Amanti dell'adrenalina e dei ritmi forsennati, ecco la nuova serie che fa per voi. Come vi spiegheremo nella nostra recensione di Intergalactic, questo nuovo prodotto Sky Original di genere fantascientifico ha tutte le carte in regola per catturare in breve tempo lo spettatore e trasportarlo in un viaggio lungo l'universo. Anzi, diciamo pure che più che un viaggio si tratta di una vera e propria fuga, una caccia tra gatto e topo con parecchi colpi di scena e altrettante rivelazioni. Certo, non tutto funziona alla perfezione, almeno nei primi quattro episodi (su otto totali) che abbiamo potuto vedere in anteprima, ma Intergalactic funziona nella sua apparente semplicità riuscendo a regalare una sana dose di intrattenimento. In onda su Sky Atlantic dal 31 maggio, una coppia di episodi alla volta. Ovviamente, per mantenere il silenzio sui plot twist che già a partire dalla prima puntata coinvolgono la narrazione, non troverete il benché minimo spoiler nei paragrafi che seguono.
Criminali in fuga
Siamo nel 2143 e il pianeta Terra è radicalmente cambiato. Lo percepiamo dalla sigla che, attraverso poche immagini, ci racconta ciò che è successo nel passato: vari cataclismi climatici hanno colpito la Terra e l'umanità ha creato un nuovo mondo chiamato Commonworld, ben controllato. La protagonista, almeno nelle fasi iniziali, è Ash Harper (interpretata da Savannah Steyn), una poliziotta con ottime qualità che sta vedendo la sua carriera crescere sempre di più. Una notte, però, l'imprevisto: Ash viene arrestata con l'accusa di aver rubato un importante oggetto. Nonostante lei si proclami assolutamente innocente, e il suo curriculum non lascerebbe spazio ad alcun dubbio, i video delle telecamere di sorveglianza mostrano il contrario.
Viene così inserita in un'astronave insieme ad altre donne criminali per poter essere trasportata in un campo di prigionia. Durante il viaggio verso la prigione, le donne danno però vita a una ribellione prendendo possesso della nave e costringono Ash a pilotare l'astronave per consentir loro di fuggire verso Arcadia, un luogo non controllato dal Commonworld e di cui conoscono solo le coordinate. Nel frattempo dovranno fuggire dalle milizie del Commonworld e cercare di sopravvivere nella vastità dell'universo.
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Vecchio e nuovo
Ciò che colpisce subito all'occhio, fin dalle prime immagini, è la presenza di moltissimi effetti speciali che costruiscono immagini e scenari ricchi e visionari. Anche se a volte i limiti del budget televisivo mostrano il fianco, non si può che apprezzare la volontà di creare un universo vivo e particolare. In ogni puntata, il gruppo di protagoniste, ognuna con un passato e di carattere diverso, saranno costrette a fare tappa su un diverso pianeta per poter poi proseguire nel loro viaggio verso Arcadia. È l'occasione perfetta per caratterizzare ogni singolo episodio con nuove ambientazioni in cui svolgere missioni autoconclusive. Questo Intergalactic è una serie a cavallo tra il vecchio e il nuovo: di base c'è una struttura da serie televisiva d'altri tempi, che lascia molto spazio alla struttura verticale del monster of the week; di contro la storia orizzontale si dipana a mano a mano nel corso degli episodi, evolvendo i personaggi e regalando nuove sorprendenti rivelazioni, spesso poste alla fine degli episodi. È una scelta narrativa che sembra richiamare anche il pianeta Terra stesso così come portato in scena nella serie: una nuova città futuristica che è stata costruita sopra le macerie delle vecchie città distrutte dai cambiamenti climatici, diventate le strade della malavita e degli intrighi.
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Di premesse non mantenute
Perché l'intrigo, in Intergalactic, è ben presente: tra doppio-giochisti, nuovi personaggi che rivelano scomode verità e, ovviamente, uno scontro anche ideologico tra bene e male, tra il controllo del Commonworld e la libertà delle prigioniere. In particolare nel quarto episodio si pone l'accento anche su un messaggio di emancipazione femminile, oltre ad affrontare, come da prologo, un interesse sui cambiamenti climatici. La serie vorrebbe farsi carico di un messaggio molto più forte, ma non riesce ad evitare che l'intrattenimento abbia la meglio su tutto il resto. Il che non è un male: impossibile annoiarsi con un ritmo così elevato e con le rivelazioni poste al punto giusto e i personaggi sono così ben amalgamati nella loro diversità che non si fa fatica ad affezionarsi a loro.
Però non si può fare a meno di provare una sensazione di straniante normalità in quello a cui si sta assistendo. I conflitti e le evoluzioni caratteriali dei personaggi, comprese alcune scelte narrative, sembrano rientrare in binari fin troppo classici rispetto a ciò che la serie poteva proporre. Messe troppo in secondo piano le tematiche più serie rimangono fin troppo nell'ombra, lasciando che Intergalactic rimanga una serie di piacevole intrattenimento senza troppo da aggiungere. Allo stesso modo, per quanto siano ben caratterizzati, i personaggi vengono portati in scena da un cast sicuramente all'altezza, ma che, al di là dell'impatto visivo, non lascia quella fiamma negli occhi dello spettatore. Ma forse, come i personaggi che rappresentano, bisogna ancora passare un po' di tempo con loro per poterci finalmente legare e sentirci parte di una famiglia.
Conclusioni
Concludiamo la nostra recensione di Intergalactic soffermandoci su ciò che maggiormente funziona in questa serie Sky Original. Il mondo creato è interessante e visivamente ricco, soprattutto per una produzione televisiva (e solo raramente si notano i limiti degli effetti digitali). Il gruppo di protagoniste funziona e crea un’eclettica squadra da scoprire a poco a poco. La trama procede rapidamente, con un ritmo davvero alto e non si risparmia nei colpi di scena e nelle rivelazioni capaci di capovolgere il punto di vista dello spettatore. Però i temi più importanti sembrano rimanere un po’ troppo nascosti e nell’ombra, prediligendo in primo piano l’avventura di 45 minuti. Interessato al mero intrattenimento, Intergalactic avendo a disposizione un universo intero sembra non avere quel coraggio necessario per uscire da binari già battuti.
Perché ci piace
- Il gruppo di protagoniste, grazie a un cast variegato, funziona.
- Il ritmo è molto alto e i colpi di scena sanno mantenere alta l’attenzione dello spettatore.
- Buoni gli effetti digitali che rendono gli scenari ricchi e interessanti.
Cosa non va
- Concentrata troppo sull’intrattenimento, la serie non sviluppa al meglio le tematiche più importanti.
- La struttura episodica della serie lega alcune dinamiche narrative a binari già ampiamente battuti.