Scriviamo la recensione di Incastrati vedendo nella serie tv di Ficarra e Picone per Netflix un'ulteriore conferma di un mondo che è, almeno temporaneamente, cambiato: due anni fa l'ultimo film del due comico siciliano, Il primo Natale, era tra i successi cinematografici delle feste e riempiva le sale di spettatori, mentre ora è lo streaming la destinazione (sicura) scelta per raccontare la nuova storia in un momento di difficoltà per le sale. È inoltre diverso il formato scelto per costruire il racconto, passando dal film alla serie, che permette un'evoluzione di quanto fatto in precedenza. Una cosa però è immutata: l'approccio alla comicità di Ficarra e Picone, che confermano in un contesto nuovo quanto di buono i loro estimatori hanno sempre apprezzato.
Nel posto sbagliato
Protagonisti di Incastrati sono Salvo e Valentino, amici e cognati, oltre che colleghi di lavoro nell'essere una coppia di riparatori di piccoli elettrodomestici che gira tra paesini siciliani a bordo di un furgone per intervenire sui guasti dei loro clienti. È nel corso di uno di questi interventi che i due si imbattono nel cadavere di un uomo e cercano di fuggire dalla scena del crimine per evitare problemi. Inutile dire che la scelta è solo l'inizio dei guai per Salvo e Valentino, in un crescendo di situazioni che li vedono sempre più incastrati, come ci anticipa il titolo della serie, e li porta a dover fare i conti con la malavita organizzata e un campionario di personaggi pittoreschi quanto pericolosi.
La Sicilia di Ficarra e Picone
Sono due figure agli antipodi i personaggi di Ficarra e Picone, sulla falsariga di quanto è consolidato ed efficace della loro comicità: Salvo è introverso e timido, incapace di dichiararsi per anni all'ex compagna di classe Agata, che ora fa parte del corpo di Polizia; Valentino è esuberante e intraprendente, ma più concentrato sulle serie tv crime che sono diventate la sua ossessione, piuttosto che sulla moglie insoddisfatta della loro relazione. Sono i personaggi principali attorno a cui ruotano le dinamiche e le situazioni ben orchestrate della storia, ma Incastrati è ugualmente legata al background contro cui si muove: la Sicilia.
Il contesto siciliano è una base solida su cui lavorare e lo spazio dei sei episodi, per un minutaggio doppio rispetto allo standard dei loro film, permette di valorizzarlo a dovere, sia in termini visivi, in quanto a pura varietà di location e ambienti, sia relativamente all'ironia su luoghi comuni e situazioni. Gli autori di Incastrati mettono in scena con (auto)ironia una ricchezza di figure che animano la storia e incarnano atteggiamenti, modi di essere, vizi e virtù di un certo modo di rappresentare l'isola e i suoi abitanti.
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Tra commedia e crime
L'approccio alla comicità è quello a cui Ficarra e Picone ci hanno già abituati in passato e risulta ugualmente efficace nel maggior spazio del formato seriale. Non c'è, insomma, un annacquamento dei loro modi e tempi comici, ma una consapevolezza del mezzo e la volontà di sfruttarne almeno in parte le potenzialità, soprattutto nel costruire un intreccio di situazioni che funziona anche sulla lunga distanza, nella sua ripetizione e nei tormentoni. Oltre al condire il tutto con una componente crime che funziona e permette di valorizzare, con le sue dinamiche, la scansione in episodi della storia e tutto un discorso sulla serialità, e l'attenzione che sta riscontrando da parte del pubblico, sul quale gli autori dimostrano di aver riflettuto.
Ficarra e Picone danno infatti al personaggio di Valentino una ossessione per un certo tipo di serie tv di genere, incarnate dal The Touch of the Killer che il personaggio continua a citare, che da una parte si sovrappone e intreccia al caso di omicidio in cui i due si trovano loro malgrado coinvolti, ma dall'altra permette al duo comico di ironizzare anche sul mondo della serialità e la smodata passione di una parte del suo pubblico.
Conclusioni
C’è un concetto con cui possiamo riassumere la recensione di Incastrati: conferma. La serie tv di Ficarra e Picone ripropone in formato diverso e più esteso, ma mai annacquato, l’approccio rodato e consolidato della loro comicità e può intrattenere il loro pubblico affezionato anche su Netflix, tra divertimento e quella spruzzata di crime che permette loro di ironizzare anche su alcune dinamiche della serialità e della passione del suo pubblico affezionato.
Perché ci piace
- L’approccio consolidato alla comicità del duo siciliano.
- Ficarra e Picone dimostrano di saper sfruttare il formato seriale e il maggior minutaggio rispetto ai film fatti in precedenza.
- Le dinamiche crime che permettono di ironizzare sulla serialità e una parte del suo pubblico.
- L’autoironia su luoghi comuni e situazioni del loro territorio.
Cosa non va
- Alcune figure e situazioni secondarie avrebbero meritato un pizzico di approfondimento in più.
- Chi non apprezzava il duo comico in precedenza, non cambierà idea dopo Incastrati.