Pur appartenendo a due specie diverse, Lukas e Abel hanno molto in comune: rimasti senza mamma e feriti dalla persona che gli sta più vicino, il padre del ragazzo, Keller, (Tobias Moretti) che rimprovera il figlio della morte della madre, e il fratello che ha scacciato dal nido l'aquila Abel, i protagonisti di Abel - Il figlio del vento, pellicola a metà tra finzione e documentario, racconta la storia di un'amicizia speciale, fatta di condivisione e crescita.
Presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, il film di Gerardo Olivares e Otmar Penker, una co-produzione Austria-Spagna, vede come protagonista il giovanissimo Manuel Camacho, al suo secondo film. L'attore spagnolo è Luks, il protagonista del film, che per recitare insieme alle aquile ha dovuto sottoporsi a un duro allenamento con dei falconieri, che gli hanno insegnato come muoversi accanto a questi volatili maestosi: "Non sai mai come potrebbero reagire" ci ha detto al festival campano, dove lo abbiamo incontrato: "Ma grazie alla guida degli istruttori sono riuscito a interagire con loro: è stato difficile ma molto bello, dagli animali si impara tantissimo. Adoro gli animali, prima avevo la casa piena, ora purtroppo ho solo due tartarughe".
Per l'attore è stato un piacere poter girare all'aria aperta: "Spesso sul set tutti sono annoiati e a disagio, invece poter recitare tra questi paesaggi incredibili è stato come un sogno". Il ragazzo ha le idee chiare anche per quanto riguarda il cinema e il futuro: "Mi piacciono molto i film horror. Per quanto riguarda il cinema non so se continuerò a recitare. Mi piacerebbe molto diventare un giornalista, in modo da poter viaggiare continuamente e vedere il mondo".