Io e Lulù, la recensione: Channing Tatum in un road movie imperfetto ma con tanto cuore

La nostra recensione di Io e Lulù, il film d'esordio alla regia di Channing Tatum e Reid Carolin che racconta di un viaggio che cambierà le vite di un cane e del suo accompagnatore.

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Io e Lulù: Channing Tatum in una scena del film

Amanti dei cani fermatevi a leggere questa recensione di Io e Lulù perché questo film è soprattutto per voi. Esordio alla regia di Channing Tatum e Reid Carolin, la pellicola porta al cinema dal 12 maggio una storia fatta di rinascita e accettazione del dolore, un road movie che vedrà come protagonista lo stesso Tatum in compagnia di una per nulla semplice e coccolosa cagnolina di nome Lulù. Distribuito in Italia da Notorius Pictures, Io e Lulù (titolo originale Dog) è liberamente ispirato al documentario War Dog: A Soldier's Best Friend del 2017 e racconta, seppur con una certa leggerezza, il difficile destino dei cani (e degli esseri umani) che tornano dai campi di battaglia con più ferite di quelle che appaiono sul loro corpo, ritrovandosi in una nuova quotidianità nella quale non riescono a inserirsi e portando il peso dei traumi subiti.

Un difficile rapporto di amicizia nella trama

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Io e Lulù: Channing Tatum in una foto del film

Quella di questo film è una difficile storia di amicizia: Briggs è un ex soldato congedato dopo aver riportato delle lesioni in combattimento e che sembrerebbe soffrire di disturbi da stress post traumatico. I suoi problemi di salute di certo lo debilitano, ma tutto ciò che desidera è tornare in azione proprio lì dove si sente più utile, sul campo di battaglia, in missione nei luoghi più problematici del pianeta. Stufo della vita che invece si ritrova a condurre sembra avere un'opportunità a patto che riesca a completare una semplice quanto bizzarra missione: scortare Lulù, un cane dell'esercito, al funerale del suo padrone. Quello che sembra un compito da poco si rivela, invece, una missione complicata: Lulù è una cagnolina molto problematica, poco incline ai grattini e profondamente traumatizzata dai giorni trascorsi in guerra e dalla perdita del suo compagno di vita e all'inizio per Briggs sarà difficile anche solo avvicinarsi a lei senza essere assalito. Accompagnati da queste premesse poco rassicuranti, i due inizieranno un road trip lungo la Pacific Coast Highway, un'esperienza che andrà ben oltre il semplice viaggio ma che sarà mezzo per una catarsi profonda e difficile per entrambi.

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Un film per tutti

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Io e Lulù: Channing Tatum in una sequenza del film

Ci rassicurano persino sul poster con un bel "... tranquilli, il cane non muore!", perché alla fine Io e Lulù altro non è che un film per famiglie, una commedia in cui i sentimenti vengono messi al primo posto in un viaggio pensato per divertire lo spettatore, ma anche per farlo riflettere. Le tematiche proposte non sono sempre adeguatamente approfondite, anzi a volte si potrebbe quasi dire vengano trattate con una certa superficialità, cedendo ad una serie di stereotipi che però non arrivano a risultare troppo fastidiosi. Per esporre un giudizio su questo film, infatti, bisogna prima di tutto pensare a chi è destinato e qual è il suo intento: Se da una parte la pellicola vuole suscitare una riflessione sulla condizione dei reduci e sulla forza che ci vuole per superare i propri traumi, dall'altra è chiara l'intenzione di incarnare un prodotto destinato all'intrattenimento che deve essere fruibile anche dagli spettatori più piccoli che possono guardare il film con i propri genitori. Aspettatevi quindi di ridere di situazioni tanto bizzarre quanto verosimili per chi possiede un cane.

Una pellicola imperfetta ma con tanto cuore

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Io e Lulù: Channing Tatum in un momento del film

Il legame che si crea con questi animali può essere di una forza straordinaria ed è anche questo che Io e Lulù si impegna a raccontare: il profondo rapporto che nasce tra un cane e il suo compagno di vita umano, un rapporto fatto di quotidianità, conoscenza reciproca e avventure condivise. Sfidiamo chiunque abbia un cane a rimanere insensibile davanti a diverse delle scene che questa pellicola propone con un po' di furbizia, perché, come affermato già nelle prime righe di questa recensione, il film sembra costruito appositamente per coloro che sanno cosa comporti prendersi cura di un cane imparando a conoscerne ogni suo sguardo. Al netto delle imperfezioni, che ci sono e in più punti rivelano forse la poca esperienza dei registi, possiamo comunque affermare che Io e Lulù è un film divertente e pieno di buoni sentimenti fatto per passare una novantina di minuti in leggerezza con una storia che vi scalderà il cuore.

Conclusioni

Per riassumere la nostra recensione di Io e Lulù possiamo affermare che il film esordio alla regia di Channing Tatum e Reid Carolin in fin dei conti fa quello che deve fare: intrattiene e diverte lo spettatore con una storia di rinascita e amicizia in grado di scaldare il cuore, specialmente quello degli amanti degli animali. Seppur pecchi in alcune parti di una certa superficialità nel raccontare alcune tematiche, risulta perfetto per una visione in famiglia essendo adatto anche ai più piccoli.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • La storia, semplice ma efficace.
  • L’espediente narrativo del road trip.
  • Alcune situazioni in cui molti padroni di cani possono riconoscersi.

Cosa non va

  • La superficialità con cui sono trattate alcune tematiche.