Un anno fa, in un appartamento di Broome Street, a New York, si spegneva per sempre una delle stelle più promettenti del firmamento Hollywoodiano, e al tempo stesso si accendeva il mito di Heath Ledger, l'attore australiano scomparso in circostanze tragiche e mai chiarite a pochi mesi dall'uscita de Il cavaliere oscuro, il film che avrebbe contribuito - nel bene e nel male - a mantere vivo il suo ricordo. Dodici mesi dopo la sua morte, l'immagine di Ledger non accenna a sbiadire e resterà sempre viva nel cuore di chi lo ha amato; ma non è solo il suo sorriso eterno, immortalato in centinaia di foto, o il gossip incessante sui suoi ultimi mesi di vita a fissare il suo ricordo nell'immaginario collettivo, ma anche le indubbie capacità attoriali dimostrate soprattutto nelle ultime pellicole da lui interpretate.
A un anno dalla scomparsa di Heath, e a poche ore da una candidatura agli Academy Awards 2009 che sembra quasi certa, un omaggio dovuto non solo per una giovane vita spezzata, ma anche e soprattutto per l'interpretazione del folle Joker nel film di Christopher Nolan, il dibattito si fa sempre più acceso tra chi ritiene che assegnare un premio a Ledger sarebbe quasi una beffa, e chi invece crede sia giusto rendere l'ultimo, grande saluto ad un attore che si era già imposto come uno dei nuovi talenti del cinema americano.
Nei personaggi interpretati da Ledger sul grande schermo si cerca quindi un simbolo del suo malessere interiore, che si presume sia la ragione principale dell'abuso di tranquillanti che ha ucciso l'attore, anche se il dibattito sulle circostanze della sua morte - che per un periodo ha visto coinvolta anche l'attrice Mary Kate Olsen - è ancora aperto, e sempre pericolosamente in bilico tra verità, sciacallaggio da tabloid e romanzo. "Heath non faceva abuso di droghe" - ha affermato recentemente Terry Gilliam, che ha diretto Ledger nel suo ultimo film, Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo - "Soffriva d'insonnia, e quando la mattina arrivava sul set era a pezzi, ma riusciva ad andare avanti con le riprese. I media hanno cercato di puntare l'indice sull'abuso di stupefacenti, ma in realtà Heath era assolutamente pulito. Sappiamo che faceva uso di farmaci, ma aveva smesso da tempo di fumare cannabis e non beveva". Oltre alle voci sulla sua morte, si susseguono quelle sui film che non ha accettato di fare, o per i quali era in trattative (come la saga di Spider-Man, o uno dei prossimi progetti di Steven Spielberg, The Trial of the Chicago 7) arricchendo l'immaginario popolare di nuove figure, scenari e sogni di cui l'attore continua ad essere protagonista.
Alle dichiarazioni di Gilliam - che ha affidato il ruolo interpretato da Ledger a Colin Farrell, Jude Law e Johnny Depp, che interpreteranno lo stesso personaggio - ne seguiranno poi altre che si sovrapporranno fino a costruire un muro altissimo che renderà il mito di Ledger ancora più irraggiungibile e misterioso col passare del tempo, così com'è accaduto ad altre stelle che si sono spente troppo presto, senza smettere di brillare.
Ci si chiede tuttavia, quanto resterà della vera immagine dell'attore, sepolta sotto un enorme puzzle mediatico formato da tasselli di bugie e rivelazioni continue; ma forse le uniche cose che contano davvero - e per la quale probabilmente lo stesso Ledger vorrebbe essere ricordato - sono le sue interpretazioni, le maschere indossate davanti alla macchina da presa per nascondere un mistero troppo complesso per poter essere svelato.