Arriva su Infinity il film d'animazione Injustice, basato sul videogioco con i personaggi DC e facente parte del filone dei DC Universe Original Animated Movies, destinati al mercato dell'home video e delle piattaforme. Un filone che, a questo giro, esplora il materiale videoludico (come già fatto in parte qualche anno fa con un film ambientato nell'universo dei giochi di Arkham) per mettere in scena lo scontro, su scala planetaria, fra Superman e gli altri eroi della celebre casa editrice. E per l'occasione, come spesso capita in questi casi, abbiamo voluto passare in rassegna i cinque principali motivi per non perdere questo nuovo adattamento targato DC e Warner Bros.
1. Un filone di tutto rispetto
Come abbiamo già detto nell'introduzione, Injustice fa parte della serie dei DC Universe Original Animated Movies, inaugurata nel 2007 e destinata a un pubblico più maturo e conoscitore dei fumetti originali, tramite adattamenti di storyline particolarmente significative come la morte di Superman o i racconti di Batman a cura di Frank Miller. Il tutto con uno stile animato che può variare da progetto a progetto (solitamente l'uniformità visiva è solo per i film ambientati nello stesso universo, come il recente filone basato sul New 52), e il più delle volte conferisce al singolo titolo un'identità visiva che nulla ha da invidiare ai lungometraggi live-action. Questo esempio più recente non fa eccezione.
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2. La fonte
Questo film era particolarmente atteso dai fan per via del materiale di base: Injustice: Gods Among Us, il videogioco uscito nel 2013 che immagina un universo alternativo dove Superman, distrutto dal dolore dopo aver accidentalmente ucciso Lois Lane tramite manipolazioni del Joker, diventa un tiranno e adotta metodi sempre più brutali per assicurare la giustizia. Questo porta Batman a organizzare una resistenza, chiedendo aiuto anche ai supereroi di altri universi. Il gioco ha avuto un sequel, uscito nel 2017, e ha generato uno spin-off fumettistico che racconta gli eventi immediatamente precedenti alla trama principale. Il film adatta elementi di entrambe le versioni. Il franchise di Injustice ha anche parzialmente influenzato i film DC di Zack Snyder.
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3. Le deviazioni
Pur mantenendo l'idea di base, il film non è un adattamento completamente fedele, anche per esigenze narrative (la durata è di soli 80 minuti, il che esige la semplificazione/omissione di alcuni elementi). Di conseguenza non mancano le sorprese per chi conosce bene il materiale originale, laddove altri lungometraggi del filone dei DC Universe Original Animated Movies ostentavano una maggiore aderenza al canovaccio originale (basti pensare a Batman: The Killing Joke, sostanzialmente identico al fumetto salvo l'aggiunta di un prologo per allungare la durata). Anche le voci sono diverse rispetto a quelle del videogame, per consentire al film di avere un'identità propria.
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4. Il tono
Mentre la stragrande maggioranza dei film DC, che siano live-action o animati, opta per un visto PG-13 negli Stati Uniti, il che rende la visione consigliata dai 13 anni in su, questo fa parte del gruppo a cui è stato concesso il visto R, ossia il divieto ai minori di 17 anni senza la supervisione di un adulto. Dato il contenuto, questo significa soprattutto che le scene di lotta, prive di inibizioni commerciali, possono essere violente e spettacolari al punto giusto, una sorta di risposta animata ai momenti più brutali dei film di Snyder. Il quale, guarda caso, aveva intenzione di adattare elementi di Injustice per il sequel di Zack Snyder's Justice League, dove Superman sarebbe finito sotto il controllo di Darkseid in seguito alla morte di Lois.
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5. Il cast
Questi film vantano sempre cast vocali di alto livello, che si tratti di doppiatori professionisti o attori provenienti dal cinema e dalla televisione. In questa sede, ad esempio, il Joker in originale è Kevin Pollak, celebre comprimario de I soliti sospetti, mentre Harley Quinn è Gillian Jacobs, nota per Community. E poi c'è Superman, il cui casting è il più ghiotto per i fan della DC e conoscitori delle trasposizioni precedenti: si tratta di Justin Hartley, che per anni è stato Oliver Queen/Green Arrow in Smallville, dopo aver precedentemente indossato i panni di Aquaman in un pilot televisivo poi scartato dal network.