A volte sembra proprio che ce l'abbiamo fatta. Nonostante le resistenze, i piagnistei, le proteste di chi ha cercato di ostacolare l'inevitabile, le regole stanno davvero cambiando, e dopo decenni di cinema mainstream in cui le donne erano relegate al ruolo di suppellettile, oggi possiamo vedere un film come Il tuo ex non muore mai (il titolo non è un granché neppure in originale, ma almeno The Spy Who Dumped Me è un omaggio a uno James Bond d'annata), diretto da una donna e con protagoniste Mila Kunis e Kate McKinnon, due attrici che hanno molto più che un bel faccino da offrire, perché divertono e picchiano duro, e pensare che non c'è nulla di straordinario da segnalare: ormai attrici e cineaste hanno le stesse opzioni dei colleghi maschi; le attrici in ruoli action che non siano Ellen Ripley o Sarah Connor, e le registe alle prese con progetti ad alto budget su cui gli studios puntano molto.
Ovviamente non è così, ma è un dato di fatto che l'onda incessante sta facendo lentamente e inesorabilmente il suo lavoro. Senza smettere di lottare per gli spazi e i diritti che, si è capito, qualcuno è sempre pronto a toglierci se perdiamo di vista l'obiettivo, possiamo rilassarci per un po' e goderci un film come questo, che mette la donna al centro dell'azione, un'azione scatenata e spesso iperviolenta, raccontando l'amicizia tra donne con la stessa leggerezza e spontaneità di tanti buddy movies al maschile, senza rinunciare a un pizzico, ma proprio un pizzico, di romanticismo, né a chiamare in causa e a prendere in giro la singolarità e i paradossi dell'esperienza femminile e le battaglie del femminismo.
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Trenta candeline e un'amica scema
Non è un compleanno particolarmente felice quello che festeggia Audrey. Il suo ragazzo l'ha appena piantata in asso con un messaggio lapidario: "È finita, mi dispiace", e per festeggiare i trent'anni in letizia non le basta l'affetto e della sua amica del cuore mattacchiona, Morgan. Ma le conseguenze della brusca risoluzione di quella che Audrey credeva una relazione in salute non si limitano allo shock dell'abbandono, e in breve lei e l'amica si ritrovano risucchiate in un'incredibile, spaventosa avventura. Oltre ad avere la conferma della misura in cui può contare su Morgan, la neo-trentenne scoprirà di capacità che non sapeva di avere, di sapersela cavare benissimo senza un fidanzato, e forse persino di avere la stoffa dell'agente segreto.
Non ci sono idee fulminanti alla base dello script de Il tuo ex non muore mai, che la regista Susanna Fogel firma in collaborazione con David Iserson: la caratteristica vincente è la naturalezza con cui il rapporto tra due amiche per la pelle viene introdotto per poi venire tuffato nella solita, rocambolesca, ma anche abbastanza divertente sequenza di imprevisti, scazzottate, colpi di scena che le porteranno da un capo l'altro del mondo oltre che a rendersi inaspettatamente utili alla sicurezza nazionale.
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Spie come noi
Fogel non è paga di avere due protagoniste donne, e s'inventa anche una villainess che combina una eterea e glaciale bellezza con un grande atleticismo e una buona dose di cattiveria: Ivanna Sakhno è un angelo da incubo e ci evita di dover vedere Mila Kunis e Kate McKinnon torturate da un uomo, cosa che avrebbe indubbiamente fatto scattare qualche allarme. A un'altra splendida signora spetta il ruolo di dirigente della CIA e ci dà un particolare soddisfazione vedere la Morgan di Kate McKinnon avere di fronte a lei la stessa precisa reazione che si scatena nella sottoscritta quando vede Gillian Anderson nei panni di Stella Gibson in The Fall (Scully chi?).
La controparte maschile è in buona parte improntata sulla prestanza fisica, ma Justin Theroux e Sam Heughan sono tutt'altro che relegati al ruolo di bambolotti impacciati da queste femmine vendicative: Theroux ha dalla sua l'aria tenebrosa e l'ambiguità, Heughan la simpatia e il fascino esotico di un gran bel pezzo di scozzese. Gli elementi fondamentali sono questi: grossolani ma accattivanti, gestiti con brio e professionalità. Su tutto spicca il tandem Kunis-McKinnon, abbastanza grintose, umane e divertenti da indurci persino a non disprezzare la possibilità di un sequel...
Movieplayer.it
3.0/5