di Eddie Kaspbrak: Jabba è infatti uno dei cavalli di battaglia di Bill Hader, grande appassionato di Star Wars e "voce" di BB-8 nella nuova trilogia.
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3. Da un King all'altro
Il film contiene almeno due rimandi espliciti alle altre opere di Stephen King, anche se il primo è per vie traverse: il poster di Ragazzi perduti, lungometraggio dove recitano Kiefer Sutherland e Corey Feldman, due degli interpreti di Stand by me - Ricordo di un'estate (uscito nel 1986, l'anno in cui è stato dato alle stampe It). Più facilmente identificabile l'omaggio a Shining, con la presenza demoniaca che urla "Here's Johnny!" ("Sono il lupo cattivo!" in italiano) mentre cerca di sfondare la porta del bagno nell'incubo di Beverly. Inoltre, durante la battaglia finale Eddie e Richie si imbattono in un adorabile cagnolino che in realtà è una creatura mostruosa, ed è difficile non pensare che si tratti di un affettuoso omaggio alla vera amica a quattro zampe del romanziere, che egli stesso sui social chiama "Molly, the Thing of Evil".
4. Dalla miniserie al film, un piccolo cameo
I fan del romanzo avevano proposto tramite vari forum che si chiedesse ai giovani protagonisti della miniserie del 1990 di interpretare i Perdenti adulti nel nuovo film (sarebbe mancato all'appello il compianto Jonathan Brandis). Così non è stato, ma un piccolo passaggio del testimone è comunque presente: durante la conference call all'inizio del film, quando Ben interagisce con il proprio staff tramite videochiamata, uno dei suoi interlocutori è Brandon Crane, che fu Ben adolescente quasi tre decenni fa ed è stato chiamato ad apparire nel film in quanto amico di Muschietti, che ha conosciuto sui social all'epoca della lavorazione del primo capitolo del dittico.
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5. Questioni di tartarughe
Dopo la sua assenza nel primo episodio, i fan speravano di poter finalmente vedere sullo schermo Maturin la Tartaruga, entità cosmica e interdimensionale di cui It è la nemesi, e che nel romanzo aiuta i Perdenti nella lotta contro Pennywise. Così non è stato: per semplificare, Mike viene a sapere del rituale tramite i nativi americani, e anche la procedura stessa differisce dal libro. Ci sono però due rimandi alla creatura che è anche legata all'universo della Torre Nera: nella scena della scuola vediamo una tartaruga sulla scrivania, e nel contesto del film Maturin è il nome della radice le cui proprietà allucinogene fanno scoprire a Mike e Bill come uccidere It.