Quattro guardie giurate. Colleghi, ma soprattutto amici. Questo sono i personaggi interpretati in (Im)perfetti criminali da Guglielmo Poggi, Filippo Scicchitano, Fabio Balsamo e Babak Karimi, una improbabile banda di delinquenti che fa leva su questa loro inadeguatezza per generare l'aspetto divertente del film Sky Original diretto da Alessio Maria Federici, riuscito ibrido di commedia e heist movie per come non si limita a divertire, ma anche mettere in scena un colpo nella miglior tradizione del genere. Di questa miscela, ma anche dell'alchimia che emerge tra i quattro attori, abbiamo parlato nella nostra chiacchierata con i protagonisti di (Im)perfetti criminali.
La video intervista a Guglielmo Poggi, Filippo Scicchitano, Fabio Balsamo e Babak Karimi
"(Im)perfetti criminali, la recensione: Ladri per caso, amici sul serio"
L'importanza dell'alchimia
"Quando ci siamo conosciuti" ha raccontato Filippo Scicchitano nel parlare della riuscita alchimia che il cast ha dimostrato in (Im)perfetti criminali, "ci siamo lasciati andare e ci siamo fidati l'uno dell'altro. Magari non subito, perché ognuno è fatto a modo suo. Ognuno era giusto per il personaggio che andava a interpretare. L'abbiamo notato subito, da attori, e il regista ci ha condotti in questo sentiero che piano piano è diventato più chiaro." La conferma di questo pensiero arriva anche da Guglielmo Poggi: "ed è anche questione di fortuna. Non capita spesso ritrovarsi con delle persone con cui ti fa piacere andare a lavorare e con le quali ti trovi subito, nonostante vengano da ambiti e linguaggi completamente diversi."
Un'alchimia nata subito. "Ci siamo trovati dal primo giorno con la scena più difficile e un modo di girare che non avevo mai provato" ha detto ancora Poggi, "ovvero stare sempre in scena, perché il modo di girare di Alessio è così, ti tiene sempre coinvolto nella scena." Gettati nella mischia quindi ed è sorprendente che "non ci sia mai stato mezzo problema tra noi, né di comunicazione a livello attoriale, né a livello umano. Per questo dico che è anche fortuna!" Fortuna o abilità di Federici come regista? "Ha messo insieme una specie di orchestra" ha aggiunto Babak Karimi, "in cui ognuno di noi è uno strumento a cui ha trovato la collocazione giusta."
I meriti di Alessio Maria Federici
"Una conseguenza della stima professionale" secondo Fabio Balsamo, venuta naturale "già dalle prime letture e le prime riprese." Questo ha reso facile tutto il lavoro di "(Im)perfetti criminali", compreso quello di tenere l'equilibrio tra i generi che nel film si sviluppa con compiutezza e fluidità. "Non ci abbiamo pensato granché" ha spiegato Poggi, "abbiamo fatto il nostro ed è stato bravo Alessio. Noi recitiamo quello che c'è scritto e chi sta fuori sa come deve renderlo più divertente o più teso. Alessio è uno molto bravo tecnicamente che sa gestire bene anche la parte di commedia." Una cosa però è sicura: "l'aspetto divertente è nell'inadeguatezza di gente che vuole fare una cosa ben oltre le possibilità. In questo l'espediente comico vince."