Trudee e suo fratello Pete si spacciano per potenziali acquirenti nelle cosiddette "garage sale", ovvero i mercatini organizzati nel loro giardino dai proprietari di case intenzionati a racimolare qualche soldo dalla vendita di vecchi mobili o oggetti di vario tipo. I due sono specializzati nel rubare di nascosto sfruttando la disattenzione dei venditori, ma durante l'ultimo colpo qualcosa va storto: Pete viene scoperto dalla padrona di casa e in seguito a una colluttazione cade violentemente dalle scale, morendo sul colpo.
In Insospettabile follia, Trudee fugge di nascosto per evitare di essere scoperta anch'essa, ma trama vendetta, tremenda vendetta. Quattro mesi dopo si ripresenta a un simil evento organizzato da Marcia - nel frattempo scagionata da ogni accusa per l'accidentale decesso - con l'intenzione di guadagnarsi la sua fiducia, finendo per insinuarsi sempre di più nella vita della donna e della sua figlia adolescente, Candice, la quale inizia a nutrire dei sospetti su Trudee.
Insospettabile follia ma nemmeno troppo
Il titolo originale, Deadly Garage Sale, sfiora le soglie del ridicolo ma riesce almeno in parte a incuriosire il pubblico d'Oltreoceano, ben abituato a questo stile di vendita tipicamente americano, paragonabile ad una sorta di svuota tutto / mercatino fai da te. In italiano diventato un più abbordabile ma anonimo Insospettabile follia, il film prevedibilmente ha il marchio Lifetime e anche in quest'occasione ci troviamo davanti ad un titolo ai minimi termini. La sceneggiatura è, come spesso in questi casi, il vero anello debole dell'operazione e le varie dinamiche in atto partono esclusivamente dall'assurda ingenuità della protagonista, che casca facilmente in un doppio inganno ed è vittima della propria leggerezza, rischiando di trascinare a fondo con sé anche l'incolpevole figlia.
La follia della mia gemella, la recensione: un thriller ai limiti dell'assurdo
L'arte dell'inganno
Non che i villain brillino per intelligenza e la resa dei conti finale è un sommario di ingenuità assortite che rimette forzatamente le cose nella giusta carreggiata a favore di lieto fine e conseguentemente di (grande) pubblico medio, con tutti i pro ma soprattutto i contro del caso. Il fatto che nessuno dei personaggi chiave si ponga troppe domande e la risoluzione scontata di colpi di scena e affini diventano così una costante nel corso dell'ora mezza, scarsa, di visione. Naturalmente anche le forze dell'ordine non ci fanno una bella figura, con truffe conclamate e potenziali omicidi irrisolti che vedono indagare uno spaesato detective della omicidi, ennesima macchietta di un racconto improbabile. E come una certa "logica" a stelle e strisce ci ha insegnato, le porte vanno sempre lasciate aperte, così che chiunque possa tranquillamente intrufolarsi dentro casa senza scomodarsi troppo.
Carisma a zero
Il trasporto emotivo da parte del cast è pressoché nullo, in particolar modo da parte della villain interpretata da Juliana Destefano, ed è difficile affezionarsi sia ai buoni che ai cattivi per via del loro essere totalmente inermi, semplici pedine di una contorta sceneggiatura. La messa in scena non è da meno, con la regia dello "specialista" Doug Campbell - anche co-autore della sceneggiatura - che segue il medesimo modus operandi di un filone che non fa altro che riciclare se stesso all'infinito, con buona pace delle idee originali e della qualità.
Conclusioni
La sorella e complice di un ladro specializzato nel furti in appartamento, morto durante una colluttazione quando scoperto, intende farla pagare alla proprietaria di casa che ha provocato l'accidentale, fatale, caduta. Nascondendo la sua vera identità, ne diventa amica con tutte le intenzioni di rovinare la vita a lei e alla figlia teenager. Insospettabile follia è il classico thriller televisivo Lifetime, questa volta ancor più turbolento del solito a livello di coesione narrativa, con una serie di eventi sempre più rocamboleschi e inverosimili che si affidano all'ingenuità dei vari personaggi coinvolti. Su una sceneggiatura segnata da enormi falle, la messa in scena non è da meno e anche lo spento cast ci mette del suo.
Perché ci piace
- Niente da segnalare.
Cosa non va
- Sceneggiatura improponibile.
- Messa in scena anonima nello stile delle produzioni a tema.
- Cast anonimo.