Per l'anteprima mondiale di Inferno, in cui il professore Robert Langdon deve salvare l'umanità da un virus letale, il Teatro dell'Opera di Firenze si è trasformato per una notte nella porta dell'inferno: sull'entrata dell'edificio sono state proiettate immagini dell'Inferno dantesco, con tanto di fiamme e la celebre frase della Divina Commedia "lasciate ogni speranza voi che entrate". Il lungo red carpet, mai come questa volta del colore adatto alla situazione, portava dunque verso una porta degli Inferi a grandezza naturale, sotto l'occhio severo di Dante Alighieri, ritratto in una gigantesca riproduzione della maschera funeraria che si vede nel film.
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Presenti alla serata anche diverse personalità della politica, tra cui il sindaco di Firenze Dario Nardella, e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, e dello spettacolo, come Laura Prepon, protagonista di Orange Is the New Black, arrivata nella città italiana per accompagnare il compagno Ben Foster, che nel film interpreta il miliardario Bertrand Zobrist.
Abbiamo intervistato Ron Howard, Dan Brown, Tom Hanks, Felicity Jones, Omar Sy e Ana Ularo sul red carpet, chiedendo loro qual è il peccato più grave che l'umanità commette oggi.
Le risposte sono state le più diverse, dall'orrore per la tortura, alla preoccupazione per la sovrappopolazione, fino allo scettico Sy, che ipotizza che forse il peccato in realtà non esiste affatto.
Quando invece abbiamo chiesto a Hanks qual è secondo lui il girone dell'Inferno che lo rispecchia meglio, ci ha detto che è un procrastinatore e che per lui l'Inferno è "come una sala d'aspetto dell'aeroporto di Los Angeles in cui il tuo aereo non arriva mai".
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