Inganno è il remake "all'italiana" di Gold Digger, serie inglese con protagonisti Julia Ormond e Ben Barnes. Scritta a sedici mani da Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi e Michela Straniero, è ambientata sulla Costiera Amalfitana. Monica Guerritore è Gabriella, sessantenne benestante che gestisce un lussuoso hotel. Giacomo Gianniotti invece è Elia, trentenne italoamericano che vuole comprare una barca. Si incontrano per caso (ma è davvero così?) e scatta la passione.
In streaming su Netflix, la miniserie in sei episodi diretta da Pappi Corsicato ci ha ricordato un po' il film di Woody Allen Basta che funzioni: anche lì c'è una relazione tra un uomo molto più grande e una ragazza che potrebbe essere sua figlia e tutti attorno che non vedono di buon occhio questa unione. In Inganno però si va ancora oltre: il figlio maggiore di Gabriella, un avvocato, pur di impedire il matrimonio della madre con Elia, è pronto a evocare la coercizione d'incapace.
È davvero uno degli ultimi tabù della nostra società la relazione tra una donna più matura e un uomo più giovane? Ne abbiamo parlato proprio con i due attori protagonisti nella nostra intervista, cominciata citando il film di Allen. Monica Guerritore non ha dubbi: nella vita reale la filosofia "basta che funzioni" non è così facile da seguire.
Inganno: intervista a Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti
Insomma, per i personaggi di Inganno la filosofia "basta che funzioni" si può applicare o no? Guerritore: "Dovresti fare una strage prima! In questo caso devi uccidere i figli, devi mettere a posto la questione dell'eredità, non devi avere possedimenti, non devi avere un marito che ti ha tradito. Noi viviamo dentro tante relazioni, molto più che nel mondo americano e anglosassone".
"Queste relazioni familiari e di eredità, qui c'è un grande albergo, ci sono delle proprietà, condizionano la vita delle persone. Quindi non basta dire basta che funzioni! Ma l'incontro con Elia è talmente potente che scardina tutto".
Inganno, la recensione: sesso e thriller per Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti
Scene di sesso intense per Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti
In Inganno ci sono diverse scene di sesso tra Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti. A un certo punto il personaggio di Gabriella dice di sentirsi potente nell'essere desiderata così. Perché una donna che fa sesso senza pensare ad altro se non a se stessa è giudicata ancora negativamente dalla società?
Guerritore: "Elia in lei scatena vari sentimenti: il pericolo, la sensazione di non conoscere, darsi a un uomo che non sa chi è. Piano piano questo sentimento comincia a radicarsi e quindi impara gestirlo: è lì che comincia a sentirsi potente, nel momento in cui il rapporto d'amore, che è anche un rapporto sessuale, diventa consapevole. Lo accetta. Mentre prima forse anche lei risentiva ancora di un tabù: una donna troppo grande per un ragazzo troppo giovane. Tra l'altro uno sconosciuto, che forse è anche pericoloso. O che mira ai suoi soldi. A quel punto però lei di questo non si interessa più: le piace e decide di vivere il piacere per quello che è, senza pensare a un progetto, alla maternità. Noi parliamo sempre di amore ammantato dal sentimentalismo della costruzione di un progetto: una famiglia, dei figli. In questo caso non c'è, ma c'è l'attrazione e l'amore fine a se stesso per Elia".
Giacomo Gianniotti e il piacere di piacere
Mano a mano che gli episodi vanno avanti vediamo come a Elia piaccia molto piacere. Seduce infatti il figlio più giovane di Gabriella, Nico (Francesco Del Gaudio), usa ogni scusa per girare nudo sia in casa che fuori. Ama essere guardato. E questa è una cosa che appartiene anche agli attori. È su questo che Gianniotti ha trovato un punto in comune con il personaggio? L'interprete: "Sì, quando sei un attore hai questa cosa di voler piacere a tutti. Perché così lavori! Quindi capisco questo aspetto di Elia. Fa parte del suo talento: sa accogliere la gente, capisce subito che cosa vuole una persona. È così che gestisce i suoi affari. Ma penso che tutti, almeno un po', amiamo essere voluti".
Inganno e la sensualità dell'ignoto
Gabriella ed Elia si ostinano a restare insieme nonostante tutti suggeriscano di non farlo. Non c'è niente di più seducente dell'ignoto e del proibito? Gianniotti: "Penso sia bellissimo. Anche perché la serie non inizia con lei che chiede in ginocchio a Dio di farle incontrare un uomo! Lei sta vivendo la sua vita, non lo sta cercando. E poi lui arriva all'improvviso. E cambia tutto". D'accordo Guerritore: "È il tradimento del giorno dopo: l'incontro con lui porta lei ad andare da un'altra parte. E lì si apre una zona completamente inaspettata e sconosciuta. Lui può essere un truffatore, ma può anche non esserlo. Negli esseri umani c'è questa ambivalenza".